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Una settimana. È passata solo una settimana dalla mia nuova carica da "reginetta"e...non mi piace. Eccome se non mi piace. Ma non posso lamentarmi, l'ho voluta io accettare. Sono stati gli altri a votarmi. Forse hanno visto i litigi fra me e Christian e hanno pensato che saremmo stati perfetti come rivali. Non hanno tutti i torti.
<<Mocciosa>> mi chiama Molly con la sua voce acuta e nauseante. Rompe sempre, da quando sono stata eletta. E per non parlare della marea di studenti che mi vogliono conoscere... sono abbastanza popolare, non che me ne freghi molto, però anche Molly sembra rispettarmi abbastanza, ad eccezione degli insulti che prendo da lei ogni giorno. <<Mocciosa!!>> adesso ha veramente rotto.
<<Non rompere il cazzo>> la avverto
<<Senti, non mi stai simpatica, però devo accettarti quindi non diventare più seccante di quello che sei già>>
<<senti chi parla>> mi alzo dalla panchina dove prima si stava in pace, ma ora c'è solo rumore di tacchi e vocine stridule.
<<Volevo dirti che stasera c'è una festa e sei invitata>> ah...lei che mi invita? Questa mi è nuova
<<Non mi piacc...>>
<<lo so, ma sei una reginetta e ti tocca...d'altronde potevi lasciare a me il posto...>>
<<non ricominciare>> la avverto sospirando. Beh è solo una festa, sono una reginetta e sto conoscendo persone nuove. Non voglio fare brutta figura.
<<okay verrò >> ammetto decisa. Sto cambiando molto da quando sono stata eletta...sono più coraggiosa. È bello qualche volta essere sopra agli altri.
<<brava...per fortuna ti ho convinta>> si prende una ciocca di capelli - che si è dipinta di viola - e la fa girare intorno ad un dito.
<<Ci sarò anch'io>> mi riferisce. Beh era ovvio che ci sarebbe stata. È la scopa-amica del mio rivale.
<<Bene, non vedo l'ora>> ironizzo facendo un sorrisetto.
<<Molly!>> chiama Christian raggiungendoci. Ecco qui il mio nemico...l'altro giorno in mensa abbiamo litigato in un modo assurdo. Mi sono seduta vicino a Jeremy, ma nello stesso istante si stava sedendo Christian. <<C'ero io>> ho detto a Christian con una voce normale
<<C'eri, infatti ora ci sono io>> mi ha spinto e mi ha buttata a terra. Jeremy mi ha aiutata a tirarmi su. Ho guardato malissimo Christian come non mai. I pavimenti della mensa sono tutti sporchi, le bidelle non lavano mai un cazzo e sono pagate per niente.
<<Levati>> gli ho ordinato
<<Non hai sentito cosa ti ho appena detto?>> mi ha fatto uno sguardo assassino così l'ho spinto indietro, ma non è caduto.
<<Rissa!!!>> ha urlato un tipo che non conosco. Da quel momento tutti erano rivolti verso di noi. Tutta la scuola ci guardava, ma io non sapendo che fare rimasi lì a guardare in cagnesco Christian.
<<Me la paghi>> si è allontanato di un metro e poi si è rivolto a Jeremy <<ti devo parlare>> mi ha guardata ancora male e poi se ne è andato.
Mi sono sentita male quando ha fatto quello sguardo...non gli ho fatto nulla, è colpa di queste maledette regole!
<<Molly!>> la voce di Christian mi fa ritornare alla realtà.
<<Che vuoi?>> si rivolge a lui.
<<Dobbiamo andare>> non voglio sapere cosa debbano fare. Guardo male Christian.
<<Che fai tu qui? Va a pulire i cessi>> mi sputtana Il mio rivale.
<<Ahah, ti credi divertente?!>>
<<Eccome>> forza un sorriso.
<<Pff>> sospiro e mi guardo le unghie.
<<Almeno io sono più simpatico di te e valgo di più>> alza le sopracciglia <<tu invece vali zero>> ride, ma la sua fidanzata (se si può considerare una fidanzata) non dice nulla.
<<Varrò anche zero, ma ricordati che lo zero viene prima di tutti!>> dico facendolo restare di stucco.
<<Ooooh>> urla Molly. Quasi mi verrebbe da ringraziarla per l'appoggio.
<<Andiamocene>> prende la sua scopa-amica per il fianco.<<A stasera alla festa>>
Se ne vanno. Per una volta mi sono fatta valere. Sono orgogliosa di me stessa.

<<Tania!>> la chiamo sperando mi veda. Sono appena arrivata davanti al locale della festa con Jeremy, e lei è infondo al marciapiede con Justin.
<<Eccovi!>> urla correndo verso di noi. Ha un vestito in pizzo rosso e delle semplici scarpe da ginnastica. Chissà perché a me è venuto in mente di mettere i tacchi.
<<È già iniziata la festa?>> chiedo sperando di non essere in ritardo.
<<Solo da mezz'ora>> okay, per fortuna. Non sono riuscita ad organizzarmi con i compiti per domani e ho studiato fino a tardi.
<<Allora entriamo>> dice Jeremy mettendomi una mano sulla schiena per condurmi dentro. Non so perché...ma quando una volta mi toccava qualcosa dentro di me si accendeva, ora invece è come se nulla fosse. Non so cosa cavolo mi stia succedendo. Tutto questo casino è colpa di Christian, è sempre colpa sua.
La musica mi stordisce le orecchie, è altissima. Agli altri sembra non dare nemmeno fastidio, non so come facciano. <<Vuoi da bere?>> mi chiede Jeremy avvicinandosi al chiosco.
<<Okay>> non intendo bere molto, solo un bicchiere.
<<La vodka ti va bene?>>
Annuisco con la testa guardando la folla. La maggior parte delle persone le conosco, altre non le ho proprio mai viste. Mi chiedo dove siano Christian e la sua scopa-amica.
<<Ecco>> mi porge il bicchiere e inizio a bere. Non è proprio male...ma non voglio e non devo esagerare. Mio padre non sa nemmeno che sono ad una festa, mentre a mia madre ho detto che andavo via con gli amici. Sto raccontando tante balle...prevedo castighi. Ma ne verrebbe la pena. Non ho 5 anni, ma quasi 17 e non sono una bambina.
Una ragazza di nome...Cassandra, mi pare, mi saluta con la mano, io ricambio. Il suo ragazzo mi guarda da testa a piedi e io imbarazzata saluto anche lui. Jason mi pare si chiami.
Jeremy si accorge che sto salutando metà della gente dentro al locale, sembra sorpreso.
<<Qualcosa non va?>> chiedo
<<Beh, è strano vedere te che saluti tutte queste persone...pochi mesi fa ti ritenevi sfigata, ma ora guarda...>> non riesco a capire la fine del suo discorso per via della musica alta, così annuisco sperando non mi abbia fatto una domanda. In effetti non ha tutti i torti. Questa cosa della reginetta ha portato effetti positivi oltre che negativi.
Balliamo per molto tempo. Ho bevuto solo tre bicchieri, ma non voglio andare oltre. Avevo detto che mi sarei fermata al primo, ma non volevo farmi vedere come una stupida davanti agli altri. Proprio ora che inizio a crearmi una reputazione.
Proprio vicino a me passa Christian, come se nulla fosse. Mi da una spallata spingendomi indietro facendo cadere il bicchiere che avevo in mano. Che stupido.
<<Sta attento>> gli urlo dietro
<<tu devi stare più attenta a dove balli>> mi guarda con quegli occhi azzurri puntati su di me. Non c'è molta luce, però li vedo brillare...sono così belli.
<<scusa>> non sapevo che dire. Mi piace, questo ragazzo mi piace più del dovuto, non potrei e non dovrei, ma almeno a me stessa devo ammetterlo.
<<scusa?>> ride mettendosi a posto i capelli con le mani.
<<sì, è colpa mia>> non voglio litigare con lui. Mi piace, non so se posso definire questo sentimento come amore, però è un qualcosa di forte. Cazzo, con questa storia delle regole mi sto facendo male da sola. Detesto litigare ogni giorno con lui...perché non ne va mai dritta una?
<<Aria!>> mi chiama urlando come un matto, ma nessuno lo sente. La musica mi sta facendo scoppiare il cervello.
<<Sono qui>>
<<Stai bene?>> mi chiede preoccupato. Non mi ero accorta che stavo piangendo. Merda devo scappare. <<Si>> mi allontano al più presto da lui. Non so dove siano i bagni, così vado nella sala prove dietro al palcoscenico, dove mi aveva portato prima Jeremy.
Jeremy! L'ho lasciato nella pista da ballo da solo...non proprio solo, ha i suoi amici.
Decido comunque di rifugiarmi qua dentro, la musica qui non si sente molto. Mi siedo sulla panchina e inizio a piangere.
Mi piace Christian. Non sarei qua a piangere se non mi piacesse. Avevo promesso a me stessa che non sarei caduta nella trappola come tutte le altre, ma è difficile non cascarci. Quando mi guarda i suoi occhi si illuminano, non so se sia una mia impressione, però credo sia così.
Prima lo odiavo da morire, mi faceva soffrire. Ma ora...non so perché ma mi piace. A volte mi piace essere trattata male da lui, come se lo facesse solo per attirare la mia attenzione. D'altronde anch'io lo faccio solo per questo. Spero solo non abbia notato che ogni volta che lo guardo arrossisco, oppure quando distolgo lo sguardo da lui per non agitarmi.
Quando quella volta in macchina mi ha baciata, per riportarmi a casa dopo la mia prima festa. Mi aveva detto che io avevo preso una cotta per lui, ma in quel periodo non lo amavo. Lo consideravo ancora una minaccia, oppure non volevo ammetterlo a me stessa. Come si fa ad amare il nemico?
Qualcuno entra nella stanza, mi asciugo le lacrime con una mano, sperando non si veda il mio pianto. Credo sia un musicista che sia venuto a prendere uno strumento, così rimango lì sperando non mi veda.
Sono così patetica...non riesco a trattenere mai le lacrime. Ecco perché mi definisco una persona ingenua e sensibile.
Qualcuno mi si piazza davanti. Alzo lo sguardo per vedere chi sia...
<<Aria...>> Christian sembra triste e preoccupato. Cosa ci fa qui? Perché è venuto qui? Come faceva a sapere che ero qui?
<<Che vuoi?>> mi alzo. Non voglio essere disturbata...ora mi prenderà in giro perché sto piangendo come una bambina che non trova più l'orsacchiotto.
<<Sapevo che eri qui>>
<<Allora me ne vado>> lo supero, ma la sua mano prende la mia. Arrossisco.
<<Che ti succede?>> mi chiede serio. È così...figo... . Ha una maglia nera a maniche corte e gli si vedono tutti i tatuaggi nelle braccia muscolose.
<<Nulla>> mento. Non me ne frega niente se vuole sapere cosa succede. Di certo non posso dirgli che lo amo.
<<Dai cazzo non piangere come una bambinetta>> in questi momenti mi verrebbe da strozzarlo. Se lo amo, non dovrei maledirlo in questo modo.
<<Sta zitto, che tu non sai niente>> lui non sa proprio niente...non so se lo amo, se lo odio. Non so un cazzo.
<<È colpa nostra se siamo in questa situazione>> ammetto piangendo.
<<Siamo due opposti punto e basta>>Christian sospira e si appoggia al muro. <<Dopottutto non hanno sbagliato a votarci>>
<<Lo so, ma non voglio essere come te! Io sono diversa>> urlo riferendomi alle altre ragazze che lo hanno amato.
<<Già è per questo che siamo concorrenti>>fa finta di nulla come sempre, lo odio quando fa così. Piango, non voglio essere come lui e come le sue amichette. E' colpa sua, tutta colpa sua.
《Ti odio》mi dice incerto, fissandomi.
《Io di più》ribatto a braccia conserte, sapendo lo stesso che non è vero, che in realtà provo il contrario per lui. Mi fissa le labbra e io non riesco a togliere lo sguardo dai suoi occhi.
《Però》 inizia a dire. Che cosa vuole da me?  Ha già detto tutto quello che doveva dire《Per te provo qualcosa di più forte di un semplice "ti odio"》
《Ah sì?》 dico sollevando la testa Si avvicina a me. Questa scena me la ricordo...io l'ho già sognata. Ma non avevo finito di vedere come andava a finire.
<<Forse non è vero che ti odio>> si passa la mano fra i capelli. Non so se ho capito bene, così lascio perdere. Sono parecchio confusa. Prima dice che mi odia e poi sembra si stia dichiarando con me.
Si avvicina...forse ho capito benissimo. Che cosa vuol dire allora??
Mi mette le mani sui fianchi, mi spinge verso di lui. <<Che stai facendo?>> gli sussurro all'orecchio.
<<Ssshh>> mi zittisce baciandomi. Il mio cuore batte così tanto che ho paura che esca dal petto. Decido di lasciarmi andare. Gli metto le mia mani dietro alla sua testa per avvicinarlo di più a me. Sì Aria, non devi più mentire. Tu lo ami e basta.
Mi prende in braccio, gli avvolgo le gambe intorno alla sua vita, mi mette sopra ad un tavolino e continua a baciarmi intensamente. Secondo le regole non potremmo neanche farlo, se ci scoprono non so cosa succederebbe. Ma ora non dovrebbe importarmi.
O forse sì...
<<Christian non potremmo>> gli faccio notare, si ferma e mi fissa.
<<Non me ne frega un cazzo>>
<<Chris...cosa succede se ci scoprono?>>
<<Finiamo in galera>> ironizza facendomi scappare una risata. È notevole che sia riuscito a cambiarmi l'umore.
Continua a baciarmi, anche sul collo, scende sempre più giù. Decido di togliergli la maglietta, voglio toccare il suo fisico perfetto. Lui mi aiuta e la mette da parte.
<<Qui non possiamo spogliarci>> dice interrompendo il bacio.
<<Non me ne frega un cazzo>> dico con troppa durezza. Si sorprende e non fa a meno di sorridere.
<<Allora vieni qui>> mi prende in braccio, mi porta in una specie di magazzino.
<<Dove mi porti?>> lui è a petto nudo e io sono avvolta con le gambe su di lui. Se incrociamo qualcuno non so che idee strane gli metteremo in testa.
Non risponde, corre e mi appoggia in una scrivania. Non ho idea di dove siamo, però sembra una specie di magazzino di strumenti musicali.
Io ho il vestito, quindi se mi vuole spogliare deve toglierlo tutto. Infatti lo vedo indeciso.
Continua lo stesso a baciarmi, le nostre lingue si avvolgono e si muovono a ritmo di musica. Sto impazzendo.
<<andiamo a casa mia>> sospira <<ovviamente se tu lo vuoi...>> è strano da parte sua chiedermi la mia opinione.
<<okay>> mi fa scendere dalla scrivania e mi prende per mano.
<<La maglietta>> gli faccio notare
<<Ne ho centinaia a casa>>
<<sì, ma vuoi andare in giro mezzo nudo?>> arrossisco ridendo, non ha nulla da nascondere, però sembra troppo...
<<chissene>> mi apre la porta della sua auto e mi fa entrare, lui entra velocemente. Quando Jeremy verrà a sapere che me ne sono andata prenderò un sacco di parole...e per di più se sa che sono con Christian.

ChillsWhere stories live. Discover now