Mayday [Sekai.]

☾36.

[36:00-触发.]

Iniziò ad andare seriamente in panico per ciò che aveva appena fatto. Non se ne era reso neanche conto, ma aveva accettato quell'invito con non-chalance, e solo dopo aveva riflettuto sulla decisione presa. Non riusciva a capire perché. Lui era una persona molto razionale, che ci pensava sempre due volte prima di agire, ma quando si trattava di Jongin, la sua razionalità se ne andava a farsi fottere, e agiva d'istinto, senza seguire alcuna logica. Odiava tremendamente questa cosa, non poteva credere al fatto che quel ragazzo gli facesse un effetto tale. Sospirò, sedendosi sul suo letto, attendendo che tornasse. Il temporale fuori non accennava a diminuire. Diede uno sguardo alla finestra per notare che il cielo era appena stato illuminato da un fulmine. Ciò significava che da lì a breve si sarebbe sentito un boato che l'avrebbe fatto sobbalzare. Detto fatto, si udì un forte rumore, che fece letteralmente saltare in aria il biondo, che si portò una mano al cuore, sentendolo accelerato. Odiava sentirsi così agitato in quel momento. Fu sorpreso poco dopo da un altro rumore, che si rivelò essere la porta che veniva aperta, e non un altro tuono. Il ragazzo aveva ancora uno sguardo stranito, a quanto pareva, dato che Jongin lo stava guardando confuso.

"è tutto okay?" gli chiese.

"mi hai spaventato" rispose "ed ero già agitato per il tuono..." sospirò, per poi guardarlo bene "è gelato quello che hai in mano?" indicò la vaschetta ghiacciata.

"sì" annuì soddisfatto.

"Perché hai preso del gelato?"

"perché ne avevo voglia" scrollò le spalle, sedendosi di fronte a lui.

"rischi il diabete, lo sai?"

"non mi interessa" scosse il capo "lo vuoi o continuerai a fare il nutrizionista per il resto della nottata?" gli porse un cucchiaio.

"ho detto che lo rischi tu, non io" annuì, prendendolo.

"non avrei mai pensato che l'avrei detto, ma passare del tempo con te è divertente"

I due presero a mangiare il gelato, che si rivelò essere alla nocciola.

"cosa intendi dire? io sono una persona simpatica, a differenza tua"

"no, per me non lo sei"

"sei incoerente"

"no, non lo sono, perché è proprio il fatto che non ci sopportiamo a vicenda che rende il tutto divertente"

"in effetti, non riesco ad immaginare di parlarti senza finire per litigare"

"chi può dirlo, magari un giorno non litigheremo più"

"magari per quando andrò via saremo diventati migliori amici"

a quell'affermazione i due si fermarono, fissandosi dritti in volto, per poi scoppiare a ridere, riempiendo la stanza di risate che si mischiavano fra loro.

"non esagerare adesso"

"è Chanyeol, il tuo migliore amico, vero?"

"sì"

"da quanto tempo vi conoscete?"

"in pratica da quando è arrivato qui. diventammo subito amici, è stato come se qualcosa ci avesse sempre unito"

"tipo la vostra idiozia?" lo schernì.

"no" lo riprese, serio "penso fosse il fatto che entrambi siamo dei... disadattati, insomma"

"due che sono fuori dal mondo?"

"una cosa simile, sì" scrollò le spalle.

"e gli altri? come li hai conosciuti?"