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Apro un occhio e lentamente apro anche l'altro. Il mio letto è stranamente più caldo del solito, delle braccia tatuate sono sopra alla mia pancia e mi stringono forte. Oh mio Dio ho dormito con Chris? Alzo la testa e noto che mi sta osservando e cerca di trattenere una risata. Cos'ha da ridere?
<<Da quanto tempo mi stai guardando?>>
<<Da tutta la notte>> mi scosta dei capelli dalla fronte <<sei buffa quando dormi>>
<<buffa?>>
<<Sì>> aspetta...siamo nel letto di casa mia, quindi mia sorella potrebbe essere entrata e averci visto, oppure i miei genitori. Se sanno che ho dormito con un ragazzo mi uccidono!
<<È entrato qualcuno?>> chiedo agitata, cazzo sono nella merda
<<Non mi pare>>
<<Cazzo, Chris rivestiti>> se entra mia mamma o mio papà e mi vede nuda nel letto con un ragazzo, faccio una brutta fine!
<<Devi essere proprio preoccupata per dire parolacce>> non è il momento di scherzare, afferro il maglione e i pantaloni e li metto veloce mente, lui rimane sul letto a osservarmi.
<<Muoviti!>> gli urlo, giuro che lo vesto io se non indossa i vestiti.
<<Ho sonno>> ma quanto pigro è? Beh fa molta palestra, ma ciò non significa che non sia scansafatiche. Afferro i boxer, scosto le coperte e le lenzuola e glieli metto addosso. <<Non sono la tua badante, potresti anche arrangiarti, hai 17 anni!>> mi lamento, afferrando i jeans e lanciandoglieli dritti nella sua faccia. Mi viene da ridere, quando la sua espressione infastidita afferra i jeans dalla sua testa. <<Mi hai lanciato i miei pantaloni preferiti addosso?!>> dice con affar scherzoso, uff non lo sopporto - in senso positivo-.
<<Sì, non ho intenzione di metterti anche quelli. Ti arrangi anche a casa o hai la badante che ti veste?>>
<<No, ma sono stanco e non voglio alzarmi, vieni qua con me>> mi indica l'altra parte del letto dove stavo dormendo prima.
<<Adesso no>> dico sbrigativa
<<Potremmo fare sesso>> con i miei genitori di sotto? Ma gli pare?
<<Ci sono i miei genitori!>>
<<Faremo piano>> certo, come no.
<<La prossima volta>> prendo la sua giacca da terra e gli lancio anche quella sulla testa. Mi metto a ridere e gli lancio anche una scarpa.
<<Ma ti diverti?>> si alza dal letto, con ancora solo i boxer addosso e mi viene incontro, quasi mi fa paura, così scappo verso la scrivania. <<Non scappare furbetta>> mi rincorre, ma purtroppo vado contro il muro e non ho più via di scampo.
<<Non fare la cattiva bambina>> mi da una sculacciata e di conseguenza gli do una sberla alla mano.
<<La tua mente è al 100% perversa>> sbuffo
<<Direi di sì>> mi prende per i fianchi e mi bacia. Bastano solo questi piccoli gesti per farmi trasportare dalla voglia di averlo. Gli metto le mani dietro alla testa e lo spingo verso di me. La porta della mia camera emette uno stano rumore, aspetta...fa così solo quando si apre. Cazzo! Mi stacco da Chris e vedo mia mamma sulla soglia che osserva...ehm...quello che stavamo facendo.
<<Ah, mamma, noi stavamo solo, parlando>> oh mio Dio, Chris è ancora in boxer.
<<Oh, ehm, vi lascio soli, scusate>> diventa rossa e fa un sorrisetto. Merda, merda, merda, merda, merdaaa. E se stesse pensando che siamo fidanzati o che stavamo scopando, insomma lei avrebbe potuto capire male, ci stiamo solo baciando! Il punto è che Chris è svestito. Se ne va via chiudendo la porta, ora vorrà moltissime spiegazioni e io non gliene voglio dare.
<<Merda>> dico staccandomi da lui
<<Non stavamo facendo nulla di illegale>> cerca una giustificazione e si mette a sghignazzare.
