Capitolo quarantaquattro

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Capitolo Quarantaquattro
Ho paura.

Ho paura del futuro, paura di quello che succederà agli altri quando io non ci sarò, paura ma soprattutto rabbia perché non ci sarò quando mia figlia piangerà la notte la morte della madre che l'ha portata in grembo ma che lei conosce solo da parole altrui.
Ho paura perché adesso che so che l'essere che porto in grembo é una bella bambina, voglio restare qui.
Ho paura che questa paura mi mangerà viva quando sarò lì a partorirla, nei miei ultimi momenti di vita prima che il mio cuore si fermi, il sangue smetta di circolare e non abbia più attività celebrale.

"Non penso ti arrenderai alla morte così facilmente come pensi Allison, dopotutto non eri tu che dicevi che eri forte, che c'è la potevi fare?! Non puoi rimangiarti le parole, cosa penserà di te tua figlia, prenderà il tuo cattivo esempio come un buon esempio arrendendosi ad ogni difficoltà!"
"Chi sei tu?!"
"Dai Allison io e te ci siamo già viste non ti ricordi di me?!" I suoi lunghi capelli rossi mi ricordano tanto i miei, ma sono i suoi occhi ciò che mi fa ritornare alla mente chi sia.
"Tu sei Evangeline! Giusto?!" Domando illuminata.
"Visto, lo sapevo che ti saresti ricordata di me!"
"Ma quindi tu sei un po' come il mio angelo custode?!" Domando curiosa di sapere chi sia lei.
"Hahahaha. Ma aspetta dimmi un po' quanto anni mi dai?!" Domanda ridacchiando, prendendomi letteralmente in giro.
"Boh tipo diciassette?!" Domando sperando di aver azzeccato l'età, sennò sai che figura.
"Ecco e dimmi un po'.... hai mai visto un angelo custode più piccolo di una persona?!" Rifletto.
"Per quel che ne so no, ma boh potrebbe anche succedere no?!" Continua a ridacchiare sedendosi su una sedia, completamente bianca, davanti a me accavallando le gambe coperte da un leggins lucido nero.
"Allison, guardami!" Mi prende le mani facendomi sedere a terra. "Senza valutare l'insieme di me, ogni singolo pezzo di me, le mio orecchie, i miei occhi,i miei capelli... chi ti ricordano?" La fisso, per qualche minuto.
"Allison!"
"Allison!" Apro di colpo gli occhi e mi trovò davanti a me una Angelique alquanto irata.
"Hey non urlare così forte, ti voglio ricordare che qui le persone soffrono." Le ricordo facendole segno di prendere posto accanto a me, lanciando prima uno sguardo alla sacca trasparente piena di liquido, che mi ricorda tanto l'acqua, che mi sta facendo soffrire.
"Allora sono andata a fare compere e ti ho comprato un po' di cose!"  Dice mostrandomi con non challenge.
Mi copro il viso con la mano imbarazzata, ma le sorrido onorata del pensiero.
Questi ultimi tre giorni sono stati pessimi, la mamma continua a chiamarmi nella speranza di farmi un interrogatorio, Adam e Bry mi hanno bloccato su ogni social possibile immaginabile e mio padre l'unica persona che ha capito tutto ciò che sta succedendo fra noi, si tiene in disparte sperando di non dar senso all'altro figlio di non esser voluto bene.

Odio questa situazione, odio il gruppo di sostegno e anche solo l'idea che questa bambina possa avere qualche problema nella mia famiglia o con Nick.

"Allison, lo so che stai pensando a quella cosa, ma adesso devi star tranquilla per molte altre settimane starà al sicuro dentro di te!" Cerca di rassicurarmi.
"Quando tutta questa storia é iniziata, le prime persone che pensavo fossero più adatte per tenere queso piccolo esserino fossero Adam e Bry, ma ora le carte in tavola si stanno girando e io non so più che strategia utilizzare."

