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Christian
<<Dov'è?>> urlo senza aprire gli occhi. <<Dov'è?>> urlo ancora riferendomi ad Aria, ma nessuno mi risponde.
<<È andata via>> risponde Justin sedendosi accanto a me. Ho sentito tutto, tutto quello che ha detto, ogni cosa, ogni particolare, stava anche piangendo. Soffriva. Come me.
Mi ha detto che gli mancavo, anche lei mi manca molto, ho bisogno di lei, ma sono troppo egoista per riconquistarla.
<<Mangia qualcosa, dai>> ricordo che dopo la visita di Aria mi sono alzato, tutti erano in lacrime di gioia. Non capisco come possano essere felici di veder risvegliarsi un mostro come me. Dopo sono riuscito a dormire normalmente, senza andare in shock, ma ho un terribile mal di testa.
Prendo il vassoio della colazione e cerco di mangiare, masticando piano.
<<Tania parte fra due giorni>> dice Justin, con il sorriso più falso che abbia mai visto.
<<Non sprecare il tuo tempo qui da me, vai da lei>> gli consiglio.
<<Sei sicuro? Non voglio lasciarti solo>>
Immagino che mia zia sia ripartita, quindi probabilmente starò solo. Ma non m'importa, lui deve salutare la ragazza che ama. Ora capisco che l'amore ti può cambiare. Ora capisco perché Justin aveva smesso con la vita da alcolizzato. Ora capisco. Ma ora è tardi.
<<Vai pure>>
Mi saluta e mi lascia solo.
La solitudine aiuta a riflettere sulla propria vita. Ma ho così tanto bisogno di risentire la sua voce. La voce della ragazza dagli occhi verdi. La chiamo, subito. Prendo il cellulare e schiaccio l'icona delle chiamate, vado dritto al suo nome e lo premo con cautela.
Entra la segreteria.
Ritento un'altra volta.
La segreteria ancora.
Ritento finché non risponde e dopo due ore di chiamate senza risposta, noto che ho tentato più di 50 volte.
Non devo arrendermi, se la voglio davvero, se la amo davvero, devo lottare per lei all'infinito. Ho sbagliato una volta e non intendo sbagliare per una seconda.

***

Mi sveglio con la luce del sole che entra dalla finestra, c'è un caldo tremendo e sono le undici del mattino. Mi alzo dal letto, barcollando perché non mi ricordo quasi più come camminare e vado dritto in bagno a pisciare. Scendo le scale e cerco qualcosa nel frigo da poter mangiare, afferro uno yogurt, apro la confezione e inizio a mangiarlo.
Oggi mi sento decisamente meglio, anche se sto ancora malissimo. Riconquistarla. Ecco cosa devo fare, per rimediare ai miei errori e farle capire quanto la amo.
Raggiungo la palestra e mi metto a fare esercizio subito, senza esitare, velocemente per calmare i nervi e cercare di non pensare.
Ma è complicato.

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