Chapter Thirty-two

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Non pensavo che avrei dato mai il mio primo bacio ad Ashton. Perché si, quello era il mio primo bacio.
È stato un dolce e lungo bacio a stampo, ma lo ritengo come il mio primo bacio.
Non ho mai baciato nessun ragazzo, non avendone mai avuto uno, ma non sono mai stata brava in amore, perciò non ho mai avuto uno. Ashton è stato il primo.
Mi sento felice.
Se mi ha baciata probabilmente interesso anche a lui, e non posso che esserne più che felice.
Dopo quel bacio, siamo rimasti per un altro po' al parco, mentre guardavamo il cielo, non accennando l'argomento.
Credo che sia stato meglio così; non voglio parlarne e rischiare di rovinare tutto.
Per ora vorrei che le cose rimanessero così.
Inutile dire quante sensazioni che ho provato in quel momento. Avevo lo stomaco che faceva le capriole, le giravolte, di tutto. Non mi sono mai sentita così, ma è stato bello.
Adesso non faccio altro che sorridere come una stupida, perché sono tanto felice. Non ero così felice da un po', perciò esserlo ora, e grazie ad Ashton, è bellissimo per me.
Mi lancio a peso morto sul letto, con ancora il sorriso sulle labbra.  Credo che questo sorriso rimarrà per tutta oggi, e non ho intenzione di farlo sparire.
Rimango per un po' stesa sul letto, guardando il soffitto, mentre ripenso, ancora una volta a tutto.
La vita certe volte ti pone episodi  inaspettati. Non avrei mai e poi mai immaginato che mi sarebbe successa una cosa del genere.
Svariati minuti dopo aver passato a contemplare il soffitto con un sorriso sulle labbra, mi alzo dal letto, e quasi istintivamente vado verso la finestra.
"Ciao Den" Mi saluta Ashton sorridendo, che si è appena affacciato alla finestra. Il mio sorriso si fa più ampio, se possibile.
"Ciao Ash" Anche lui sorride, mostrando le sue bellissime fossette.
"Tutto bene?" Domanda, ed io annuisco sorridendo.
"Posso chiederti una cosa?" Domanda poi, facendomi annuire ancora.
"Hai presente al fatto che Luke darà una festa?"
"Intendi quella di stasera?" Domando, mentre lo guardo.
"Si quella. Ti andrebbe di venirci con me?" Domanda mordicchiando il labbro, ed io trattengo un sorriso.
"Certo" Ashton sorride ed io faccio lo stesso.
"Bene allora, passo a prenderti alle otto" Dice sorridendo.
"Va benissimo" Ashton sorride e rimaniamo a parlare tra di noi del più e del meno, fin quando non arriva l'argomento della partita di oggi.
"Ho visto che eri seduta accanto  a Clarissa... avete risolto?" Domanda, ed io sospiro. Al momento entrambe abbiamo un rapporto parecchio complicato, quindi non so nemmeno io se abbiamo risolto o no.
"Non lo so... mi sento in colpa a non perdonarla,  anche se so che non dovrei.  Ma capita che mi senta colpa per tutto, anche se, magari, io non ho nessuna colpa" Mormoro, mentre guardo distrattamente le mani.
"Come in questo caso direi. Non hai colpe sai? Anzi, avevamo anche detto che ti avrei dato una lezione su questo è mi sa che lo faremo proprio ora" Dice, ed io alzo lo sguardo verso di lui ed annuisco piano. In fondo, le sue lezioni mi sono davvero di aiuto, quindi quando ne facciamo di nuove sono sempre felice, soprattutto sapendo che dopo mi sento meglio con me stessa.
"Bene, questa lezione è collegata al menefreghismo. Con Luke hai imparato a fregatene di quando ti diceva cose poco belle, ma questa volta devi imparare a fregatene anche di queste situazioni. Perché non puoi sentirti tu in difetto se magari la colpa è di qualcun'altro no? Devi autoconvincerti che la colpa non è sempre la tua, ma, anzi, come in questo caso, è di qualcun altro" Spiega, con il suo solito tono dolce, ma allo stesso tempo convincente.
"In fondo lo sto che io non c'entro e che non devo darmi le colpe, ma guarda ora, mi sto sentendo in colpa con me stessa perché non riesco più a fidarmi di Clarissa, nonostante, magari, la colpa non sia la mia" Dico, ed Ashton annuisce lentamente, mentre io continuo a giocherellare distrattamente con un braccialetto al mio polso.