<<Non è divertente>>
<<Aria, hai 17 anni, non vorranno mica che tu diventi una monaca?>> si mette le mani sulle tempie <<mi pare che tu sia abbastanza grande da fare quel cazzo che vuoi, no?>>
<<Sì, ma lo fanno per il mio bene>>
<<E tu saresti felice? Non fidanzarti senza il loro consenso oppure scopare quando vogliono loro>>
<<Il problema non è mia madre, ma mio padre che è severo in questi contesti>> se papà lo viene a sapere potrebbe non farmi più uscire con Chris.
<<Okay me ne vado>> dice sbuffando.
<<No, Christian>> si veste velocemente e afferra la maniglia della porta <<Non ritorniamo sempre da capo. Una volta che ci avviciniamo c'è sempre qualcosa che ci allontana, rimani qui ti prego>> gli afferro un braccio e gli impedisco di andarsene.
<<Vieni qui>> dice semplicemente, abbracciandomi. Non so se mio padre sia felice che io stia con uno come Chris, intendo che ha i tatuaggi e per di più uno stile abbastanza da "ragazzo con i grilli per la testa". Ma lui non lo conosce, non sa che in realtà lui può avere un cuore. Mi posso fidare di lui.
Il mio sguardo si posa sui suoi tatuaggi, non mi ero mai soffermata a osservarli, raffigurano tutti dei grandi draghi con le fiamme che ricoprono le braccia, un teschio sul polso e un coltello sull'altro. Mi ricordo che nel petto ha dei fiori appassiti e un' ancora. Cosa vorrà dire l'ancora? Gli piace andare in giro in barca? Nella schiena ha altre fiamme e roba simile. Non gli ho mai chiesto il significato di questi tatuaggi, ma deve aver fatto male farli, anche perché non sono pochi.
<<Come mai raffigurano soggetti riguardanti la morte?>> faccio scorrere la mia mano sopra al teschio che ha sul polso destro.
<<Perché odio la mia vita>> come può dire una cosa simile?
<<Non dire così>>
<<È la verità>> chiude gli occhi per un istante e espira. Sembra che non voglia parlare dell'argomento.
<<Ti ha fatto male farli?>> faccio scorrere un dito sopra al drago con i denti affilati che sputa fuoco.
<<All'inizio sì>> sono così strani...gli altri si fanno tatuaggi come cuori, stelle e smancerie simili, ma lui ha tutto il contrario.
<<E se un giorno la tua vita diventasse felice? I tatuaggi stonerebbero un po'>>
<<La mia vita non sarà mai felice>> forza un sorriso e sghignazza, come se fosse la cosa più logica del mondo.
<<Oh...>> non so cosa dire, anche perché qualsiasi cosa io possa ribattere, lui avrà sempre la meglio. È troppo pessimista.
<<Non fare quella faccia triste, sai bene che ho avuto un passato orrendo>>
<<Ma guarda il presente e il futuro, puoi sempre rimediare agli errori>> wow da quando ho tutto questo ottimismo?
<<No>> sbotta fissando il pavimento.
<<Non essere pessimista>> lo rimprovero
<<Porca puttana, Aria>> prende un vasetto in ceramica che ho sopra alla scrivania. Non è mio, l'ho trovato in casa quando mi sono trasferita. Me lo da in mano, non so che cosa stia facendo <<Buttalo a terra con forza>> ma perché? <<Non fare domande>> dice prima che possa chiedergli il motivo. Eseguo ai suoi ordini, il vasetto si rompe facendo un rumore assordante.
<<Aggiustalo>> se magari mi dice il perché.
<<Sono troppi pezzi, è impossibile>> lo guardo interrogativa <<Tanto non mi piaceva>>
<<Vedi? Il mio passato è come il vaso: troppi problemi lo hanno rovinato, ma questi non potranno mai essere risolti, ormai i guai sono stati fatti e non si potrà più tornare indietro. Questo sono io.>> tutta sta scena per spiegarmi...questo? La metafora è costruita anche bene, ma quindi mi nasconde parti del suo passato?
<<Chris>> mi avvicino a lui <<Tu non sei un vaso e hai tutta la vita davanti>>
<<Smettila di essere ottimista e andiamo a scuola>> a scuola?? Oddio oggi è l'ultimo giorno, me ne ero dimenticata! Guardo l'orologio: abbiamo perso la prima ora.
<<Andiamo che abbiamo entrambi matematica>> quanto odio matematica.
<<Ne riparliamo dopo>> gli dico riferendomi alla conversazione del vaso. Esco dalla camera e prego che i miei genitori siano fuori di casa. Metterò a posto la ceramica sul pavimento dopo. Corro fuori dalla porta e Chris mi segue, i miei sono già a lavoro.
<<Non correre così tanto!>> gli dico, anche se oggi non ho lo zaino perché è l'ultimo giorno, le scarpe che ho messo mi fanno un male cane.
<<Muoviti non ho più giustificazioni>> mi raggiunge e mi prende in braccio. <<Chris!!>> gli urlo dietro. Potrebbero vederci! Gli do dei pugni alla schiena perché mi metta giù.
<<Stai ferma>> mi da una sculacciata
<<Christian basta>> mi scappa una risata, ma devo rimanere seria. Arriviamo davanti alla scuola <<Mettimi giù so camminare>> lo guardo male e lui mi fa un sorrisetto strafottente. Stavolta sono io a correre davanti a lui per raggiungere l'aula.
<<Mi piace guardare il tuo culo>>
<<Smettila e corri>> sono davanti alla porta dell'aula di matematica <<entra un po' dopo così non destiamo sospetti>>
<<Entro prima io perché non ho più giustificazioni!>> no! Se non entro potrei beccarmi una nota e potrebbe abbassarmi la media.
<<Uffa>> sbuffo, faccio per afferrare la maniglia ma la porta si apre prima e il prof appare davanti a me. Cazzo.
<<Volete continuare a conversare o entrate?>> la classe intera ci sta osservando, che figure di merda. Entro e mi siedo in un posto a caso nella penultima fila e Christian si mette affianco a me, no lui se ne deve andare. <<Non vicino a me>>
<<Dai alla fine siamo finiti nei guai insieme>>
<<È la seconda figura di merda che mi fai fare oggi>>
<<Ce ne sarà anche una terza>> quel sorriso, quel maledetto sorriso, mi fa venire voglia di scopare.
Non ci diciamo più niente per il resto della lezione, ad eccezione delle occhiate ricche di perversione da parte di Chris. La campanella suona, oggi abbiamo chiacchierato più che fatto lezione e ringrazio il buon dio che sia andata così.
<<Hai veramente dei profilattici di riserva?>> mi chiede Christian mentre mi sto alzando dal banco. Una ragazza dietro di noi ci guarda impressionata e fa finta di non aver sentito, le sorrido cercando di rendere la situazione meno imbarazzante. <<Avevi l'esigenza di chiedermelo proprio ora?>>
<<Sì>> spero che quella ragazza non mi conosca e non conosca Chris, cosa un po' improbabile perché siamo i leader.
<<Me li ha dati Tania, non avevo intenzione di usarli, non si sa mai>> alzo gli occhi al cielo <<parla quello che li tiene in tasca tutti i giorni>> . Sorride si infila una mano in tasca e ne tira fuori quattro tutti insieme. Ma?!? Ha intenzione di continuare così tutto il giorno? <<Okay io non ti conosco>> dico nel caso qualcuno si faccia strane idee, mi giro e mi sfugge una risata. Mi prende un polso e mi fa girare verso di lui. La ragazza di prima ci sta fissando ancora, ma i cazzi suoi?!
<<Ma certo che mi conosci, mi hai chiesto il preservativo alla fragola proprio poco fa>> urla in modo che la tipa ascolti. Ma è scemo?!? Anche la ragazza con cui sta parlando si gira, non ne conosco nemmeno una quindi non è un problema se ascoltano, credo.
<<Ma cosa dici?>> mette la mano in tasca e mi da un profilattico alla fragola. Io non lo prendo e lo faccio cadere a terra.
<<Sei cretino?!>> le ragazze se ne vanno sghignazzando e sussurrandosi alle orecchie chissà quali commenti.
<<Eddai falle fantasticare un po'>>
<<Non mi serve quello alla fragola, ho quello all'uva>> mi mordo il labbro e aspetto la sua reazione.
<<Wow, perché non provarlo?>>
<<Ce l'ho a casa>> dico, anche se in realtà ce l'ho dentro alla tasca. Non pensate male, quella volta che Tania me lo ha dato mi sono dimenticata di tirarlo fuori da questi pantaloni. Mi mette una mano in tasca e lo tira fuori, come faceva a saperlo?
<<Bugiarda>>
<<Ma...?!>> rimango sbigottita
<<Ho visto che ce l'avevi quando ti ho sculacciata>> in certe cose ammetto che è intelligente.
<<Sei sempre il solito>> mi prende per i fianchi e mi fa sedere sopra al banco, mi apre le gambe. <<Siamo nell'aula di matematica!>> gli ricordo, anche se tutti sono andati via.
<<Non ho intenzione di scopare ora>> uff io non capisco la sua logica.
<<E se io volessi?!>> in realtà non voglio farlo qui, ma a volte voglio avere il potere di scegliere quando farlo e quando non.
<<Non lo faresti mai in un' aula>> mi conosce troppo bene. Mi fa saltare giù dal banco e ognuno di noi raggiunge la stanza della prossima ora.

Sono stata tutto il giorno in casa per via del maltempo. Subito dopo le lezioni ho compilato il modulo per abolire la regola dei fidanzamenti e diciamo che sono rimasta soddisfatta della mia opera pia. Ora sto aspettando che Tania arrivi per preparaci insieme per la festa di stasera, che a quanto pare è una specie di discoteca.
Tania arriva con dieci minuti di anticipo, la pioggia le ha fatto diventare i capelli più ricci che mai, addosso ha dei vestiti semplici, un po' sporchi di fango. Appoggia l'ombrello all'entrata e toglie l'impermeabile. <<Ehi, come va? Scusa se in questo periodo ti ho trascurata, ma a Justin serve il mio aiuto in questo periodo>> non voglio sapere il perché, in ogni caso ci ha pensato Chris a farmi compagnia.
<<Non importa, vedi..non so cosa mettere per la festa>>
<<Quindi vieni??>> sembra felice, mi abbraccia e subito noto che ha un sacchetto con vestiti, trucchi ecc.
<<Sì>> faccio un sorriso
<<Vorrei accompagnarti io, ma è strano da parte tua andarci da sola. Sei sicura che tu voglia andarci?>> camminiamo per raggiungere camera mia e chiudo la porta alle mie spalle, lei non è Christian quindi potrei anche tenerla aperta. Ma non si sa mai.
<<In realtà l'accompagnatore ce l'ho>> ammetto fissando un vestito rosa che viene fuori dalla sua borsa.
<<Chi è? È figo? Lo conosco? Quando te l'ha chiesto? Ti piace? Wow>> con calma e le spiego, l'importante è che non lo dica a nessuno.
<<È figo, lo conosci, me l'ha chiesto sta mattina, sì mi piace ma è troppo pessimista e mi fa arrabbiare>> mi guarda con occhi aperti e apre la bocca in una grande O, è sorpresa?! Cosa le ho detto di male? Il nome ho cercato di evitarlo...
<<Ch...ch...Chri ti ha invitato alla festa???>> si alza dal letto, senza mai cambiare espressione. <<Oh. Mio. Dio.>> rimane paralizzata per qualche secondo, poi aggiunge <<Ma come? Perché? Dove? Quando?>>
<<Lo so che non potremmo ma, io credo, sì insomma, che...mi piaccia>>
<<Spero non lo scopra mai nessuno o ne pagherete le conseguenze>> viene più vicina a me <<Ma da quando ti piace Christian Scott?>> fa una risata falsa, lo so che lo odiavo, ma lei non lo conosce veramente.
<<non so, da un po'>> non lo so nemmeno io
<<Ti ha tolto la verginità, vero?>> incrocia le braccia e si risiede sul letto.
<<Sì, in campeggio, quando ci siamo persi>>
<<Lo volevi anche tu?>> sta pensando che io non volessi farlo?
<<Sono stata io a volerlo fare>>
<<Sono felice per te, tanto felice, ma ti ripeto per la centesima volta di stare attenta, io lo conosco bene Chri e non è un ragazzo facile>>
<<Lo so, ma tu e gli altri non sapete che a volte può avere un cuore>>
<<Dai dai ragazzina, pensiamo alla festa e dopo penseremo alle smancerie>>
<<Hai ragione>> ci mettiamo a ridere, tira fuori i vestiti uno a uno.

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