Capitolo trentuno

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Capitolo Trentuno
Vivere l'attimo.

"Santo cielo figlia mia, o mio dio, ho perso vent'anni di vita quando mi hanno chiamato dall'ospedale! Non lo fare mai più promesso?" Mi rimprovera la mamma entrando nella stanza che ancora non é quella di camera mia.
"Mamma non posso prometterti cose che non riesco a controllare!" Allungo la mano facendo in modo che lei capisse il messaggio nascosto.
Ed é brava in questo gioco perché mi abbraccia subito stringendomi forte.
"Pensavo tu fossi morta, quei dottori non sanno regolare il tono di voce!" Il suo profumo: un misto dolce amaro, una cosa deliziosa.

"Promettimi che farai il possibile...almeno per far sì che non succeda mai più!" Tenta, ha bisogno di rassicurazioni, é per questo che non voglio dirle del mio tumore, si preoccuperebbe, mi farebbe prendere scelte che in futuro se ne pentirebbe pure lei e cosa più importante se poi dovessi morire, avrà come mio ultimo ricordo il ritratto della felicità: una giovane scrittrice che ha finalmente avverato il suo sogno che sta per avere un bambino, sono contenta e tutti abbiamo dei piccoli ostacoli da superare, un ponte traballante da sorpassare, bisogna solo andarci cautamente è tutto si risolverà.

"Amore, dai...lascia che anche io abbracci nostra figlia, la stai stritolando da minuti!" Tenta di salvarmi il mio primo grande amore: mio padre.
"Tesoro!- inizia mamma- Ti voglio ricordare che IO ho subito 22 interminabili ore di travaglio per far uscire questa ragazza è sempre IO l'ho tenuta nella mia pancia, sfumandola col mio corpo e credo abbia anche fatto i suoi bisogni dentro di me! Quindi...-prende fiato- la stritolo quanto è quando voglio." Questo mi sembra tanto un discorso già fatto, infatti...la mia carissima mamma Jennifer, lo usa in continuazione sia su di me che su Adam, ma diciamo che riesce sempre a vincere la gara almeno quelle con mio padre, anche se...certe volte mi viene il dubbio che gliele faccia vincere senza nemmeno provarci un po', solo per il fatto che la ama.

"Mamma, te lo prometto....ora mi lasci?" Piagnucolo cedendo.
"Tutta tua bel fusto!" Mi molla.
O mio dio...bel fusto no, ho capito che sono genitori giovani però dai potrebbero anche smetterla con questi nomignoli.

Che schifo, mi fanno venire la nausea. Blea!

"Mamma!" La richiamo vedendola uscire.
"Vi devo parlare!" Sussurro guardandomi le mani evitando lo sguardo pungente di entrambi i miei genitori ormai seduti ai lati del letto.

"Dicci tesoro!" Mi incoraggia lei, mettendomi una mano sulla gamba proprio come aveva fatto il dottor Millivan, quando solo quattro ore fa mi ha dato la notizia più bella e brutta della mia vita.

"Non vi arrabbiate okay?" Gli domando con già le lacrime agli occhi, so che li sto per deludere, ma ho bisogno di loro...almeno per questo.

"Tesoro...stai bene? Lo sai che noi ci siamo per te vero?!"
"Lo so papà, é solo che è così difficile dirvi questo, solo che ho così tanto bisogno di voi...io non ce la posso fare da sola, per favore non lasciatemi sola!" Scoppio in lacrime, raggomitolandomi su me stessa mettendomi in posizione fetale.
"Hey Hey!" Mi accarezzano confortandomi.

"Sono incinta!" Dico di botto prendendo poi un grosso respiro come se mi fossi liberata di mezza zavorra sulla schiena.

Il mondo si blocca, il silenzio regna nella stanza, osservo gli occhi di mio papà e leggo solo un grande dispiacere mischiato a felicità e rabbia.
"Chi é il padre...devo dargli una bella lezione!"
"Hey Hey caro calma...ricordati me e te. Lo so che non vuoi fare come i nostri genitori e so anche che ti importa di tua figlia e che è piccola, cedimi so tutto questo, ma la violenza non risolve nulla ricordati!" Le dolci parole di mia madre mi rasserenano e quando finalmente vedo i suoi occhi mi si scalda il cuore.

"Sono molto contenta per te tesoro!" Mi abbraccia, lanciando un occhiata fugace a mio padre che poi sbuffa e si rassegna abbracciandomi.
"Chi è il padre?" Mi domanda mia madre.

Cazzo.
Questo punto non lo avevo pianificato.
Cosa gli dico ora?
Sai mamma, papà é di Nick, lui però è ancora innamorato di Angelique, ah sai stanno divorziando!
Brava Ally... Ti crederanno di sicuro.

"Non lo so!" Sono le uniche parole che mi escono dalla bocca, le uniche più sensate per evitare l'apocalisse.

Finalmente dopo un altra lunga ora di visite fra Adam, Bry e Brook sono esausta, i dottori mi hanno fatto analisi su analisi, e alla fine abbiamo programmato ogni singolo giorno da qui al parto...

Il futuro è incerto, il presente pure mi resta solo vivere l'attimo e è quello che farò, non mi faccio fregare da nessuno d'ora in poi si cambia libro.

Chiudo appena gli occhi, svuotando la mente, non c'è più nulla... intorno a me c'è solo l'oceano, la spiaggia, il sole cose che forse non rivedrò mai più, ma che ora me lo voglio godere al massimo.

Toc-toc

Santo cielo é possibile che non si possa stare in padre nemmeno tre secondi anche se sei malata di tumore, vabbè e questa era brutta.
"Avanti!" Dico aspettando che l'essere vivente dall'altra parte della stanza si faccia avanti!

Spalancò gli occhi appena vedono l'uomo davanti a me.
"Tu? Che ci fai qui?!" Gli domando, anche se, forse la domanda la sto ponendo a me stessa.



Chi sarà alla porta???? Il fruttivendolo? Nick? Aden? Bohhhh

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