𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 22 || "𝖦𝗂𝗈𝖼𝖺𝗋𝖾 𝗂𝗇 𝗆𝖺𝗀𝗀𝗂𝗈𝗋𝖺𝗇𝗓𝖺"

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Capitolo 22 || "Giocare in maggioranza"

Il giorno dopo, quando Harry volò alle porte della Sala Grande per colazione alle cinque e quaranta del mattino si beò ampiamente del bel silenzio. Ma il portone era chiuso e Gazza, lì vicino, lo aveva guardato malissimo a prima vista.
«Buongiorno...» biascicò, guardando negli occhi il magonò.
Egli, assieme a Mrs Purr strusciante fra le sue gambe, rimase zitto, squadrandolo con profondo odio.
«Che cosa ci fai qui, Potter? In giro a bighellonare o far accadere qualche disastro? Ovviamente vuoi fare un giretto dal professor Piton, eh, non sarà esattamente felice di vederti. Non è mai felice di vederti, lo sai bene, no?».

Argus Gazza fece un suono che doveva assomigliare ad una risata, una molto sgradevole risatina di gola.
Harry strinse i denti, sforzandosi di non freddarlo con della pungente ironia.
«Non ne sono entusiasta, no. Ho solamente fame, più o meno, e sono molto mattiniero. Ma a quanto vedo la Sala Grande è chiusa... che sfortuna, forse dovrei tornare fra poco» sorrise con finta dolcezza «dopo una passeggiata, naturalmente. Adoro passeggiare, lei no? Mi è permesso andare a zonzo per il castello dalle cinque. Sono le cinque e mezza, potrei persino correre nel parco per un'ora, nessuno mi direbbe assolutamente nulla».

Il sorriso del custode si spense, la gatta gli soffiò contro. Harry gli voltò le spalle, il ghignetto malandrino disegnato sul bel viso.
«Arrivederci, e buona giornata».
I tacchi bassi dei suoi stivali risuonarono, vittoriosi, mentre si allontanava per andare fuori.

L'aria pungente di martedì mattina gli pizzicò gli occhi privi d'occhiali, scrutando il verde opaco dell'erba. La leggere foschia ricopriva il confine della Foresta Proibita e del Lago Nero.
Le iridi di smeraldo si chiusero per la poca luce, leggermente irritate.
Le sue gambe formicolarono per il poco movimento fatto, e decise quindi di fare una corsetta, o una camminata, a seconda delle sue energie.

Ringraziando il Cielo per essersi vestito in maniera comoda - stivali alti al polpaccio con lacci a parte - riuscì a correre fino al campo di Quidditch senza far sforzo, slittando leggermente sui rialzi sulla ghiaia.
Vedere il suo futuro campo di battaglia, quello da gioco e competizione, in quella condizione era strano.
Vuoto, silenzioso e spoglio, aveva sempre l'aria imponente e festosa, ma la nebbiolina fredda, rinchiusa fra gli spalti, distribuiva un senso di inquietudine tutt'attorno.

Avvicinandosi al Platano Picchiatore - ancora verde nonostante Settembre - i non suoi ricordi affiorarono.
Assicurandosi che non ci fosse nessuno, fece uno scatto immediato, come una lepre inseguita da un predatore, evitando abilmente i rami. Presse il nodoso bottone nascosto, scendendo nel passaggio segreto lentamente.
«Lumos» mormorò, sguainando la bacchetta. "Vigilanza costante".

Come a sperare di vedere Remus Lupin uscire dalla Stamberga Strillante, si guardò attorno con gli occhi ben sgranati, alla ricerca di un qualsiasi movimento brusco.
Ma nulla successe. Niente si mosse, nessun adulto dai boccoli del colore del caramello, sorridente e dagli occhi ambrati calorosi come fiamme¹, apparve davanti ai suoi occhi, con le braccia aperte come un invito ad abbracciarlo. Harry salì le ultime scalinate, ritrovandosi ai piedi del bellissimo letto a baldacchino, ricolmo di polvere come il resto della stanza.

Le pareti di legno erano rotte, strappate e scheggiate. Segni di graffi ricoprivano il pavimendo ricoperto di polvere e ragnatele.
Il ragazzino - l'unico visitatore da quasi quindici anni - leggermente infastidito dagli ampi strati di polvere irrompette l'incantesimo luminoso, rimanendo leggermente al buio.
Guardò l'orario sul suo orologio, che segnava le sei e diciotto del mattino con le sue fini lancette dorate.
Cominciò a lanciare a destra ed a manca incantesimi di pulizia - Merlino solo sapeva quanto Sirius fosse negato con quelli, nonostante fosse un mago molto potente, e Kreacher, dopo molte, moltissime suppliche, gli aveva insegnato tutti quegli incantesimi, giusto per sicurezza - rendendo il posto pulito e lucido come i pavimenti della Sala Grande la sera.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora