Chapter twenty

104 10 0
                                    

Credo che un risveglio come quello che ho appena avuto sia stato probabilmente uno dei migliori.
Appena mi sono svegliata, infatti, la prima cosa che ho visto è stata una stanza non mia. Dopo essermi guardata intorno e dopo aver ricordato ciò che è successo prima, ho trovato Ashton mentre mi guardava sorridendo.
"Giorno Den, ben svegliata" Sono state le sue parole, stringendomi, con voce roca, probabilmente data dal fatto che anche lui si sia appena svegliato.
"Mh giorno" Mormoro, stringendolo piano, e seppellendo la testa nel suo petto.
"Hai dormito bene?" Sussurra Ashton, ed io annuisco, mentre lo stringo e lui fa lo stesso.
"Hai da fare stasera?" Domanda il riccio.
"No, non ho niente da fare" Dico, ed Ashton annuisce piano.
"Ti va se passiamo la serata insieme? Solo se vuoi... sai, sono solo e ammalato" Dice, mettendo su un tenero labbruccio, a cui dire di no è davvero difficile.
"Va bene" Sorrido e lui fa lo stesso.
"Come stai?" Domando dopo un po', mettendo una mano sulla sua fronte.
"Meglio" Risponde, ed io annuisco, anche perché non scotta più come prima.
"Ti preparo qualcosa?" Domando, ma lui scuote la testa e mi stringe forte.
"No tranquilla, rimani qui" Sussurra, mettendo la testa nell'incavo del mio collo, facendomi ridacchiare per il solletico causato dai suoi ricci.
"Quando sei malato diventi coccolone" Dico, facendolo annuire.
"Non sempre, dipende se ho qualcuno che mi possa coccolare" Dice, mettendo un dito nella mia guancia, facendomi ridacchiare.
"Quindi mi usi solo per le coccole?"
"Sei morbidosa e mi piace abbracciarti, perciò si, ti uso per le coccole" Dice, facendomi ridacchiare, mentre mi stringe forte e mi da un bacio sulla testa.
In questo momento che sono talmente vicina ad Ashton, da poter sentire perfettamente il suo profumo, sento una sensazione... strana.
Non so descriverla. So solo che è strana.
Mi piace in realtà.
Io ed Ashton rimaniamo altro tempo indefinito l'uno tra le braccia dell'altra, fin quando non ci viene fame, perciò controvoglia ci alziamo.
"Pizza?" Domanda Ashton, ed io annuisco sorridendo.
"Aw guarda quanto diventi felice quando si nomina la pizza" Dice Ashton ed io arrossisco un po' e ridacchio.
La pizza mi fa questo effetto, sposerei la pizza.
Io ed Ashton andiamo al piano di sotto ed andiamo verso la cucina.
"Mia madre tornerà tra poco, mi ha appena scritto... È un problema per te se ci saranno anche lei e i miei fratelli?" Domanda, ed il solo pensiero di conoscere sua madre o i suoi fratelli mi fa arrossire, ma annuisco.
"Tranquilla, mia madre è una persona tranquilla, vedrai che ti metterà subito a tuo agio" Cerca di rassicurarmi Ashton, probabilmente notando il rossore sulle mie guance, ed in riposta sorrido un po'.
Ashton sorride e poi prende il telefono ed ordina le pizze, anche per sua madre, sua sorella e suo fratello.
Quando finisce ci sediamo entrambi sul divano, e lui mi avvicina a se con un braccio.
"Sei ancora bisognoso d'affetto?" Domando ridendo, e lui annuisce, stringendomi.
"Devi sopportarmi oggi, mi dispiace"  Dice ridacchiando, mettendo la testa nel mio collo, facendomi ridacchiare per il solletico.
"Tranquillo, quando sono malata sono anche peggio" Gli accarezzo i capelli e lui sembra rilassarsi a quel tocco.
"Allora se ti ammalerai mi prenderò io cura di te, così come tu hai fatto con me" Sorriso e lui fa lo stesso, e continuo a stringerlo. Rimaniamo così per un po' di tempo, fin quando non sentiamo la porta, perciò ci stacchiamo un po'.
Una signora di media altezza, dai capelli biondi, fa il suo ingresso, accompagnata da un ragazzino dai capelli del medesimo colore e una ragazza un po' più grande sempre bionda.