"Magari è brutto da dire, ma la cosa che puoi fare è fregartene. Nel senso che non devi sentirti in colpa tu per qualcosa che ha fatto qualcun'altro. Den, tu sei un persona tanto buona, ma non puoi sentirti in colpa per le cattive azioni degli altri. Dovresti pensare più alte stessa ed essere meno altruista. Pensi troppo al bene degli altri, come in questo caso, ma smetti per un attimo di esserlo e pensa a te stessa, a come ti sei sentita e ti senti ora tu. Non puoi pensare sempre al bene degli altri, ma pensa per un po' al tuo di bene" Mentre Ashton parla, non smetto di guardarlo e lo ascolto in silenzio, sapendo che ha ragione, soprattutto sul fatto dell'essere altruista.
Spesso mi importa più degli altri che di me stessa, e mi sono spesso messa in seconda parte, per dare maggiore peso ai problemi altrui.
"Sai, non te ne ho mai parlato forse, ma sei l'unico con cui penso davvero un po' a me stessa. Nel senso che con queste lezioni mi dai modo di pensare a me, per una volta, e non l'avevo mai fatto. Forse è anche per questo che non ho autostima, preferisco concentrarmi sugli altri che su di me, ritenendoli più importanti" Dico, pensando più che altro ad alta voce. Ma quando sono con Ashton questo mi viene naturale, riesco ad esprimere meglio cosa penso o cosa provo, ed anche con facilità.
"Esatto Den, ti concentri molto sugli altri e poco su te stessa. Se ti sto aiutando con queste lezioni è anche per questo, devi iniziare a pensare più a te stessa, non solo agli altri. Essere altruista è bellissimo, ed è assolutamente un tuo pregio, ma non devi metterti mai in secondo piano. Devi essere sempre la persona principale per te stessa, devi sentirti importante soprattutto per te. Non importa come ti ritengano gli altri, importa come ti ritieni tu, per prima cosa. Devi essere importante per te, deve essere importante come stai, come ti senti, e devi riuscire a stare in pace con te stessa. Se un giorno stai male e non riesci anche a pensare ai problemi degli altri, non darti le colpe, è normale. Ma, prima devi cercare di stare bene tu, e poi puoi aiutare chiunque tu voglia, senza nessun senso di colpa perché non l'hai fatto immediatamente, perché magari anche tu stavi male" Sorrido lievemente alle sue parole ed annuisco.
"Hai ragione... so che sarà difficile da fare, ma ci proverò" Voglio davvero stare bene con me stessa, e se ci proverò sarà anche per questo.
"Sono certo che ci riuscirai. So che è difficile per te, ma devi provarci, e vedrai che pian piano ce la farai. E quando avrai bisogno di aiuterò io" Dice, ed un sorriso compare sulle mie labbra.
"Ash? Sei tanto altruista anche tu... con me lo sei. Non è che anche tu fai come me, e metti al primo posto gli altri invece che te stesso?" Domando, e lui trattiene un sorriso.
"Den, non sono mica perfetto, ho anch'io qualche difetto, che tu ci creda o no" Ridacchio e lui fa lo stesso.
"Potremmo aiutarci a vicenda allora" Dico, ed Ashton annuisce con un sorriso sulle labbra.
"Possiamo provarci. Ora vai, abbiamo una festa stasera" Dice, dopo aver guardato l'ora, ed io annuisco.
"Oh Ash? Grazie, grazie davvero" E con un sorriso stampato sulle labbra Ashton rientra nella sua stanza, ed io faccio lo stesso, come se fossi più leggera dentro di me, perché solo averne parlato mi ha fatto bene.

***
L'ora per prepararmi per questa festa arriva in poco tempo, perciò mi alzo, anche se svogliatamente visto che la pigrizia è sempre con me, dal mio letto, e vado verso l'armadio,  mentre continuo a pensare a cosa mettere.
Apro l'armadio e rimango per un po' di tempo a cercare qualcosa di carino da mettere ma, non avendo vestiti, mi risulta abbastanza difficile.
Finisco per svuotare quasi del tutto l'armadio, e finalmente trovo un vestito carino, nero, con dei semplici fiori disegnati sopra.
Semplice ma carino.
Vado a provarlo e mi guardo, sperando con tutto il cuore che non mi stia male. Molto stranamente la fortuna è dalla mia parte, infatti il vestito mi sta bene. Certo, mette in risalto i fianchi, parte del mio corpo che apprezzo di meno, ma basta che ne faccia l'abitudine, e finisce per non essere così tanto male.
Sto lavorando anche su come vedo il mio corpo, e dal mettere sempre felpe pesanti e giganti per potermi nascondere, a questo vestito che mette in risalto parti del mio corpo che ho sempre voluto tenere nascoste, per me è già una vera e propria vittoria con me stessa.
Mi trucco un po', cercando di fare una linea dritta con l'eyeliner, anche se sembra un'impresa titanica. Diciamo che non sono esperta in ambito del make-up, ma non mi è mai interessato molto. Ma, da quando sto cercando di accettare anche il mio aspetto, sto cercando di truccarmi per farmi piacere di più. Ovviamente non sono così brava, ma ci provo, sperando che, con il tempo, faccia pratica.
Alla fine riesco a fare due linee quasi del tutto dritte, e sorrido tra me e me soddisfatta.
Dopo aver finito con il trucco, passo ai capelli, e li alliscio solamente con la piastra. Non curavo nemmeno più di tanto nemmeno i miei capelli, che sono davvero strani. Sono lisci, ma spesso qualche ciocca finisce per diventare ondulata, e stessa fine fanno le punte.
Insomma, sono pazzi come me.
Ma, grazie alla piastra, adesso sono del tutto lisci, e mi piacciono molto di più. 
Dopo aver finito, mi guardo allo specchio, vedendomi carina. Mi vedo carina più spesso ed è una sensazione strana.
Controllo l'orario e fortunatamente non sono in ritardo. Decido di andare in sala, visto che tra poco arriverà Ashton.
Il pensiero di passare un'altra serata con lui mi rende felice, e non vedo  seriamente l'ora che suoni quel campanello e andiamo via da qui.
Mentre aspetto Ashton mia madre si avvicina e mi guarda.
"Esci con Ashton vero?" A quelle parole arrossisco subito.
"No, cioè si... andiamo insieme da alcuni amici" Dico alla fine. Sarà per la mia timidezza, ma non mi piace di parlare della mia vita amorosa con qualcuno, soprattutto con mia madre.
Sempre se questa vita amorosa esista.
"È un appuntamento quindi?" Domanda nuovamente, ed io arrossisco di piu.
"No no, una semplice uscita tra amici!" Esclamo subito.
Ma, gli amici, si danno un bacio?
"Si si... oh, hanno suonato" Per mia grandissima fortuna suonano, perciò corro ad aprire, trovando Ashton con un pantalone nero, ed una camicia rosa, con i primi due bottoni aperti.
Ma è possibile che sia così bello anche con il rosa?
"Ciao Den" Dice sorridendo, passando una mano tra i ricci ribelli.
Stasera sono più ricci del solito. L'ho già detto che è bellissimo?
"Ciao Ash" Dico sorridendo.
"Sei davvero bella, tanto tanto" Dice sorridendo, mentre mi guarda, ed il mio sorriso diventa più ampio ed arrossisco.
"Grazie, tu stai benissimo" Dico, e lui sorride e mi porge la mano.
"Grazie... andiamo?" Domanda, ed io annuisco, prendendo la sua mano.
Arrossisco a questo nostro contatto, anche se non mi dispiace, e dopo aver salutato mia mamma, ed aver preso una giacca, andiamo in macchina.
"Luke ha detto che c'è alcol, quindi, se non ti dispiace, avrei altri piani, sai non mi va di stare con persone ubriache. Soprattutto con Mike, sai come diventa" Dice, ed io annuisco ridacchiando.
"E cosa vorresti fare?" Domando poi, già felice all'idea di passare la serata con lui.
"Per ora andiamo da Luke, stiamo un pochino lì e poi si vedrà" Dice, spostando per un attimo lo sguardo sul mio e sorride.
Bene, mi aspetta una lunga serata.

Spazio meh

Ciao persone!
Scusate per il ritardo, ma ho avuto mia zia a casa per più di una settimana e quindi scrivere era difficile.
Spero che questo capitolo sia decente.
Si può notare che mi sono lasciata andare e ho sclerato anche qui per Ashton.
Povera Denise, l'ho contagiata e l'ho fatta sclerare per Ash.
Anyway Ashton con la camicia rosa è la mia morte, quindi non potevo non metterlo.
Ora vado, dovrei studiare (che grande gioia), ma conoscendomi so che non lo farò.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora