Capitolo settanta

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Capitolo Settanta
Amore mio...

Ripiego accuratamente i vestiti riponendoli poi per bene nella valigia spaziosa.
"Questo non puoi portartelo!" Ritira fuori l'ultimo vestito.
"E perché? Ho 20 anni santo cielo...posso entrare in discoteca, non vivo più dai miei e mi metto quello che voglio!" Glielo strappo di mano riponendolo di nuovo nella valigia.

"Guarda poi sono geloso!!" Mi minaccia, come se potesse veramente spaventarmi. Come se mi dispiacesse fosse geloso di me.
"Nick é la quarta volta che mi disfi la valigia e dopo aver fatto la tua vorrei terminare e andare a letto."
"Ciclo?!" Domanda ironico buttandosi nella sua parte di letto.
"Insensibile!" Lo congelo con uno sguardo glaciale.
"Uuuu... si che hai il ciclo, cazzo settimana sbagliata per partire!" Lo ignoro, osservandolo pur sempre con la coda dell'occhio.

Cazzo quanto mi piaci.

"Lo sai che quando hai il ciclo sei peggio di Angelique! Sei proprio una spina nel fianco."

No Nick, non lo hai ancora capito che è la tua Angelique a farmi partire il nervo? Il tuo amore per lei mi disarma, mi mette a nudo nei tuoi confronti cosi da farmi sembrare una donna incinta, ma allo stesso tempo, ormonalmente parlando, in pieno red period. C'è una disgrazia in persona, per farla breve.

"Domani partiamo alle 4.13, niente se e niente ma; Seattle ci aspetta e non possiamo ritardare nemmeno di un secondo sulla tabella di marcia." Assumo il tono stile mamma mentre appoggio la valigia chiusa ai piedi del letto.
"Si mamma!" Mi risponde scazzato, facendomi il verso dietro appena mi giro per andare in bagno.
"Guarda che ti vedo dallo specchio... smettila Nick sei veramente un bambino!" Faccio l'offesa incrociando le braccia e arricciando il labbro come una bambina.
"Dai bimba vieni a letto!" Mi dice sensualmente, come se non avesse la ragazza e io mi sciolgo.
Ma non cedo e gli do le spalle.

"Dai amore de mi vida! Vieni a letto da me." Inarco le sopracciglia al sentire questa frase.
Nick?! Sei fidanzato te lo ricordi o all'improvviso ti sei spannato gli occhiali che non hai, e hai scoperto quanto io ti ami?

"Nick. Smettila!" Lo rimprovero appena sento le sue mani sui fianchi pronte a farmi il solletico.
"Tu vieni a letto!" Mi tocca delicatamente la schiena andando in su e in giu, con un movimento sensuale che mi provoca i brividi.
"Devo andare in bagno!" Mi scanso. Non posso resistere a lui, non ora che sono super eccitata.
"Vengo con te!" Mi sussurra all'orecchio scendendo poi a baciarmi il collo.

"Nick, smettila." Mi scanso e corro in bagno lontana dalle sue mani e dal suo alito fresco di menta.

Faccio un profondo respiro, riempiendo i polmoni di aria fresca e un buonissimo odore di gelsomino mischiato all'odore del profumo di Nick.
Sorrido, ricordandomi ogni piccolo dettaglio di ieri.
Tutto è fottutamente la realtà.
Mi rannicchio vicino a Nick, tempestando il suo collo di piccoli baci.
"Buongiorno moglie!" Mugola con voce ancora impastata dal sonno, stringendomi sempre più vicino a lui.
"Mi piace svegliarmi accanto a te!" Mi da un bacio casto sulle labbra aprendo lentamente gli occhi, incrociandoli poi con i miei.
"Ciao!" Lo saluto appoggiandomi completamente al suo petto privo della camicia, sporgendo la mia bocca verso di lui senza pero toccarlo completamente.
"Ci credi che ora, tu sei mia moglie?" Scuoto la testa avvicinandomi sempre di piu alle sue labbra.

"È come un bellissimo sogno, mi sembra di essere morto e di essere in paradiso!" Mi guarda negli occhi parlandomi in codice "Tu Allison sei il mio paradiso!" Poi mi bacia.

La sua lingua cerca subito la mia vogliosa della sua meta. Le sue mani salgono sulla mia schiena in esplorazione di un mondo molto ben conosciuto da lui. Mi tocca trascinandomi sopra di lui come se fosse bisognoso di un maggior contatto, ma il tutto è impedito dalla pancia troppo grande da far si che i nostri petti si tocchino.

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