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Arriviamo proprio davanti alla casa color nero e bianco, è ancora curata molto bene nonostante abbia molti anni. Da quel che ho capito, ogni weekend viene una signora a pulire gli interni e a cambiare l'acqua alla piscina, anche se lo fa inutilmente. Ma siccome mia zia non sa come spendere tutti i soldi che ha, lo fa pagando donne delle pulizie.
<<è questa?>> mi chiede Aria uscendo dalla macchina. I suoi capelli sono mossi dal vento, se li scosta dalla faccia con una mano.
<<Sì>> cammino fino all'entrata e subito i ricordi si fanno strada nella mia mente. Devo solo non pensarci. Lei mi segue, un po'impaurita, oh cara mia, la paura ti verrà dopo. Afferro le chiavi nella tasca, non ci credo che le tengo ancora con me dopo due anni. Apro la porta principale, è tutto uguale a una volta: mobili alla moda lucidati perfettamente, divani molto grandi.
<<È molto lussuosa, quante case hai?>> mi chiede a bocca aperta.
<<Tre, ma le altre due sono ville>> sono ricco da far schifo, ma a lei sembra non importi la mia ricchezza. Sta analizzando ogni centimetro della casa, sembra le piaci.
<<Non c'è nulla di strano>> non ancora...
<<Vieni con me>> lei mi segue, saliamo le scale, nonostante ci sia un ascensore dotato di musica e vista mozzafiato dell'oceano.
Arriviamo al primo piano, c'è un codice da inserire per passare nel corridoio successivo, lo inserisco e subito entriamo. La porta davanti a noi è rossa e bianca, con ricami in oro. Siamo arrivati.
<<Eccoci>> dico a bassa voce
<<Cosa c'è dietro a quella porta?>> la indica, le sue braccia tremano.
<<Sei sicura?>>
<<Chris fammi entrare>>mi prega sperando la apri subito.
<<Promettimi che mi rivolgerai la parola ugualmente>>  le sto mettendo paura, basta solo che rispondi.
<<Si...>> è molto insicura, ma ora è meglio che apri questa porta. Ci siamo quasi. Afferro la chiave, la inserisco nella serratura, la porta emette un cigolio e si apre.
Aria rimane a bocca aperta.

ChillsWhere stories live. Discover now