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Jack si è offerto di accompagnarmi a casa, dato che sta piovendo e non ho un ombrello. Sono fortunata ad avere lui come fidanzato. Ah già! Ero fortunata. Ora andiamo a Los Angeles e non lo avrò più.
<<Ehi, vedrai ci sentiremo per telefono>> mi mette una mano sulla coscia e io cerco di forzare un sorriso.
<<Io non so se riuscirò a superare tutto questo, ci siamo fidanzati da una settimana e...>> accosta con la macchina davanti a casa mia e mi accarezza la guancia con la sua mano calda.
<<Ssssh>> mi prende le mani <<io non ti dimenticherò mai. Ti amo e ti amerò per sempre. Ti verrò a trovare quando sarò libero. Te lo prometto>> mi bacia e poi scendo dall'auto.
<<Fai buon viaggio. Ti amo>>
<<Ti amo, Jack>> parte con la macchina e mi saluta con la mano i suoi capelli biondi sono mossi dal vento che entra dal finestrino, lo guardo sparire all'orizzonte come nei film romantici, dove la ragazza non rivedrà mai più colui che ama. Mi mancherà moltissimo. Entrando nel cortile di casa noto che la rosa che ha piantato Amy due gioni fa è già morta. Ieri era viva e colorata, oggi è tutta secca e non ha più nessun fiore, spero che mia sorella non ci rimanga male.
La rosa rappresenta un po' il mio stato d'animo.
<<Sei tornata! Pensavo te ne fossi andata>> mia madre mi viene incontro e mi abbraccia. Non ho voglia di abbracci e bacetti. Sapevano che non sarei mai scappata. Torno in camera a malincuore. Piango mentre faccio le valige. Non mi adattero' mai a Los Angeles. Mai.
<<sei pronta con le valige?>> chiede mia sorella dal corridoio.
<<Si...>> rispondo in tono triste. I miei genitori stanno facendo gli scatoloni, mettono le nostre cose più care tipo: foto di famiglia eccetera. La casa a Los Angeles è già arredata...quindi non sposteremo molti mobili
<<Sei ancora triste?>> mia sorella entra in camera.
<<ovvio>> dico a bassa voce.
Si avvicina a me e mia abbraccia. Ci sediamo sul letto.
<<Una volta a Los Angeles dovrai adattarti alla nuova vita. Non puoi fare il muso lungo per sempre.>> Amy ha un anno in meno di me, 15 anni, però noi due ci capiamo come se fossimo gemelle. Tralasciando tutti i litigi...
<<Lo so. Spero solo di trovare amici>> questa è la mia paura più grande. Se non trovo nessuno? Che faccio? Mi prenderanno in giro e sarò la sfigata della scuola.
<<Troverai amici, fidati, tu sei simpatica e gentile. Apparte questi ultimi giorni ovviamente>> abbassa lo sguardo e fa il muso lungo. Nemmeno lei è molto felice di partire però ha superato bene questa cosa del trasferimento. Mi chiedo come faccia.
<<Ora finisco di preparare le cose, domani mattina si parte, dormi bene sul tuo letto, perché non ci dormirai mai più>> queste parole mi fanno spezzare il cuore. Quando vede che sono casata nella sua trappola lei fa un sorrisetto da presa in giro. È sempre la solita Amy. Prendo un cuscino e glielo lancio.
<<Ehi!>>
<<così impari a prendermi sempre per il culo!>> sbotto e lei me lo rilancia colpendomi in pieno la faccia.
<<Hahhaha! Avrei dovuto farti un video e metterlo su Instagram!>> vorrei tanto chiudere quella sua stupida bocca con una cerniera.
<<Haha divertente>> dico con nessun entusiasmo. <<Ora vai e non rompere>> mi ascolta e per miracolo se ne va.
È vero! Sarà l'ultima volta che passerò la notte in questa camera. La guardo tutta per intero. Il mio sguardo si ferma sulle foto attaccate all'armadio di me e le mie amiche. Mi manchera' New York.
Ma devo rassegnarmi e capire che il mio futuro ora è a Los Angeles.

ChillsWhere stories live. Discover now