Chapter three

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"Bene mia cara Denise, esigo che tu mi racconti tutto nei minimi particolari" dice Clarissa, ed io sospiro rassegnata. È mattina, ed io e Clarissa siamo in macchina per andare a scuola. Sto raccontando alla mia migliore amica cosa è successo ieri, dopo l'arrivo di Ashton in casa mia.
"Mh non è successo nulla di che. Voleva solo conoscere i suoi nuovi vicini di casa, tutto qui. E poi ci ha portato una torta, sai sua madre è un'ottima cuoca" dico, continuando a mangiare il mio Kinder Bueno.
"Tutto qui?! Hai avuto Ashton Irwin in casa tua, sai molte vorrebbero che accadesse"
"Non la trovo una cosa così sensazionale...ok è un gran figo, ed è desiderato da tutti, ma voleva semplicemente conoscere i suoi nuovi vicini di casa" dico, e Clarissa mi guarda male.
"Sappiamo benissimo che in realtà stai sclerando dentro"
"Naah...solo che era meglio se non mi vedeva. Non ero in ottime condizioni" mormoro, mentre Clarissa parcheggia la macchina.
"Oh non mi dire che eri in pigiama...maglia con le scimmiette?"
"No, unicorni"
"Ancora più imbarazzante...oh e lasciami un pezzo!" Esclama uscendo dalla macchina, ed io faccio lo stesso, per poi mangiare anche l'ultimo pezzo.
"Sei cattiva" dice Clarissa facendo il broncio, ed io rido.
"Sei tu che non vuoi mai offrirmi la colazione" dico, per poi entrare nella nostra scuola, con Clarissa che mi tiene il broncio. "Chi abbiamo alla prima ora?" domando, ma Clarissa sembra non ascoltarmi.
"Heyy" passo una mano davanti al suo volto visto che sembra incantata, ma nulla. Sta fissando un punto preciso, e quando guardo nella sua stessa direzione capisco: sta guardando Luke Hemmings, appena arrivato.
"È un dono del cielo" mormora, fissando il biondo, ed io alzo gli occhi al cielo. Sarà colpa dell'antipatia che provo nei suoi confronti, ma non lo reputo 'un dono del cielo' . Piuttosto potrei considerare un dono del cielo quel figo di Calum Hood, che è appena arrivato e cammina verso la sua classe come se fosse dio sceso in terra, stessa cosa Hemming...credo che lo facciano solo perché sanno di essere belli, e voluti da tutta la scuola.
"Ora che i tizi fighi hanno fatto la loro sfilata, possiamo andare in classe?" domando, e Clarissa mi guarda male.
"E dai, ti piacciono le loro sfilate. Piacciono a tutti"
"A me no. Andiamo?"
"Sei nervosa stamattina?" camminiamo verso la nostra classe.
"Nah, ho dormito poco e la scuola mi fa innervosire facilmente" dico entrando in classe, seguita da Clarissa.
"Mh è vero, quando siamo a scuola sei scontrosa"
"Eeh lo so"
Pian piano la classe si riempie, fin quando non arriva anche il professore, ed iniziamo una nuova noiosa giornata di scuola.

~~~
Finalmente arriva l'ora di pranzo, perciò andiamo verso la mensa. Questa giornata sembra che non finisca mai, le ore di scuola oggi sono davvero troppo noiose.
Andiamo verso un tavolo libero, stranamente oggi il nostro solito tavolo è occupato, forse perché abbiamo fatto tardi visto che il professore di fisica non voleva interrompere la lezione anche se la campanella era suonata da un po'.
Per mia fortuna/sfortuna troviamo un tavolo libero accanto a quello dei popolari. Ovviamente non sono ancora arrivati, e spero pienamente che non si facciano vedere...meno vedo Hemmings e meglio è. Si, ho molta ma molta antipatia per quel ragazzo. Lo conosco dalle elementari, e non ha mai perso occasione per deridermi davanti agli altri. Non ho mai capito la ragione, non gli piace il mio aspetto, e allora?! Non sono perfetta, ho miliardi di difetti e non mi piace nulla di me, ma se sono così è anche grazie a lui. È stato il primo a capire che sono una 'mira' facile, perciò si diverte a dirmi cose poco carine. Con il tempo ho imparato a far finta di nulla, ma dentro soffro sempre.
Per mia immensa sfortuna, il tavolo dei popolari si riempie, e ovviamente anche Hemmings fa il suo ingresso, facendo sbavare le ragazze-e anche qualche ragazzo- compresa Clarissa.
"Ma che ci trovate di così bello in lui?" domando guardando tutte le oche che saltano addosso a Luke.
"Denise hai appena fatto una domanda stupida! Guardalo, è Luke Hemmings! È tutto bello!" risponde Clarissa ammirando Luke. Non ci trovo ancora niente di così travolgente in lui...ok è un bel ragazzo, ma non capisco perché tutte perdano la testa per lui.
"Clarissa posso dirti per esperienza, che quello in realtà è solo un coglione. Si crede figo, e lo crede anche mezza scuola, ma in realtà è solo uno stupido" sono solo sincera. Lo conosco da un po' di anni, e in tutti questi anni non è mai cresciuto di cervello.
"Sanchez, stai forse parlando di me?" La voce di Luke mi fa voltare verso di lui, visto che è alle mie spalle.
"Ciao Hemmings, nessuno ti ha interpellato. Sto parlando con la mia amica, non con te" rispondo, e credo che Clarissa sia morta dopo lo sguardo di Luke su di lei.
"Io ho sentito che stavi dicendo qualcosa su di me. Vorresti ripeterla?" domanda con il suo tono strafottente. Ormai tutti guardano solo noi, ed io credo che sono un peperone...odio gli sguardi della gente puntati su di me.
"Non ripeterò un bel niente, non stavo parlando con te. Ora torna a fare il figo popolare e non darmi fastidio" rispondo cercando tutto il coraggio. Sono una persona molto timida, ma quando si tratta di Hemmings la timidezza scompare e divento scontrosa.
"E dai Sanchez, hai paura di ripetere ciò che hai detto? Ti ho sentito, così come ti hanno sentito i miei amici. Se non sei la solita fifona ripeti...sempre se hai il coraggio" si fa una risata, ed io lo guardo malissimo. Vuole mettermi ancora in imbarazzo davanti a tutta la scuola.
"Ho detto che secondo me sei uno stupido. E sono solo sincera, perché lo sei. Mezza scuola ti viene dietro perché giochi nella squadra di basket e sei il capitano, ma beh Luke, io ti conosco da anni, e so come sei fatto davvero. Sei un cretino"
Mi meraviglio di me stessa. Non so da dove ho preso questo coraggio, ma si merita queste parole. Non è giusto che lui debba sempre mettermi in imbarazzo davanti a tutti. Luke all'inizio rimane in silenzio- così come tutti- e mi guarda. Io abbasso lo sguardo visto che ho gli occhi puntati su di me, ma subito dopo lo rialzo, incontrando gli occhi di ghiaccio di Luke.
"Non dovevi dirlo questo. Ma almeno io ho degli amici, delle persone che mi stanno accanto, ho anche un bell'aspetto, lo sai. E tu invece? Tu hai solo un'amica, non ti viene dietro nessuno. Chi vorrebbe venirti dietro?! E per non parlare del tuo aspetto..."
"Basta così Luke. Sta zitto e lasciala stare" con mia grande meraviglia, Ashton interrompe Luke. Le sue parole...fanno male. Troppo male.
"E voi cosa guardate? Ritornare a mangiare, spettacolo finito" dice Calum questa volta, e tutti ritornano a mangiare, spettegolando di ciò che è appena accaduto.
"Deni tu..." Clarissa inizia a parlare, ma io la interrompo.
"No no, lascia stare. Davvero, è inutile. Ha ragione. Vado...Vado in bagno" farfuglio alzandomi dal mio posto.
"No Denise, rimani. Oppure vuoi che venga con te?" domanda subito Clarissa preoccupata.
"No...voglio solo stare sola. Coprimi, ti chiedo solo questo" sento gli occhi inumidirsi, e Clarissa annuisce.
"Tranquilla...vai, mi invento qualcosa io"
Ringrazio Clarissa, e corro via verso il bagno. Sa che voglio rimanere sola.
Sento gli occhi che pizzicano. Stupido Hemmings, stupidissimo Hemmings. Mi odio perché sono così fragile, perché do peso alle parole di un coglione. Ma ha ragione.
Ho solo Clarissa, nessuno vuole stare con me. Il mio aspetto fa schifo, il mio carattere pure.
Ed ecco le lacrime. Nemmeno arrivo in bagno che già sto piangendo. Sono nel corridoio, ma non mi importa, sono tutti a pranzo.
Mi siedo a terra, con la schiena contro il muro, ed inizio a piangere. Dannata fragilità e dannata debolezza. Alcune parole, se dette con cattiveria, fanno davvero molto male. Sono debole, mi feriscono anche le parole più stupide contro di me. Magari davanti agli altri non sembra, ma è così, fuori faccio finta che non mi importi nulla, ma dentro soffro, e anche tanto.

All'improvviso sento qualcuno sedersi accanto a me, e subito mi sposto, asciugando velocemente le lacrime. E perché capitano tutte a me?! È Ashton quello che ho accanto!
"Hey tranquilla, non mordo. Scusa Luke, hai ragione...è un coglione" dice il riccio, ed io lo guardo. Mi piacciono i suoi occhi, nocciola, con molte sfumature verdi.
"Tranquillo" dico, cercando di non piangere più...basta figure.
"Non prendertela per quello che dice, non ha ragione. Tu pensa a come sei davvero, non dare peso alle sue parole" dice, sorridendo lievemente.
"Ma ha ragione. Lui ha tutta la ragione di questo mondo..." dico con un sussurro.
"No Denise, davvero pensi questo?" Mi chiede guardandomi. Perché sto parlando di questo con lui? È solo uno sconosciuto. Ma ho bisogno di sfogarmi, quindi continuo a parlare.
"Si, Luke ha ragione. Ho solo un'amica, la gente non mi vuole. Il mio aspetto fa schifo, e anche il mio carattere"
"Io dico che non è vero. Denise, sii più sicura di te stessa"
"Non riesco. Luke ha fottutamente ragione!" Sbotto, ed Ashton mi guarda.
"Sai che ti dico?"
"No, cosa?" domando guardandolo.
"Tu diventerai più sicura di te, con più autostima. E io ti aiuterò"
"E come vorresti aiutarmi? Sono un caso perso!"
"Non lo sei. E ti aiuterò con delle lezioni di autostima. Non accetto un no"

Spazio meh

Ciao persone!
Allora, vi è piaciuto il capitolo? Spero di si.
Possiamo notare un Ashton che vuole dare lezioni di autostima alla cara Denise.
Mh e niente, per domani ho pochi compiti, ho mangiato troppo.
Voi come state?
Spero bene.
Va beh, vado.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora