𝖢𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 33 || "𝖲𝖼𝖺𝗇𝖽𝖺𝗅𝗂𝗓𝗓𝖺𝗍𝖺"

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Capitolo 33 || "Scandalizzata"

Inaspettatamente, Harry riuscì a prendere sonno per una manciata di ore, ma venne puntualmente interrotto alla quarta consecutiva. Sentiva un peso, abbastanza se abbastanza leggero, stargli sulla schiena, che lo scuoteva con entusiasmo. Aprì gli occhi di malavoglia, voltandosi per vedere due indistinte sagomette sfocate.
Improvvisamente, si vide arrivare addosso una matassa di capelli castano chiaro, mentre delle mani gli afferrarono la schiena.

Venne scaraventato nuovamente nui cuscini - quelli ricevuti a Natale dai suoi amici - mentre delle risatine ovattate si sparsero per la stanza.
«Harry!» esclamò la voce di Hermione, che si era buttata su di lui.
«Hermione non... respiro...» ansimò il ragazzo, il respiro mozzato dal gomito di lei nelle sue costole.
«Scusami!» cinguettò, sorridendo, sbattendogli in faccia gli occhiali «Ma ero così preoccupata! Credevo che ti avrebbero punito!».

«Donna di poca fede!» la rimproverò lui, sistemandosi le lenti velocemente. Si tirarono a sedere, e notò Ron solamente in quel momento. Non ebbe il tempo di salutarlo che lui era già partito.
«Davvero la McGranitt ha preso Malfoy per un orecchio?» chiese, impressionato «È vero che Gazza stava per beccarvi? E lo sai che Neville ci ha fatto perdere 50 punti?».
«Allora... affermativo, esatto e... no, ero fermo al "decideremo la tua punizione domani". 50 punti? Per la misericordia, menomale che ne avevamo guadagnati 80 a Quidditch... Ci hanno superati?».
«No» lo tranquillizzò il rosso, scandalizzato «I Serpeverde non ci hanno superati... sai... hanno perso 50 punti ieri... si dice che sia stato Malfoy, ma non si s- hey! Perché ridete?».
Infatti, dopo la sua ultima frase, Hermione e Harry erano scoppiati a ridere di cuore.

«... ed allora siamo passati per una scorciatoia, Harry, devi assolutamente dirmi come l'hai scoperta! E poi siamo saliti nei dormitori» spiegò lei, fuori dal bagno della stanza con Ron.
Harry, che si stava cambiando dopo aver fatto la doccia, rispose con un «Credici!», stringendo i lacci di una blusa da uomo, uno di quei capi d'abbigliamento che a Sirius tanto piacevano.
«Lavanda e Calì erano belle che addormentate da un bel pezzo, non mi hanno nemmeno sentita entrare» riprese la ragazzina, il tono leggermente contrariato «ma non ho la più pallida idea di come sia andata a te, Harry Potter. Ci illustri, avanti».

Platealmente, il suddetto spalancò la porta, uscendone fresco come una rosa fredda di rugiada mattutina.
Oramai era abituato in quel modo, e il massimo livello di informalità nel vestiario scolastico raggiunto era stato, divisa da Quidditch a parte, in maglietta a maniche lunghe, cardigan sbottonato e jeans sbiaditi ad arte. Justin Finch-Fletcheley era in una situazione simile, proveniente da una famiglia babbana di alta classe sociale, così come Hannah Abbott, Lavanda Brown ed Ernie Macmillan. Persino Hermione, a volte, non riusciva a smettere di portare un abbigliamento sufficientemente formale.

Ron ci rideva su, sostenendo che sarebbero tutti finiti a prendere il tè con Silente, di quel passo. Ma nessuno trovò la battuta divertente, trovando delle note stonate nel tono in cui il rosso l'aveva espressa.

«Non molto diversamente, a parte che la professoressa McGranitt è entrata nel nostro dormitorio, ha illuminato i letti, ha fatto vedere a Malfoy che ero lì - ed ero tornato da un paio di minuti - e poi l'ha trascinato fuori, lasciando qui Nev» Harry guardò l'orario sul suo orologio, quasi saltando alla vista delle 10:20.

Corse letteralmente giù per le scale, già immaginando i pettegolezzi che si erano andati a creare. Hermione dovette comprendere il suo ragionamento, poichè lo seguì, andando il più velocemente possibile con gonna e ballerine. Ron rimase interdetto per un attimo, e non capendo il motivo di tanta fretta camminò tranquillamente sino al passaggio della Signora Grassa.

Quando tutti e tre varcarono la soglia della Sala Grande, naturalmente vennero inseguiti da sguardi curiosi. Malfoy, circondato da compagni di Casa furiosi, li stava incenerendo con lo sguardo, mentre lui veniva a sua volta occhieggiato malamente dai Capocasa di Serpeverde e Grifondoro.
Dopo che Azalea Gloës con l'aria assonnata lo salutò priva di gioia, Harry intuì che la Casa verde-argento fosse stata surclassata da un'altra.

𝐀𝐥𝐥 𝐭𝐡𝐚𝐭'𝐬 𝐥𝐞𝐟𝐭 || 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫Where stories live. Discover now