Chapter eight

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"Denise stai calma, va bene? Sono dei ragazzi molto simpatici, sicuramente avrai visto qualcuno di loro in giro per la scuola" Cerca di rassicurarmi Ashton, mentre siamo vicini al tavolo in cui dovremmo sederci.
"Si, Ashton ha ragione, stai tranquilla. C'è anche Michael, il tuo vicino!" Esclama Clarissa, ed io guardo meglio il tavolo, ed intravedo una chioma di capelli blu: Michael.
Le tinte pazze sono sempre state il suo forte, quindi si riconosce facilmente.
Non abbiamo mai parlato, ci conosciamo solo di vista, ma sembra un ragazzo abbastanza simpatico.
Al tavolo con lui sono sedute altre due ragazze, ed un altro ragazzo.
"Sono simpatici?" Domando ad Ashton.
"Si. Io conosco soprattutto Michael, ma anche gli altri ragazzi non sono niente male" dice, ed io annuisco, cercando di autoconvincermi che andrà tutto bene.
"Pronta?" Domanda Ashton, ed io, dopo aver preso un respiro profondo, annuisco, e vado verso il tavolo, rimanendo dietro di Ashton. Clarissa ci segue, probabilmente felice di conoscere gente nuova.
Lei, al contrario mio, è una persona molto socievole, a cui piace fare nuove amicizie, mentre a me no.
Spesso, a causa mia, non fa mai molte nuove conoscenze, probabilmente perché sa che sono molto timida, e ho un'ansia sociale.
Camminiamo verso quel tavolo, ed io rimango nascosta tutto il tempo dietro ad Ashton.
"Ciao ragazzi!" Esclama Ashton, con il suo solito entusiasmo, e sento tutti i ragazzi che ricambiano il saluto.
Io sono nascosta dietro le sue possenti spalle, perciò nessuno mi ha vista, e per una volta ringrazio il fatto che Ashton sia molto più alto di me.
"Allora ragazzi, volevo presentarvi due mie amiche...lei è Clarissa" dice Ashton, presentandola ai quattro ragazzi, mentre io vorrei solo sparire e scappare via.
Odio fare nuove conoscenze.
Ho paura del loro giudizio su di me, ho paura di risultare un imbecille che arrossisce e balbetta.
"Ciao!" Esclama Clarissa entusiasta.
"Ma io ti ho già vista...frequentiamo lo stesso corso di letteratura!" Esclama una voce maschile.
"Si! Tu sei Marc, giusto?" Domanda la bionda, e da ciò che intravedo, lui sembra che stia annuendo.
"Bene, e poi c'è Denise" Dice Ashton, prendendomi per un polso e facendomi mettere al suo fianco.
Stavo così bene nascosta dietro le sue spalle!
"Ciao" sussurro, sentendo le guance colorarsi di rosso.
Sento gli sguardi dei presenti puntati su di me, perciò abbasso lo sguardo ed inizio a guardarmi le scarpe, mentre mi torturo il labbro con i denti, segno che sono molto nervosa.
"Denise non abbassare mai lo sguardo. Mostrati forte, e fregatene se sei un po' rossa. Guarda negli occhi tutti, e non torturarti il labbro" Sento sussurrare Ashton nel mio orecchio, ed alzo lo sguardo per guardarlo.
Lui sorride appena, come per incitarmi, e dopo avergli fatto un piccolo sorriso, il mio sguardo ritorna sui presenti.
"Ciao Denise, io sono Michael, anche se credo che già ci conosciamo. Sono il tuo vicino" dice Michael sorridendo, ed io annuisco, sentendo le guance sempre più rosse visto che sto parlando con sconosciuti.
"Non limitarti ad annuire. Rispondi, fagli qualche domanda anche se magari sai già la risposta, ma mostrati interessata e non far vedere che hai paura di avere una conversazione. Sii convinta e abbi sicurezza" Sussurra Ashton nel mio orecchio, senza farsi vedere.
"Mi dispiace ma sono la persona meno sicura sulla faccia della terra" Sussurro a mia volta, mentre Clarissa parla con gli altri, notando il fatto che Ashton sta cercando di darmi delle dritte.
"Su questo ci lavoreremo. Ora prova a fare ciò che ti ho detto" Annuisco, ed il mio sguardo si sposta nuovamente su Michael.
Devo solo cercare di avere una conversazione.
"Allora Michael...frequenti il mio corso di inglese, giusto?" Domando, sapendo perfettamente la risposta, e balbettando leggermente, mentre le mie guance sono davvero rosse.
Cavolo sono imbarazzante.
"Si. Il professor Allen sta antipatico anche a te?" Domanda, ed io annuosco.
"Credo che quell'uomo stia antipatico anche a sua madre" Borbotto, facendo ridacchiare tutti.
