𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 12 || "𝖲𝗂𝗀𝗇𝗈𝗋...?"

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Capitolo 12 || "Signor...?"

La porta si aprì all'istante dopo il bussare.
"Che sia un codice?"
Apparve una strega alta, dai tiratissimi capelli corvini, stretti in uno chignon. Uno chignon vero, non quelli molli e scomposti che il suo padrino si legava in testa quando aveva caldo. Era vestita di verde smeraldo, con una bella tunica stretta, ma sfasata sotto i fianchi, dandole l'aria di una donna dell'Ottocento dalle gonne lunghe ed a balze.
Aveva un viso appuntito e severo, quindi, a dovere, Harry si immaginò che lei fosse la famosa "Minnie" vent'anni più anziana, la professoressa di cui Sirius parlava spesso quando gli chiedeva di Hogwarts.
"Beh, Minerva McGranitt suona simile a Minnie, perciò ha senso... è anche una gatta Animagus".

«Ecco qui gli alunni del primo anno, professoressa McGranitt» disse Hagrid.
Harry esultò nella mente, non avendo evidentemente sentito l'affermazione precedente del mezzogigante. Osservò sorridente la sua futura insegnante e, sperando in meglio, Capocasa. Scacciò però quei pensieri dalla testa, non volendo portasi sfortuna da solo.

«Grazie Hagrid. Da qui in poi li accompagno io, cortesemente, anche se non avete davvero scelta, a meno che non vogliate tornarvene a casa».
Nessuno rise o rispose, ovviamente.
Spalancò la porta, partì diritta, seguita dai bambini e l'altrettanto famosa, almeno per Harry, "Sala d'Ingresso" si mostrò ai loro occhi in tutta la sua bellezza.
Avendola già vista in vari, tantissimi ricordi di Sirius, per lui non era una gran sorpresa, ma l'effetto fu ugualmente meraviglioso. Certo, non era minimamente paragonabile alla Sala Grande, anch'essa già vista e rivista.

I ragazzini seguirono la professoressa McGranitt calpestando il bel pavimento a lastre di pietra. Era lucido di cera, ma non scivoloso, grazie al Cielo.
Harry riusciva a sentir perfettamente il brusio di centinaia e centinaia di voci provenienti da una porta alla loro destra.
Dovevano sicuramente essere gli studenti di tutti quanti altri anni.

La professoressa McGrannit li condusse in una piccola saletta, nella quale i ragazzini vennero fatti posizionare in sei file disordinate.
Esse sembravano turbare parecchio la Minnie, anche se il solo segno di ciò era il naso leggermente arricciato e gli occhi lampeggianti. Pericolosamente, molto pericolosamente.
«Benvenuti ad Hogwarts» annunciò lei «il banchetto d'inizio anno si svolgerà per tutti quanti a breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande verrete smistati nelle vostre Case».

Guardò i ragazzi, come a sfidarli ad interromperla. Harry, reprimendo l'impulso di ridere, sapeva perfettamente l'esatto motivo per cui lei li stava fissando.
Nessuno fiatò. Quel giorno.
Improvvisamente, con la testa, lui non era più nella fila.

Vedeva la professoressa Minerva McGranitt vent'anni più giovane, vestita di rosso porpora, guardare con cipiglio severo i bambini. La vedeva con gli occhi di uno di loro, un pallido, esile corvino dai lisci capelli lunghi, che la guardava sorridendo.
Al suo fianco stavano due ragazzini, entrambi più alti di lui. Il biondo era in religioso silenzio, eretto nella sua bella uniforme nuova fiammante, abbottonata alla perfezione, mentre l'altro poteva solo essere il suo riflesso opposto, con il viso più spigoloso, gli occhi a mandorla, gli occhiali squadrati e la pelle poco abbronzata. Ma soprattutto molto disordinato.

Un giovane James Potter, dalla tunica aperta, la cravatta e gli occhiali storti ed i capelli... come sempre, sorrideva sornione alla McGranitt.
«Benvenuti ad Hogwarts» annunciò lei, parlando con le parole di rito «il banchetto d'inizio anno si svolgerà per tutti quanti a breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande verrete smistati nelle vostre Case».
«Possibilmente non in quel covo di serpi velenose» sibilò con disprezzo lui, facendosi sentire da tutti quanti. La professoressa lo fissò per un attimo, sconvolta. Forse per esser stata interrotta in quel modo per la prima volta in vita sua, forse perché indignata, gli abbaiò contro.
O meglio, soffiò.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now