"Basta, lo giuro se non ti togli quei pensieri dalla testa ti- sclera- non so nemmeno io cosa ti faccio, ma molto probabilmente il tuo parrucchino- abbassa la voce come se in questa stanza nessuno dei presenti lo usasse o non lo avesse mai usato -potrebbe diventare blu!" Mi minaccia.
"Oddio che paura!" Mi spavento ironica, poi la guardo.
"Puoi aspettare fuori per favore?!" Le chiedo e lei comprensiva di alza e se ne va.

Nemmeno tre secondi dopo vomito ogni singolo elemento liquido e semisolido presente nel mio stomaco, la gola mi brucia gli occhi pure, ma le lacrime non vogliono uscire, la testa mi scoppia e ho bisogno di piangere, di urlare.

"Hey Hey...respira okay, devi respirare, segui me!" Bryan in tenuta si avvicina a passo svelto a me, poggiandomi una mano sulla schiena massaggiandomela cercando di tranquillizzare i miei spasmi.
"Vattene!" Certo di spingerlo lontano mentre vomito il nulla bruciandomi ancora di più le tonsille ormai gonfie dallo sforzo.
"E chi mi obbliga tu?! Hahahah assolutamente no!" Continua a massaggiarmi la schiena cullandomi poi fra le sue braccia.

"Cosa ci fai qui?!" Domando curiosa.
"Io vengo sempre qui, ogni tanto a fare assistenza o anche della buona e semplice compagnia!" Si allontana da me andando verso un bambino che sembra già più in forza di me, ma pur sempre molto provato.
"Grande Mitchel! Hai visto la partita lo scorso venerdì?!" Gli domanda battendogli il cinque.
"Già gran partitone!" Risponde il bambino.
"Mitchel la vedi quella ragazza laggiù- mi indica- lei é Allison é nuova e ha molta paura digli un po' noi cosa gli facciamo alla paura!" Si abbassa alla sua altezza.
"Allison alla paura gli devi dare un bel calcio nel culo, come ai bulletti!"
"Grande Mitch! Batti il cinque, lo sai che sei il mio preferito!" Il bambino ridacchia e fa ridere pure me.
"Mitchel é qui da tre anni e finalmente sta arrivando a fine partita e dimmi un po' Mitch quale è il punteggio?!" Domanda camminando per la stanza.
"3-0 per me!" Dice orgoglioso e la cosa mi rallegra.

"Dolcezza come stai?!" Schiocca un bacio sulla guancia ad una donna sulla cinquantina con un fazzoletto con le paperelle in testa!
"Molto bene Bryan, grazie!"
"Allison lei é la Mia splendida Sophia,fa dei dolcetti che sono la fine del mondo!" Geme di piacere.
"La prossima settimana te ne porto una scatolina, sei troppo magra!" Mi rimprovera.
"Ne sarò molto lieta!" La ringrazio.

Bryan si mette in mezzo alla stanza.
"Poi c'è Thomas, Noah e Giorgio che sono dei geni di football a lo sapete ragazzi come fa di cognome la nostra Allison?!" Gli chiede e io mi metto una mano sulla faccia.
"James, lei é la Allison James di quel gran giocatore di cui ogni venerdì ci riuniamo per vedere le sue partire!"

I ragazzi scoppiano in un urletto di gruppo che mi fa ridacchiare.

"Beh Allison cosa ti devo dire oltre che loro sono Bella e Penelope e che vogliamo un autografo di tuo padre, noi siamo qui come te a combattere, non sei sola, non dei provare questo dolore da sola siamo tutti qui e ti capiamo, urla, piangi, ma non sentirti sola!" Mi conforta.

"Allison cosa ci fai qui!" Mi urla una voce alquanto familiare quando esco dalla stanza qualche ora dopo.










Eccomi ragazze.... chi sarà ??? Voi su chi scommettete? Lasciate un like... un commento e ci vediamo al prossimo capitolo

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