☾18.

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[18:00-Avada Kedavra.]

Sehun si sentiva come braccato. L'ultima cosa che avrebbe desiderato in quel momento, era ritrovarsi a dover stare con lui. Da soli. E neanche sapeva dove l'avrebbe portato. Magari era una trappola e in realtà il giorno dopo avrebbero trovato il suo cadavere in un dirupo. Forse stava fantasticando troppo, doveva solo calmarsi. Certo, Jongin era un tipo pericoloso, ma non fino a quel punto. Era andato un po' oltre con la fantasia, forse. Eppure pensava: perché avrebbe dovuto portarlo in un luogo che gli sarebbe potuto piacere? Perché cercava di essere gentile, improvvisamente? Forse neanche stava cercando di esserlo, forse stava solo cercando di restare paziente e tenerselo con sé perché non poteva farlo tornare a casa. Il che forse era meglio; non ci teneva a far sapere alla madre di Minseok che era stato messo in punizione. Non voleva passare per uno che non era. Inoltre sicuramente l'avrebbe saputo anche sua madre, e non ci teneva a farsi rimproverare da lei. Si domandava comunque dove avesse intenzione di portarlo. Il ragazzo pareva molto concentrato alla guida, non staccava gli occhi dalla strada neanche per un minuto, pareva quasi che stesse pensando. Si chiedeva a cosa, però. Guidava con sicurezza, tenendo una sola mano sul volante, mentre con l'altra, poggiata sul finestrino, teneva le testa mantenuta sulla mano, quasi come se stesse guidando qualcun'altro al posto suo. Adesso che poteva fermarsi a guardarlo bene però, doveva ammettere che se non fosse stato così tremendamente odioso, sarebbe stato a dir poco perfetto. Peccato che la sua perfezione si limitasse alla sua esteriorità. Perché doveva ammetterlo, era veramente perfetto. Non pareva avere alcun difetto, neanche l'ombra di qualcosa fuori posto. Uno così, a dire il vero, sarebbe potuto piacere a chiunque. Ed era più che certo che fosse così. Ma purtroppo, per quanto fosse bello, non era affatto il suo tipo. Uno così odioso, meschino, senza un briciolo di buonsenso e di bontà non faceva decisamente per lui. Era più per qualcuno come Baekhyun, a dire il vero. Lui, oltre ad essere bello, era buono, era gentile, ed era intelligente ed interessante. A pensare a Baekhyin prese istintivamente il telefono, tentato dal chiamarlo o dall'inviargli un messaggio. A pensarci avrebbe potuto andare da lui invece di seguire Jongin chissà dove. Ancora una volta era stato stupido. La sua espressione divenne improvvisamente preoccupata e sovrappensiero, e parve essersene accorto anche lo stesso Jongin, che lo guardò stranito.

"Perché fissi il telefono come se stessi aspettando un messaggio con ansia?" chiese improvvisamente.

"perché sto effettivamente aspettando un messaggio, che non arriverà" sospirò posando il cellulare.

"da...?" azzardò, curioso.

"Baekhyun" rispose secco "vorrei solo sapere come sta, ecco"

"non penso ti cercherà"

"grazie, davvero, aiuti tanto" ironizzò.

"è sempre un piacere aiutare" rispose ironico.

"dovrei andare da lui" disse a bassa voce.

"no non dovresti"

"perché?" rispose infastidito.

"perché siamo arrivati e casa sua è distante dieci kilometri, che se vuoi puoi farti a piedi"

"simpatico" rispose.

Non vedeva il centro di Seoul da un po', ma doveva ammettere che era rimasto abbastanza simile a quando abitava lì. Forse c'erano più negozi, e alcuni non c'erano più, ma nel complesso era come ogni altra metropoli che conosceva. Con la differenza che quella sapeva di casa. Si chiedeva cosa ci  facessero là.

Mayday [Sekai.]Where stories live. Discover now