☾04.

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[04:00-Kindness & Threats.]

Sehun tirò un sospiro di sollievo quando uscì da quella camera; per fortuna che la conversazione non era andata avanti. Da quanto aveva capito era uno che perdeva facilmente la pazienza, quello, e lui era uno che a furia di parlare combinava solo casini; due combinazioni per niente buone. Si diresse nella camera di Minseok, sta volta quella vera, e recuperò il regalo che gli aveva lasciato il ragazzo, per poi dirigersi nella sua camera. Quando aprì la porta restò a dir poco sconvolto: quella camera era praticamente identica alla sua. Persino i poster erano gli stessi, non poteva crederci che Minseok l'aveva fatta arredare appositamente per lui. Si sentiva stupido, perché lui non aveva fatto questo per l'amico, e adesso si sentiva anche in colpa. Scosse il capo e decise di aprire finalmente il tanto agognato regalo. Quando lo aprì, per la seconda volta in pochi minuti rimase sorpreso, perché era la stessa cosa che lui aveva regalato a Minseok: un kigurumi. Con la differenza che questo aveva la forma di un lupo, mentre quello di Minseok era un gatto. A volte si stupiva della telepatia che mostravano in certi momenti. Lo avrebbe sicuramente usato come pigiama. Era caldo, e lo faceva sentire anche meno solo. Si ricompose e iniziò ad aggiustare tutte le cose che aveva con sé negli appositi scaffali ed armadi, ma poco dopo la signora Kim lo andò a chiamare perché la cena era pronta. Entrambi i genitori di Minseok si erano dimostrati veramente affabili e gentili con lui, per fortuna. Suo fratello, al contrario, era rimasto quasi sempre taciturno. Non sapeva se fosse nella sua indole, o semplicemente non gli andava di parlare, ma fino a quel momento l'unica cosa a cui era riuscito a pensare era quanto fosse strano e silenzioso. Eppure, anche se non gli parlava, continuava a sentire il suo sguardo addosso, come se lo stesse osservando, e non era solo una sua impressione, perché l'aveva guardato con la coda dell'occhio ed aveva notato che era effettivamente così. Strano, era l'unica cosa che riusciva a pensare. Dopo cena chiese il permesso di risalire ed andare in camera. Una volta dentro, indossò il kigurumi e subito prese il PC, per chiamare il suo amico, che incredibilmente rispose immediatamente.

"Minseok! Mi aspettavi?"

"sì" annuì "posso sapere cosa è successo prima?" chiese preoccupato.

"nulla" scosse il capo "sono entrato accidentalmente nella camera di tuo fratello"

"dimmi che non ti ha fatto nulla" lo sguardo divenne serio.

"no, tranquillo, sono uscito da lì immediatamente... è proprio un tipo strano, comunque"

"già, lo è, e farai meglio a non dargli corda"

"smettila di dirlo Minseok! Non lo farò, tranquillo" ridacchiò "piuttosto... è sempre silenzioso lui?"

"non parla molto, solitamente, soprattutto durante le cene. Tende a rispondere a monosillabi e se va oltre le due o tre parole significa che si sta arrabbiando perché i miei hanno iniziato a fargli domande sconvenienti"

"capisco" annuì "comunque, ti è piaciuto il regalo vedo" ridacchiò vedendo che il ragazzo indossava l'enorme tuta che lo rendeva ancora più tenero del solito.

"beh, anche a te" sorrise il ragazzo dai capelli rosa.

"scherzi? È bellissimo, ci dormirò sempre con questo. Comunque, ti piace la casa? Mia madre e le mie sorelle come sono? Non ti hanno detto nulla di inopportuno, vero?"

"beh, Hani mi ha chiesto se fossi il tuo ragazzo, ma per il resto nulla di troppo grave"

"diamine, lo sapevo" scosse il capo "senti, non volevo davvero metterti in imbarazzo, ma mia madre non è omofoba quindi puoi stare tranquillo, okay?"

"lo so, tranquillo" rise leggermente "e comunque sono state gentili e casa tua è bella, tranquillo; nessuna catastrofe irrimediabile. C'è solo una cosa che mi... turba, ecco"

Mayday [Sekai.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora