𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫

𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 36 || "𝖦𝗈𝗆𝗆𝗈𝗌𝗎𝗌"

Capitolo 36 || "Gommosus"

Con gli esami alle porte, la scuola di Hogwarts sembrava essere impazzita da un momento all'altro.
Circa tutti gli studenti si erano buttati sui libri, soprattutto quelli che non si erano impegnati affatto tutto l'anno. I compagni di stanza di Harry lo acclamrono come loro eterno salvatore quando si mise a rispiegar loro ogni singolo incantesimo mostrato dalla professoressa McGranitt in quei mesi.
Ma sembrava che ne stessero un po' troppo approfittando, già dalla terza lezione, tutti e quattro tranne Neville.

«Insomma, se tu ci spieghi tutto, che senso avrebbe avuto prendere gli appunti?» disse Seamus, cercando di trasformare al primo tentativo il fiammifero in un ago.
Harry avrebbe davvero voluto far notar loro che lui, in tutta sincerità, non era stato minimamente interpellato sul suo improvviso ruolo di insegnante di ripetizioni, ma Dean sembrava avere più buonsenso del suo amico.
Scriveva attentamente le cose che il suo compagno gli dettava, lo interrompeva se non comprendeva bene qualcosa - fatto raro, in quanto Harry era stato definito un fantastico, futuro possibile insegnante - ed eseguiva con impegno gli incantesimi.

Neville e Ron erano tutt'altra storia. Il primo si impegnava davvero, ma sembrava che Trasfigurazione e Pozioni fossero veramente i suoi talloni d'Achille. In Incantesimi era abbastanza bravo, e non avrebbe avuto alcun problema a strappare una O, magari. Per Erbologia era il massimo dei voti, assicurato, mentre Difesa contro le Arti Oscure era da Accettabile.
Il secondo non prendeva appunti e perdeva interesse dopo un bel paio di tentativi. Aveva anche urlato, a volte, ed alla fine Percy, Fred e George Weasley arrivarono al loro soccorso. Harry era stato sul punto di chiudere tutto lì, maledicendo la sua elastica disponibilità, quando i tre trascinarono il fratellino fuori dalla sua stanza, al comune grido di «ADESSO TI COSTRINGIAMO NOI!».

Nessuno si sarebbe aspettato l'improvvisa coalizzazione dei tre fratelli Weasley, solitamente acerrimi nemici, ma scatenò il più profondo sollievo di Harry Potter.
Theodore era una di quelle persone che riusciva a prendere voti oltre la sufficienza anche senza aprire mezzo libro, ma ciò non gli sarebbe servito agli esami scritti. Daphne e Blaise lo trascinarono nel gruppo di studio assieme a Tracey e Shirley, sempre più agitati.

Hannah, Lavanda e Susan dovettero trattenere Padma e Calì, un pomeriggio, quando si erano messe a litigare sulla sparizione del libro di Pozioni della Corvonero.
«TU L'HAI PERSO! Se avessi una testa sulle spalle, e TI PRENDESSI DELLE RESPONSABILITÀ, non avresti chiesto il MIO LIBRO per cinque giorni di FILA!».
Alla fine, saltò fuori che Lisa Turpin, compagna di dormitorio di lei, aveva per sbaglio chiuso la sua proprietà nel suo baule.
Le gemelle, nonostante ciò, non si rivolesero la parola fino al primo esame, ovvero quello di Incantesimi.

Lo scritto si rivelò essere scorrevole, almeno per quelli che avevano ben ascoltato le definizioni del professor Vitious. Ovvero nemmeno metà di tutti i ragazzini del primo anno di Serpeverde, Tassorosso, Grifondoro e Corvonero. Hermione e Harry vennero esonerati dopo dieci minuti dalla loro consegna, visto che molti avevano fischiato per chiedere suggerimenti.
La prova pratica si sarebbe tenuta due ore dopo, ed erano quasi in tempo per correre da Nymphadora, che aveva il M.A.G.O pratico di Trasfigurazione tra circa venti minuti.

Ella voleva andare all'accademia per Auror e avrebbe necessitato come minimo O in tutte le materie necessarie, se non E in Pozioni e Difesa contro le Arti Oscure. Ma Tonks era molto brava, talentuosa e preparata. Non avrebbe avuto alcuna difficoltà e Piton sarebbe solamente potuto rimanere a guardare, mentre la sua seconda alunna più odiata prendeva il massimo dei voti.

«Allora... sono assolutamente sicura che mi chiederanno di trasfigurare qualcosa di me. Ma penseranno che potrei aver barato, poi!».
«Dora, penso che abbiano già considerato questa possibilità. La professoressa McGranitt li avrà già avvertiti» precisò Harry, guardando la porta dell'aula aprirsi.