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Le cinque e mezza del mattino segna la mia sveglia. Non ho chiuso occhio per tutta la notte. Il cane dei vicini non faceva che abbaiare per via del maltempo e io sentivo che mi scoppiava la testa. Odio la pioggia. Odio il cane dei vicini. Odio questo trasferimento. Odio la mia vita.
Mi alzo dal letto. Ho i capelli tutti arruffati e le guance rosse come un peperone. Sembro un coniglio incazzato.
Mi scappa una risatina, ma mi blocco subito. Non voglio partire!! Mi siedo sul letto.
Le mie amiche ieri erano così tristi della mia partenza: Carmen pensava che stessi giocando a Obbligo o Verità con Honey e Gemma e che mi avessero obbligato a dire che mi stavo trasferendo. Magari fosse così! La sua febbre da 37 è passata a 38. Non la smetteva di piangere. Mi mancherà...
Honey e Gemma erano insieme al parco, non è stato difficile trovarle.
Entrambe si sono messe a piangere e come Carmen, non ci credevano.
Fa male abbandonare le mie migliori amiche! È una pugnalata al cuore.
<<Aria sei già sveglia?>> mia sorella entra in camera sbadigliando.
<<Sì...non ho chiuso occhio>> si avvicina
<<Nemmeno io>> sbadiglia ancora e si siede sul letto insieme a me.
<<Hai preso tutto?>>
<<Come puoi vedere la mia camera è vuota>> le faccio notare. A quanto pare nemmeno lei al mattino presto riesce a ragionare.
<<Oh già è vero, sembra nuova...>> sbadiglia per la millesima volta e si sdraia sul letto.
<<Vuoi addormentarti in camera mia?>>
<<No...però la mia camera era troppo silenziosa>> si gira dall'altra parte e non aggiunge altro. Guardo negli armadi per vedere se ho lasciato qualcosa per sbaglio, ma tutto è dentro alle valige e agli scatoloni. Mi giro per vedere se mia sorella mi sta guardando, ma si è addormentata. Fra un'ora dobbiamo andare in aeroporto e lei si mette a dormire? È meglio che si vesti.
Prendo un peluche da uno scatolone e glielo butto addosso.
<<Aaaaaaaahhh un ragno!!>> urla e fa un saltino dallo spavento.
<<Ahahahahah>> rido così tanto che mi dimentico della brutta giornata che affronteremo.
<<Ma come ti permetti?!?! Questa me la paghi!>> mi guarda con occhi furiosi puntandomi l'indice contro.
<<Avrei voluto metterla su Instagram>> rispondo sperando di irritarla, ed è ciò che ottengo.
<<Copiona. Sarebbe stato meglio se tu fossi rimasta qui a New York e io fossi andata a Los Angles>> la cosa non mi dispiace. Ma non posso stare senza la mia Amy Combinaguai.
<<Sarebbe un'idea>> apro la porta per vedere se i nostri genitori si sono svegliati dal fracasso, ma la luce è ancora spenta.
<<Sono svegli?>>
<<per tua fortuna no>> prendo la spazzola dalla valigia e mi sistemo un pochino i capelli, per sembrare più umana.
<<Sembravi uno zombie prima!>> ride e fa una faccetta che mi fa venire il nervoso.
<<Vai a prepararti>> mi giro per vedere se ha capito, ma continua a fissarmi.
<<Ascoltami!>>
<<No. Hai salutato i tuoi amici alla fine?>>
<<Sì...sono tutti tristi>> metto a posto la spazzola e scelgo cosa vestire.
<<Beh di certo non fanno i salti di gioia>> mi verrebbe da farle chiudere quella bocchetta saputellina con il peluche che le ho lanciato. La ignoro e continuo a scegliere cosa vestire.
Un paio di jeans e una t-shirt bianca è l'ideale.
<<E Jack? Lo hai salutato?>> domanda ad un certo punto
<<Si...>> abbasso la testa. Lui mi mancherà davvero tanto.
<<Ah. Sei andata a casa sua ieri?>>
<<Sì >> mi guarda con una faccia incuriosita incrociando le braccia. Vuole sapere cosa abbiamo fatto ieri a casa sua. Curiosona.
<<No>> rispondo alla sua domanda intuitiva
<<Avete... siete andati a letto insieme?>> ma cosa le viene in mente? Deve imprare a farsi i fatti suoi.
<<No! Sei matta?>> arrossisco solo all'idea di io e Jack sul letto a fare quella cosa...
<<Ma è il tuo fidanzato! Ora non hai più tempo per farlo ora che saremo a Los Angeles!>> che rompi palle.
<<Fatti gli affari tuoi>> sbotto e chiudo la valigia.
<<Ma almeno lo hai mai fatto? >> ma cos'ha questa mattina? Si è svegliata con l'idea di farmi un interrogatorio della mia vita?
<<Tu hai problemi seri>>
<<Non c'è niente di male nel domandarti certe cose...>> sottolinea la parola "cose" in un modo irritante.
<<Vai a prepararti che ti ricordo che dobbiamo andare a Los Angeles, Miss Curiosona>> ironizzo portando la valigia fuori dalla porta.
<<Lo hai mai fatto?>> mi domanda ancora. Certo che no! Io non l'ho mai fatto. Prima di Jack non avevo fidanzati, stiamo insieme da due settimane e poi...ho solo 16 anni. Non le rispondero' mai.
<<Allora?>> mi incalza sorridendo. Forse il fatto che lei non abbia un fidanzato la fa sentire più curiosa in queste cose...boh mia sorella è sempre stata imprevedibile.
<<Vattene>> le indico la porta con l'indice.
Sbuffa e la porta si apre.
<<Già sveglie? Dai venite a fare colazione, poi porteremo le valige in macchina>> mia madre esce dalla stanza senza nemmeno dirci "buongiorno" che sicuramente non lo sarà per niente.
Guardo Amy come per dire "fuori dalle palle" e se ne va guardandomi male. Se l'è cercata facendomi tutte quelle stupide domande sui miei rapporti sessuali inesistenti.
Mi vesto e prendo tutte le valige. Do' un'ultima occhiata alla mia camera <<mi mancherai>> sussurro e chiudo la porta. Chissà quando mai la rivedrò nella mia vita. Forse mai più.

Grazie a tutti di aver letto la mia storia ; )! Pubblicherò altre parti quando ci saranno più visualizzazioni. Grazie ancora di aver letto questi primi 3 capitoli. :)

ChillsWhere stories live. Discover now