Chapter seventeen

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"Mi spieghi perché ho accettato di farlo?"
"Perché vuoi aiutare te stessa" Ripete Ashton, ed io sospiro.
"Non voglio aiutarmi, sto bene così, ho cambiato idea" Borbotto, non volendo raggiungere il tavolo.
"Devi avere un po' più d'amore per te stessa, dobbiamo lavorare anche su questo" Mormora Ashton.
"E se va male e finisco per scappare?" Domando, mentre Ashton si ferma e mi prende per le spalle, guardandomi negli occhi.
"Non sarà così ok? Andrà bene, ci sarò io. Non dovrà importanti niente di tutto ciò che ti diranno, se lo faranno. Pensa a ciò che sei davvero, non a ciò che dicono gli altri. Va bene?" Domanda, guardandomi negli occhi, non interrompendo un attimo il nostro contatto visivo. Annuisco piano ed Ashton sorride lievemente.
"Bene, andiamo dai" Prendo un respiro profondo e vado verso il tavolo, rimanendo dietro di Ashton che, grazie alla sua altezza e alle sue spalle larghe, riesce a nascondermi.
Menefreghismo.
Devo provare solo questo.
Dovrò fregarmene.
E dovrò affrontare la timidezza e rispondere.
Menefreghista e meno timida, potrei farcela.
Non faccio altro che ripetermi questo, fin quando non sento, in lontananza, la risata di Luke, segno che siamo sempre più vicini al tavolo.
Inizio a provare ansia, paura di non farcela, paura di rimanerci male per delle parole dette da lui.
Ashton, poco prima di sederci, si gira verso di me e mi guarda, come per incoraggiarmi. Mormora un "tranquilla" ed io Annuisco piano, per poi mettermi al suo fianco, cercando di non nascondermi più.
"Ciao Ash! Finalmente sei arrivato!" Esclama Luke, posando lo sguardo sul riccio, che sorride come sempre.
Se c'è una cosa che ho imparato nel tempo è che Ashton è sempre sorridente, non è mai triste.
"Ciao Luke, ti va bene se oggi si uniscono anche a noi loro due, vero?" Domanda Ashton, affiancandomi, visto che mi stavo praticamente nascondendo dietro di lui.
"Oh ma hai portato l'asociale e la sua amica carina... certo, venite pure" Dice Luke, mentre posso notare Clarissa che arrossisce per quel complimento ed io che cerco di non far peso ad "asociale".
Iniziamo male.
Non sono asociale, sono timida, di conseguenza parlo poco e non mi metto al centro dell'attenzione come altre persone, è troppo difficile da capire?!
"Parla, non pensare troppo. Fagli vedere che non ti importa di ciò che dice" Sussurra Ashton, ed io annuisco piano, per poi sedermi tra lui e Clarissa.
Di fronte a Luke.
Sarà un lungo pranzo questo.
"Allora, cosa ci fai con l'asociale Ash? Sei caduto così in basso..." Dice Luke, ed io stringo i pugni da sotto il tavolo.
"Rispondi, reagisci" Sussurra Ashton, senza farsi vedere da Luke.
"L'asociale ha un nome" Dico, guardando Luke negli occhi.
"Non ti azzardare ad abbassare lo sguardo, non mostrarti vulnerabile." Sussurra Ashton, notando che anche Luke mi sta guardando negli occhi.
"Dai asociale, non arrabbiarti" Dice Luke ridacchiando.
"Asociale la chiami qualcun'altro, non me" Dico, non interrompendo ancora il nostro contatto visivo.
"Comunque non stavo parlando con te. Ash, come ci sei finito con questa? Potevo capire la sua amica, ma lei..." Clarissa a quelle parole arrossisce.
Dopo parlerò con lei.
Questa volta è Ashton ad aprire bocca, ed io rimango in silenzio davanti a lui.
"È mia amica e l'ho invitata, problemi?" Risponde semplicemente Ashton, con tutta la calma di questo mondo.
"No.. mi sembra solo strano. Andiamo, è acida, antipatica e asociale, come fa ad essere tua amica" Mi mordicchio il labbro, sentendo la rabbia assalirmi.
Ciò che pensa Luke lo pensano tutti qui, in questa scuola, ed è questa la cosa che più non sopporto.
Si sono fatti tutti un opinione sbagliata di me, perché non mi conoscono davvero.
Conoscono solo Denise acida, quella che si nasconde dietro la corazza dell'acidità perché non vuole farsi conoscere davvero.
Magari la colpa è anche mia, ma se mi si guarda con occhi diversi, come ha fatto Ashton, si può capire che sono semplicemente timida.
"Come fa ad essere amico di un antipatico, pallone gonfiato come te di certo non glielo chiedo, quindi fa meno domande" Dico, stupendo me stessa, Ashton, Clarissa e magari anche Luke.
"Brava Den, così mi piaci" Sussurra Ashton, ed io sorrido un po'.