Oddio ho detto la cosa sbagliata, che figura.
Staranno ridendo per pietà o perché sono imbarazzante.
"Brava, Denise. Scherza, fa battute e cerca di parlare. Tranquilla, stanno ridendo tutti perchè hai detto una cosa simpatica" Mi rassicura Ashton sorridendo, ed io ricambio il sorriso.
"Oh, non ci siamo presentati. Clarissa già mi conosce, ma io sono Marc. Piacere di conoscerti" Dice il ragazzo in questione, ed io sorrido.
"Non limitarti a sorridere, rispondi, e fa vedere anche a lui che ti interessa conoscerlo" sussurra Ashton, ed io guardo questo Marc, dai capelli neri e gli occhi scuri.
"Piacere mio" Rispondo, sentendo le mie guance andare a fuoco.
"Ciao Denise, e ciao Clarissa. Io sono Emily, la sorella di questo deficiente" Dice la ragazza seduta accanto a Marc, dai capelli neri e gli occhi scuri, proprio come suo fratello.
In effetti sono davvero identici, solo ora lo noto.
"Ciao Emily" Rispondo, ridacchiando un po'.
"E io sono Brook. Piacere di conoscervi" Dice l'altra ragazza, dai capelli biondi, che le arrivano fino alla spalla.
I suoi occhi sono blu, di ghiaccio.
Sembra che io abbia già visto da qualche parte quegli occhi...
"Lei è la sorella di Luke. Tranquilla, è l'esatto opposto di Luke. Sono simili d'aspetto, ma di carattere sono due opposti. Non farti prendere dal panico, è molto simpatica" Sussurra Ashton, ed io annuisco, per poi salutare Brook.
Ci sediamo tutti accanto a loro, io sono tra Ashton e Clarissa.
Ashton ha voluto tenermi vicina, probabilmente per darmi qualche dritta, e sinceramente lo apprezzo tanto.
Mentre mangiamo qualcosa, i ragazzi parlano tutti tra di loro, mentre io li ascolto, non volendo intromettermi.
Sono sempre stata così: quando qualcuno parla anche se ci sono io tra queste persone, non riesco ad intromettermi, e preferisco rimanere in disparte. Solo che questo a volte causa il mio sentirmi a disagio, ed è davvero brutta questa sensazione.
Ecco, ora sto provando questo.
Mi sento a disagio e fuori luogo qui, sono ragazzi che non conosco, e mi sento più che di troppo.
Altre persone probabilmente avrebbero partecipato da subito a questa conversazione, ma io no.
Non mi sento in grado di intromettermi, e sono con fin troppe paure.
La paura di dire la cosa sbagliata.
La paura di risultare stupida.
La paura di sembrare imbarazzante.
Mi preoccupo troppo del giudizio degli altri, ecco il problema.
Ashton, che continua a parlare con i ragazzi, mi guarda.
"Deni" sussurra, ed io poso il mio sguardo sul suo.
"Parla anche tu" sussurra, ed io scuoto la testa.
"Ragazzi, scusateci un secondo, accompagno Denise a prendere una cosa dalla sua classe" Dice Ashton, alzandosi. Io lo imito, e vado con lui verso un punto indefinito, ma non affollato.
"Deni che hai?" Domanda, ed io sospiro, guardandomi le mani.
"Mi sento a disagio" sussurro.
"Lo immaginavo...senti, proviamo a fare una cosa?" Domanda, con un tono abbastanza dolce, ed io lo guardo curiosa.
"Adesso ritorniamo dagli altri e cerchi di parlare anche tu. Vedrai che se troviamo tutti un argomento in comune, in cui anche tu puoi parlare e dire la tua, andrà bene, e non ti sentirai a disagio" Dice Ashton, ed io lo guardo.
"Ash non riesco nemmeno a dire una parola, lo sai come sono fatta..."
"Si, lo so, ed è per questo che sto cercando di aiutarti. Provaci. Ora cerchiamo tutti un argomento con cui possiamo parlare tutti. Cerca di fare domande agli altri, o rispondi alle loro, e non con monosillabi. Mostrati simpatica, perché lo sei, e cerca di non rimanere in silenzio. Pensa che questa è un opportunità per sbloccarti. Loro sono ragazzi che non ti giudicheranno, anzi lo faranno solo in positivo. Ora, ti va di riprovarci e fare come ti ho detto?" Domanda Ashton, sorridendo appena.
"Va bene" Rispondo, accennando un sorriso, mentre lui sorride con le fossette.
"Bene. E tranquilla, ti aiuterò io. Se sarai in difficoltà ci sarò e ti aiuterò. Dai, andiamo" E così, ritorniamo a quel tavolo, ed io sono leggermente più convinta che magari potrei farcela, soprattutto grazie a lui.

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora