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Christian
Parcheggio la mia moto davanti alla casa di Justin. È da molto che non lo sento, mi sto preoccupando ed è sorprendente da parte sua. Che cazzo gli ha fatto la sua "anima gemella ficcanaso"? Suono il campanello, ma nessuno viene ad aprirmi. Bene, vuol dire che entrerò lo stesso. Balzo dentro casa sua dalla finestra e corro su per le scale, raggiungendo la sua camera. Conosco a memoria ogni centimetro della sua casa. Per esempio, so che dietro alla porta del bagno ci sono i disegni che abbiamo fatto da bambini, che sotto al suo letto ci sono riviste porno di Playboy, che dentro all'armadio dei suoi genitori ci sono ancora i nostri passaggi segreti fatti con carta e cartoncino blu. Da piccoli adoravamo fare casette dei cacciatori e sparare con le pistole finte, oppure andare sul triciclo e fare finta che sia una vera moto.
Bei tempi. Era l'unico amico che mi capiva e lo stesso era per lui.
Non è cambiato nulla, è solo che... da quando ha quella cazzo di fidanzata si comporta in modo bizzarro.
Varco la soglia della sua camera. Mi sorprendo del casino che ha sopra alla scrivania e dei libri scaraventati a terra. C'è stato un terremoto?
Ma dov'è? Cerco in salotto, nella camera dei suoi - sicuramente non era là ma tanto valeva tentarci-, nella camera di sua sorella, ma niente. Non può essere fuori casa perché i suoi sono a Londra e sua sorella è in Brasile, le finestre sono aperte e il suo cellulare squilla di continuo sopra alla sua scrivania.
Apro lentamente la porta del bagno, e se stesse facendo i suoi bisogni o la doccia? Rimarrei un po' d'imbarazzo, ma comunque l'ho già visto nudo, quindi nulla di nuovo.
Mi stupisco quando trovo Justin seduto a terra a singhiozzare.
Ma che cazz?
<<Chri!>> ha la bocca aperta in una grande O. Non si aspettava una visita da parte mia, lo so, però sembra che abbia visto un fantasma, o peggio, il diavolo. Non voleva essere trovato in queste condizioni, ma ormai l'ho scoperto.
<<Cosa cazzo ti succede?>> sono proprio la dolcezza fatta persona, eh?
<<Niente>> niente? L'ho trovo nel bagno a piangere come una fontana e mi risponde così! Io non gli ho mai nascosto nulla - ad eccezione della relazione con Aria-.
<<Ti conosco da sempre, so quando menti e quando non vuoi dirmi le cose>> inutile, non riesco ad avere un tono dolce e calmo. Spero che riesca ad approvare i miei tentativi.
<<Ci sarà un motivo se non voglio dirtele>> Justin si alza da terra per andare verso la porta. Non la passa liscia.
<<È per lei, vero?>> chiedo, anche se so già la risposta. Si ferma prima di varcare la soglia, abbassa lo sguardo e si mette a piangere ancora di più. Okay, ammetto che mi fa pena.
<<Tu non puoi capire cosa significhi amare una persona a tal punto da morire per lei>> si appoggia allo stipite della porta e continua a piangere.
<<Che ti ha fatto?>> domando sempre in modo brusco. Vorrei tanto avere le doti di Aria, sempre allegra e solare e nel momento del bisogno, dolce e comprensiva. Non pensare a lei in momenti come questi.
<<Lei nulla. Si trasferisce a Seattle>> si trasferisce? Oh no. <<Per sempre>> aggiunge. Sarebbe il caso di prendergli un fazzoletto? Credo di sì. Afferro un po' di carta dal mobile e gliela do in mano.
<<Mi dispiace>> dico un po' imbarazzato, non sapendo che cazzo fare. Le femmine si abbracciano e si danno bacetti a caso, e io che dovrei fare? Cammina fino alla sua camera e io lo seguo, si siede sul letto senza mai smettere di piangere. Il cellulare squilla di nuovo.
<<Non rispondi?>> cerco di rompere questo silenzio.
<<È Tania, non le parlo più>> ma perché? Che si goda gli ultimi istanti che è qui no??
<<Rispondile, ci rimarrà male>>
<<Cosa cazzo ne sai?? Tu non sei mai stato innamorato tu...tu non puoi capire quanto fa male!>> io amo Aria, io la amo, ma non lo sa nessuno. Se Aria si trasferisse, io morirei, non posso più stare senza di lei. Però ora Justin sta esagerando e non ho il carattere tenero di Aria, quindi esplodo e mi incazzo.
<<Che ne sai? Potrebbe essere che mi sia innamorato e che tu non lo sappia!! Cerco solo di aiutarti, anche se quella lì è più importante del tuo amico non serve che mi rinfacci la mia vita sentimentale del cazzo e trattarmi di merda!>> mi passo la mano fra i capelli e mi appoggio allo stipite della porta.
<<Tu? Innamorato? Non farmi ridere>> ci rimango malissimo a queste parole. Lo ha detto sul serio? Si accorge che sono rimasto male. Forse era meglio non venire fin qui... <<Scusa, non so cosa mi sia preso>> aggiunge mordendosi un labbro. Capisco la sua tristezza, ma ultimamente mi sta sempre trattando da cani e mi da molto fastidio. Ci vogliamo bene da sempre, siamo amici da sempre, non abbiamo mai litigato così.
<<È colpa mia sono stato troppo brusco>> finalmente riesco a fare un tono dolce. Devo ringraziare Aria se ho imparato a fare anche questo - oltre che mettere a posto le lenzuola del letto-. <<So quanto ci tieni a Tania, avrei dovuto starti più vicino...e capirti qualche volta>> forzo un sorriso e mi sorprendo quando anche le sue labbra si curvano verso l'alto.
<<Stai bene? Sei sempre Christian Scott?>> sorride nonostante le lacrime che gli rigano il volto. Sono stato troppo gentile? Wow faccio progressi.
<<Sì...ehm certo>> oh no non iniziamo con gli "ehm". Mi passo una mano fra i capelli, mi sento a disagio. E se viene a scoprire qualcosa di me e Aria? Riuscirà a mantenere il segreto?
<<A me non sembra. Da quando sei così buono?>>
<<Da un po'>> da quando Aria è piombata nella mia vita, avrei voluto dire. <<Dovresti goderti gli ultimi istanti che Tania è qui, invece di piangere>> gli consiglio cercando di cambiare argomento.
<<Non mi vorrai più vedere, ne conoscerà uno migliore di me...>>
Lo interrompo <<Siete troppo legati, non penso ne troverà uno migliore>>
Il mio cellulare squilla, lo cerco disperatamente nelle tasche, è lei ne sono sicuro. Per poco faccio cadere a terra il mio iPhone dall'agitazione. Agitazione? È solo una chiamata! Rispondo, mentre Justin continua a pensare ai cazzi suoi. Fisso il nome sullo schermo, un brivido mi scorre lungo la schiena e il cuore batte all'impazzata.
<<Dove sei?>> mi chiede Aria con la sua vocina sexy e irresistibile.
<<A casa di Justin, tu?>>
<<Io sono a casa, mi sentivo sola>> cazzo a quest'ora avrei potuto fare sesso con lei... ma Justin ha bisogno di me.
<<Stasera possiamo vederci>> le dico come se dovessi prendere un appuntamento con un socio di lavoro <<Fatti trovare pronta alle sette>>
<<Come dovrei vestirmi?>> sghignazza al di là del cellulare <<elegante o normalmente?>>
<<Se vieni direttamente senza vestiti sono felice>> scherzo e la sento ridere. Immagino il suo sorriso, i suoi occhi che si illuminano, che si morde il labbro. Devo baciarla, ora.
<<Ti porto in un posto bellissimo>>
<<Sulla luna?>> ironizza facendo un'altra risata.
<<Può darsi>> rido anch'io, mi dice che deve dirmi una cosa, insisto che me la dica al telefono ma, si sa, è testarda. La saluto e riattacco.
<<Chi era?>> merda! Mi ero dimenticato che c'era anche Justin, avrà ascoltato le nostre parole? Cazzo... <<Nessuno, cioè mia zia>> ahah molto credibile.
<<Anche tu mi nascondi le cose a quanto pare>> le lacrime sono sparite, ora è serio e mi fissa come se a tradirlo fossi stato io. Io ed Aria non siamo più rivali, potremmo stare insieme, il punto è che io non voglio avere relazioni, il padre di Aria è uno stronzo, le altre persone mi prenderebbero per matto... è un segreto fine.
Ma forse per Justin posso fare un'eccezione...
<<No>> perché mento?
<<Chri dimmi la verità, con chi devi "andare sulla luna"?>> ripete con una vocina scherzosa. È ancora triste, non sta sorridendo, però vuole sapere cosa gli nascondo.
<<Ti dico solo che...avevi ragione>>
<<Io ho sempre ragione>> certo certo <<e per quale motivo?>> rilassa le spalle per ascoltare ciò che ho da dire.
<<Tutti possono innamorarsi>> fisso le piastrelle del pavimento per non incrociare la sua faccia compiaciuta. Mi ricordo che mi diceva sempre che avrei trovato qualcuno che avrei amato, ma io dicevo sempre che si sbagliava, che l'amore è solo per alcuni.
<<Tu????>> urla super sorpreso alzandosi dal letto. <<Cazzo Chri, ne sei sicuro?>> alza la voce, come se gli avessi appena detto che ho comprato una villa a Copacabana. <<Chi? E quando?>>
<<Non te lo posso dire. Non mi fidanzerò mai con lei... sai perché non voglio avere relazioni>>
<<Non fare l'egoista, per una volta, non è la fine del mondo nessuna coppia è perfetta>> non sopporterei mai litigare con Aria, picchiarla, urlarle, sbattere la porta di casa quando esco, andarmene via e ritornare sbronzo,... mio padre e mia madre erano così. Ed erano fidanzati. Quando si sono lasciati mia madre ha sofferto così tanto, anche se odiavo tanto anche lei, mi si è spezzato il cuore a vederla piangere davanti ai vasi in ceramica che mio padre le aveva rotto.
<<Richiama Tania e dille di godervi ogni momento finché non se ne va>> dico ignorando il suo commento al proposito delle coppie <<Ora vado>> scendo le scale e lo saluto con un semplice "ciao".
Anche lui lo fa, accompagnato da un "grazie". Appena ho finto le scale sussurro "di niente", esco di casa e vado dritto verso la mia moto.

ChillsWhere stories live. Discover now