"Cos'hai detto scusa?" Domanda Luke.
"Sei sordo per caso?!" Luke mi guarda stringendo la mano in pugno.
Hemmings non si aspettava risposte del genere, di solito rimango sempre zitta e lo lascio parlare.
"Senti, non usare questo tono con me" Dice Luke.
"E perché? Con te uso il tono che mi pare, non sei nessuno Luke" Dico, stupendomi ancora una volta.
"Sei solo un'asociale, ma chi ti vorrebbe? Sei anche sola" Dice. Certo, uno gli risponde e lui inizia a dire ciò.
Stupido Hemmings.
"E tu sei solo un coglione, eppure non critico tutti quelli che ti sono attorno, e nemmeno capisco come facciamo a starti accanto. Senza offesa per Calum ed Ashton" Sia Calum che Ashton ridono, ed io arrossisco un po', ma sorrido.
Mi giro verso di Ashton, ed un sorriso da parte sua mi fa capire che sto andando bene.
"Non ho voglia di continuare a descriverti, non ne vale la pena" Dice, probabilmente non sapendo che altro rispondere.
"Va bene Luke, potrò sopravvivere senza le tue accurate descrizioni su di me senza conoscermi, tranquillo" Ashton, Calum e Clarissa trattengono una risata, mentre Luke mi fulmina con lo sguardo.
"Denise me la farai pagare, non devi trattarmi così" Dice Luke, guardandomi, e cerco di non scoppiare a ridergli in faccia.
Ma si crede la regina Elisabetta?
Che poi con quei capelli potrebbero anche scambiarlo per una principessa.
"Guarda quanto sono spaventata Luke, ora mi metto ad urlare. Senti, rassegnati. Ormai puoi dire ciò che vuoi, non mi interessa" Dico, e sento lo sguardo di Ashton su di me.
"Prima però ti interessava, sei cambiata nel giro di un'ora?"
"No, semplicemente ho capito che non ne vale la pena, sai perché? Di me conosci solo il mio nome. Non sprecare più fiato Luke, non serve. Ora vado in classe, alla prossima ora ho una verifica" Dico, alzandomi, sentendo lo sguardo di tutti i presenti al tavolo puntati su di me.
Cerco di non farci caso e vado verso la mia classe, sentendo mormorare da Luke un "codarda".
Non so se ho detto o fatto le cose giuste, ma sinceramente nemmeno mi importa.
Adesso mi importa solo di pensare, per una volta, ad essere menefreghista, di non dar peso alle parole di cui non conosco.
E pensavo davvero tutte quelle cose che ho detto a Luke, non mi importa del suo parere, del suo pensiero che ha su di me.
Conosce solo il mio nome, come può qualcuno giudicarmi sapendo solo che mi chiami Denise?
Il rumore di una porta aprirsi mi fa girare di scatto verso di essa, rivelando Ashton che si avvicina piano verso di me.
"Stai bene?" Domanda semplicemente, ed io annuisco.
"Non ti interessa davvero del pensiero di Luke?" Annuisco, facendo sorridere lievemente Ashton.
"Perché dovrebbe importarmi Ash? Hai ragione, è solo uno stupido che parla senza pensare. Non deve imporarmi del suo parere e di quello di persone come lui" Dico, guardando alla fine Ashton, che annuisce piano sorridendo.
"Sono felice che tu l'abbia capito. Vedi Den, se inizi a dar peso al parere di chiunque, beh, non andrai avanti. Se ti fermerai su ogni singolo papere negativo che riceverai da sconosciuti allora non andrà mai bene. Tu pensa a te stessa, a che persona speciale che sei davvero, non al giudizio di qualcuno che a malapena ti conosce" Ashton mi guarda ed io faccio lo stesso.
"Hai ragione... grazie" Dico, e questa volta non mi trattengo e lo abbraccio, ignorando il rossore sulle mie guance.
Ashton sorride e mi stringe forte, ed io mi godo quell'abbraccio che desidero da tanto.
È un abbraccio che dice grazie per tutto ciò che sta facendo, grazie perché sto riuscendo ad apprezzare me stessa.
Rimaniamo del tempo indefinito così, con Ashton che mi stringe forte ed io che faccio lo stesso, sentendo il suo profumo di menta invadermi le narici, godendomi pienamente quell'abbraccio.

Spazio meh

Ciao persone!
Mi dispiace tanto per il ritardo, ma è un periodo veramente pesante per la scuola, quindi mi è difficile aggiornare, ma oggi che ho fatto poche ore ne sto approfittando.
Cercherò di aggiornare più velocemente, scusate se non sarà così ma è un periodo pieno di interrogazioni e verifiche, e sto studiando parecchio per cercare di andare decentemente.
E niente, voi come state?
Spero bene.
Ora vado, volevo solo dirvi questo.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora