Capitolo settantanove

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Capitolo Settantanove
Goodbye my lover

Ascoltatevi la canzone...

Non realizzi ciò che sta per accadere finché tu stesso non la provi sulla tua pelle, il dolore che pensi che proverai, non è uguale nemmeno a un quarto di quello che provi realmente... prima che tutto accada tu pensi okay, non devo preoccuparmi ho tanta gente intorno a me non mi sentirò sola, ma invece non è vero, non importa quanta gente tu abbia vicino ti ritroverai sempre più sola di un libreria senza libri.

Continuo a ripetermi questo discorso nella mente mentre a passo svelto e con la mia bambina fra le braccia mi avvio verso quella porta che mi ricorderò per tutta la vita.

Lo psicologo ha ragione: ciò che proverò, lo potrò scoprire solo al momento stesso e ora non posso nemmeno immaginarmelo, tutto questo per un solo motivo: io non l'ho mai provato, non so come sia vedere tuo marito che muore sotto hai tuoi occhi e questa prima volta non mi piace affatto.

Scorgo tutta la mia famiglia davanti alla porta bianca contrassegnata con il numero 2109, le coincidenze della vita eh.

"Allison, cara come stai?" Mi abbraccia subito Cassandra baciando poi la testa rossa della mia principessa.

"Credo...che starò peggio!" Questa è la mia unica certezza, soprattutto perché ora non saprei dirgli come sto, troppe emozioni aleggiano dentro di me e sono così tante che nemmeno io riesco a distinguerle.

"Allison, io..." Inizia, ma poi si ferma guarda il marito poi ripunta lo sguardo su di me.

"Io e Derek abbiamo gia salutato il nostro bambino e crediamo che sia una cosa che tu debba fare da sola. Il tuo viaggio deve iniziare e finire con lui, noi non centriamo nulla!" Mi dice con un filo di voce lasciandomi perplessa e leggermente disorientata.

Faccio un segno di assenso poi mi faccio largo, pronta per far vedere per l'ultima volta suo padre a mia figlia.

"Sai tesoro..." Le dico accarezzandole il viso arrossato "Tu sei come una parola d'inchiostro su una pagina bianca... sei un segno di qualcosa che é realmente esistito e sei la nostra perfezione!" Le bacio la guancia, poi guardo il corpo del mio amore e una lacrima mi scende sulla guancia, ma non mi fermo continuo a guardarlo e parlo "Sei il segno, sei il prodotto del nostro amore, un amore che é rimasto al chiuso per troppo tempo e che é uscito troppo tardi, ma io e te, principessa mia, porteremo alto il ricordo di questo amore finché tutti e tre non ci ricongiungeremo, non so dove, ma siamo e restiamo una famiglia, per sempre o almeno per quello che ci é permesso...Evangeline sei identica a tuo padre, sei lui con i miei capelli e lui ti ama così tanto, sarà il tuo angelo custode lo sai? Sei fortunata a averlo come padre, é la persona perfetta e visto che lo sei pure tu..." Un singhiozzo interrompe il mio discorso. "Io sono fortunata a avervi, perché devo lasciar andare una parte di questa fortuna? Perché devo spezzare il mio cuore di nuovo? Perché mi fate questo..." Mi sfogo.

"Allison...tesoro, quando vuoi noi siamo pronti!" Una voce ferma mi arriva alle spalle.

É il momento.

Mi alzo, ignoro l'infermiera cicciottella e mi dirigo verso la porta.
"Amore, fai ciao a papà... non é un addio te lo giuro, lui è qui e sarà sempre qui con te, io sarò con te... non ti lascerò sola, lo giuro." Le do un bacio poi la rivolgo verso il letto.

"Evangeline papà ti ama, ricordatelo sempre okay?" Poi la stringo forte a me e esco dalla stanza.

"Non...non so se ce la faccio" Singhiozzo.
"Non c'è la faccio a vederlo così debole!"
"Sto veramente scegliendo la morte di mio marito in cambio di una vita in cui lui starà meglio, ma io invece, dovrò lo stesso continuare a vivere praticamente morta?" Urlo arrabbiata con me stessa.

Non ce la faccio.
Sono debole.
Il futuro senza di lui mi fa paura.
Non ce la farò.

"Allison, dammi la bambina!" Viene in soccorso mia madre.
"Sorellina, ogni storia ha un inizio e una fine. Vuoi veramente che tuo marito muoia da solo, circondato dall'odore del detersivo, da mani fredde di infermiere o preferisci che muoia tra le tue braccia? Vuoi seriamente vivere col rimorso di non essere stata l'ultima persona a toccarlo, a bacialo?" Scuoto la testa, stringendo forte le braccia intorno al collo di Adam.

"Si forte Ally, sii il mio esempio da seguire, sii il mio mito... ti amo sorellina e odio vederti triste, ma ho paura che se adesso tu te ne vai, ti pentirai e starai ancora più male. Vivi senza rimorsi Allison, fa tutto ciò che c'è da fare!" Detto questo mi bacia la testa poi mi indirizza nella stanza.

Sospiro e mi asciugo le guance bagnate entrando nella stanza.
"Posso stare un attimo con lui da sola? Dieci minuti okay?" Domando con vice lieve, guardando in basso.

Mi avvicino piano, poi gli prendo una mano fra le mie e me la porto al cuore.

Una sensazione famigliare mi si irradia nel corpo e chiudo gli occhi memorizzando ogni particolare.
"Voglio raccontarti una storia Nick." Gli bacio la mano poi la stringo forte.

"Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, cioé forse si, ma credevo fosse tipo la cosa più rara al mondo... questo fino a quando non ti ho visto: il bambino più bello del mondo, che poi non eri più tanto bambino eri un bellissimo ragazzino dagli occhi azzurri e i capelli biondi costantemente coperti da un cappellino da baseball. La storia che ti voglio raccontare é quella di una ragazzina dai capelli rossi che si é innamorata... si é innamorata follemente di un bambino un po' paffutello che ben presto é diventato il suo migliore amico. Giorno dopo giorno, quella bambina ormai cresciuta ha vissuto l'amore, un amore nascosto, ha pianto, riso, urlato, é impazzita, ma nonostante ciò non ha mai smesso di amare quel diamante prezioso. Ella sapeva che lui l'amava, lui l'amava tanto, ma aveva paura, avevano entrambi la stessa paura del cavolo che alla fine era sciocca. Da un errore, non è vero non è stato un errore solo il destino, questa ragazza ormai diventata donna é rimasta incinta e questo ha fatto sì che i due si unissero ancora di più, che scoprissero cosa realmente li legava così tanto: l'amore, quello vero,
l'amore che ti fa impazzire,
quello che ti prende totalmente,
quello che é per sempre.
Nick il nostro é un amore eterno.

E...ora sono pronta a lasciarti andare, non posso obbligarti a stare qui, so che mi ami e questa é l'unica cosa che devo sapere." Mi asciugo le lacrime poi faccio un cenno all'infermiera che si avvicina a me seguita dai medici.

"Allison inietteremo un medicinale, in modo che lui non soffra, poi uno alla volta spegneremo tutti i macchinari che lo tengono in vita okay?" Mi spiega Healey.

"Posso distendermi accanto a lui?"
"Certo!"

Mi distendo delicatamente accanto a lui e pongo la testa sul suo petto, proprio sopra il cuore, quel cuore che ora batte.

"Sei pronta Allison?" Mi domandano.
"No... non sono pronta, ma continua!" Poi chiudo gli occhi e mi faccio guidare dal suono del suo cuore e dal ricordo del suono della sua voce.

"Nick, io ti amo, lo sai questo? Sei l'amore della mia vita e per quanto non vorrei devo lasciarti andare lo stesso!" Sussurro mentre il suono di degli interruttori che vengono spenti, mi rimbombano nell'anima.

"Nick... sei ancora in tempo a svegliati. Io sono qui con te qualsiasi cosa tu faccia." Altri interruttori.

Poi il suo corpo si abbassa e emette il suo ultimo respiro dopo che un medico gli toglie il respiratore.

"Nick.. sta qui con me" Poi... all'improvviso lo sento il suo ultimo battito e dopo il silenzio, un silenzio che mi lacera dentro.

"NIIIICK STA QUI CON ME.... VIVI CON ME, NON  MI LASCIARE ORA, NON ANDARTENE, NON MI LASCIARE SOLA ORA! NON TI AUTORIZZO A ANDARTENE, STA CON ME!" Poi le parole mi muoiono in bocca e appoggio per l'ultima volta le mie labbra sulle sue. "Ti amo! Io ti amo tantissimo, ti amerò per sempre. Non mi dimenticherò mai di te amore mio, sei la mia luce, lo sarai sempre!"

Lo stringo forte a me e chiudo gli occhi, voglio addormentarmi anche io, con lui.
Solo Io e Lui per sempre.






Eccolo... ditemi che non sono l'unica a piangere e che orma ve lo aspettavate oppure se avevate ancora una minima speranza... voglio sapere tutto ragazze.

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