Capitolo quarantotto

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Capitolo Quarantotto
Possiamo parlare?!

Sento le sue mani dietro di me e mi sento finalmente a casa, tutto per un secondo sembra andare per il verso giusto poi la sento... quella voce.
Rimbomba nel corridoio, trattengo il respiro.

Non voglio mi senta, non voglio che entri qui, non voglio sentire la sua voce, la sua delusione, non voglio vedere il suo sguardo pentito di quelle parole che io ho amato tanto.
Sapevo che ci sarebbe stato, ma ho sperato fino alla fine che non mi vedesse

"Allison!" Aden si materializza davanti a me.
"Non importa se sono vivo o morto!" Inizia e io mi metto a sedere asciugandomi gli occhi rossi e lacrimosi dalle lacrime, " il fardello che ti stai portando dietro é troppo pesante per te, devi cercare di liberartene subito, tira fuori le palle o le tette come vuoi- ridacchia scuotendo leggermente- e va giù, affronta tutti, non ti far mettere i piedi in testa, tu non ti chiami zerbino okay?! Tu non sei fatta per essere pestata, soprattutto non con quel vestito... Allison ho bisogno che tu viva, non che tu sopravviva perché io non riesco a sopportarlo, questa vita é difficile lo so, io vedo tutto dopotutto, però tu non la stai affrontando come si deve, come tu devi!" Mi incita.

"É che io non so come fare, questa vita mi spaventa!" Ammetto sentendomi già gli occhi pizzicarmi.
"Smettila di piangere baby!" Mi asciuga le lacrime con i pollici.

"Inizia con l'andare giù poi vedremo cosa succederà!" Gli sorrido.
"Tu non te ne andrai vero?!" Domando prima di aprire la porta di camera mia.
"Sono sempre con te baby, non me ne vado da nessuna parte!" Mi strizza l'occhio e poi fa gesto con la mano di andarmene.

Mi guardo un ultima volta allo specchio risistemo il trucco colato e mi dirigo verso il piano di sotto.

"Eccoti tesoro ti saltavamo cercando!" Mio zio Rayan  mi arriva alle spalle, mi bacia la guancia.
"Balliamo?" Mi domanda muovendo le braccia a ritmo di musica, sculettando come una ragazzina per la prima volta in discoteca.

"Se proprio devo!" Ridacchio muovendo i fianchi cercando di imitare quelle mosse alquanto imbarazzanti dal mio pazzo zio.

"Hey, Hey bel fusto in pista... puoi anche evitare di sculettare così tanto davanti a così tanta gente, soprattutto se tuo marito é soltanto andato a prendere un po' di vino!" Alex sbuca dietro di me, rimproverando il mi pazzo zio, ma la scena é così esilarante che proprio non riesco a trattenermi e...scoppio a ridere.

"Ecco il perfetto esemplare di gallina!" La sua voce mi arriva al timpano più veloce della luce, mi giro titubante ma con ancora le parole di Aden in testa.

"Beh sono onorata di esserti servita come esempio!" Le rispondo evitando di fare la faccia offesa, é brava nel colpire nei punti deboli.

"Sono sicura che tua figlia non riuscirà mai ad associare il nome gallina all'animale, lo assocerà a sua madre. Che vergogna!" Il suo tono é così acido, che mi sembra una di quelle capo cheerleader bionde ossigenate che al liceo erano le più odiate da ogni singolo individuo.

La assecondo e le sorrido, le lacrime stanno per uscire e la vergogna per ciò che lei ha appena detto mi assale, mi vergogno per lei: lei non è così, la Bry che conoscevo non avrebbe mai detto una cosa del genere.

"Ma chi sei?! Non ti riconosco e mi ricordi tanto Sally Burner, anzi lo devo dire sei praticamente lei! I tuoi capelli ricci sono lisci, il tuo vestito sembra una maglietta da dopo sesso, hai presente? Tipo la camicia di mio fratello!" Cerco di difendermi attaccandola.

"Almeno il mio é un vestito firmato, il tuo cosa é da bancarella dell'usato?!"
"Meglio un vestito dell'usato ma adatto all'occasione che un vestito da mignotta il giorno di Natale! Sei sposata santo cielo e con questo vestito sembra tu stia cercando di attirare l'attenzione di uno dei tanti presenti."

"Almeno io la persona che volevo sono riuscita a conquistarla, tu invece te lo sei fatto scappare un bel po di volte e che dire si e anche sposato poi bam quando lui si innamora di te, ti fai trovare incinta, wow sei proprio fantastica!"  Ormai abbiamo attirato l'attenzione di un bel po di persone, che ci stanno attorno rinchiudendoci nel mezzo, la cosa non è bella, io odio questa situazione, ma non riesco a tirarmene fuori.

"Io avrò anche rovinato tutto, però tu Bry ci hai messo del tuo!" L'accuso.
"Sei sicura? Hai fatto tutto da sola, sei stata tu ha nascondermi una cosa così importante ti sei scavata la fossa da sola bella!" Ridacchia incrociando le braccia.

"Bry, ma ti sei mai resa conto di me?! Ti sei mai chiesta come mi sentivo?! Mi hai mai chiesto come stessi e perché non te lo avessi detto?! Ti rendi conto che io non volevo rubarti la scena, sai come sarebbe andata a finire, lo sai tu ti saresti in un certo senso appiccicata a me, poi mi avresti rinfacciato il fatto, perché cavolo lo fai con tutto!" Prendo un respiro profondo osservando Adam avvicinarsi a noi.

"Sono incinta okay, ma una vera amica mi sarebbe stata accanto in questi giorni, sarebbe tornata da me insistendo, come avresti dovuto esserci un po' di più quando Aden é morto, ma tu ovviamente eri troppo impegnata a preparare il tuo matrimonio che non mi hai nemmeno chiesto come stessi! Bry sei brava, okay sei la migliore va bene ma devi iniziare a guardarti un po' più intorno, perché...ora non lo stai facendo." Dico tranquillamente chiudendo la discussione e dopo qualche secondo di silenzio mi allontano dalla massa cercando di sfuggire agli occhi indiscreti di mia mamma.

"Già allora sai cosa ti dico?! Smetti di farti di antidepressivi e pillole varie! Non ti fanno bene al cervello, ne al tuo bambino!" Urla e io mi blocco, la voglia di girarmi e risponderle é forte, ma non posso. Non posso continuare così.
"Hai vinto. Adesso puoi essere contenta!" Mi ritiro alzando le mani.

Lancio un ultimo sguardo a mia mamma poi esco dalla porta sbattendola e sento il brusio all'interno riiniziare .

Tiro un respiro di sollievo.
"La mamma é qui con te tesoro, ci sono io!" Le assicuro.

"Possiamo parlare?!" Una voce mi fa rabbrividire.
Alzo lo sguardo.
Lui é li, davanti a me in giacca e cravatta.
É bellissimo!

"Certo andiamo da qualche parte!" Annuisco stringendomi le braccia al corpo seguendolo.








Natale parte 3

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