"Ciao mamma!" Esclama subito il riccio accanto a me, ed io arrossisco quando lo sguardo dei suoi fratelli finiscono su di me.
"Ciao Ash, come stai? Va meglio la febbre?" Domanda sua madre, ed Ashton annuisce.
"Denise mi ha fatto da infermiera" Ridacchia ed io arrossisco, e lo sguardo di sua madre si posa sul mio, ed ormai sono un peperone.
"Salve signora Irwin" Dico arrossendo di più, se possibile, porgendo la mano alla signora Irwin che stringe sorridendo.
"Ciao cara, puoi chiamarmi Anne" Dice con un tenero sorrido, ed io ricambio.
"Io sono Lauren" Dice la ragazza bionda avvicinandosi, sorridendo.
"Denise, piacere di conoscerti" Dico ricambiano il sorriso, cercando di ignorare il rossore sulle guance.
"Io sono Harry" Dice infine il minore, sorridendo anche lui. Ricambio il suo sorriso.
"Tu sei la ragazza che vive nella casa qui di fronte vero?" Domanda Anne, ed io annuisco.
"Oh si, Denise, Ashton mi ha parlato di te!" Esclama Lauren, ed io sorrido e guardo Ashton, che è arrostito leggermente.
"Lauren" Sussurra a denti stretti, facendo ridacchiare me e sua sorella.
Davvero ha parlato di me a sua sorella? E cosa potrebbe averle detto?
Ovviamente ora inizio a farmi fin troppi complessi, soprattutto perché sono una persona molto curiosa.
"Oh Ash, allora è con lei che parli dalla finestra, non sei del tutto rimbambito" Dice Harry, facendomi ridere, ed Ashton lo guarda male.
"Non vi ho spiati, giuro, solo che ho la stanza accanto a quella di Ash e ho sentito che parlava con qualcuno, solo che non sapevo con chi, quindi ho pensato che fosse totalmente rimbambito. Ma ora che ho scoperto che stava parlando con te non ho più dei dubbi sulla sua sanità mentale" Spiega Harry, ed io annuisco ridendo.
"Harry smettila, pensi davvero che sia un cretino che parla da solo?" Domanda Ashton, ed Harry annuisce ridendo.
"Una volta è successo" Dice Anne, facendomi ridere.
"Davvero?" Domando, facendo annuire tutti, tranne Ashton.
"Ero piccolo e credevo che ci fosse qualcuno ad ascoltarmi!" Esclama Ashton, facendomi ridere di più visto che cerca di essere arrabbiato, ma con le guance un po' arrossate dalla febbre e i ricci scompigliati, non è credibile ma è solo fin troppo tenero.
"Shh non inventare queste scuse. Denise, vedi, Ashton aveva quindici anni, ed ha iniziato a fare un discorso tutto suo su una sua teoria su come conquistare una sua piccola cotta di quel tempo, probabilmente credendo che Lauren lo stesse ascoltando, ma lei era uscita di casa. Dovevi sentirlo, era tutto convinto e determinato, ha fatto un discorso da solo, e credeva che qualcuno avrebbe anche applaudito. Poi si è accorto che stava parlando e gesticolando da solo, e c'eravamo io ed Harry a guardarlo ridendo. Dovevi vedere la sua faccia, è stata bellissima" Rido un sacco immaginando la scena, ed anche Lauren, Harry ed Anne fanno lo stesso. Ashton intanto ci guarda male e borbotta cose insensate, facendomi ridere di più.
"Si abbiamo capito, ero piccolo e stupido, ora possiamo mangiare la pizza? È appena arrivata" Dice Ashton, con i cartoni delle pizze in mano, e tutti smettiamo di ridere.
Ashton si mette accanto a me e mangiamo tutti insieme, e devo dire che non mi hanno fatta sentire nemmeno per un attimo a disagio.
E oggi, nonostante questa giornata sia iniziata male, è finita benissimo, grazie a lui, visto che è riuscito a farmi dimenticare le brutte cose e farmi sorridere almeno un po'.

Spazio meh

Ciao persone!
Allora, voglio scusarmi per l'assenza, ma sapete che maggio con la scuola è il mese peggiore tra tutti, perciò non sono riuscita a scrivere nessuna storia, ma ora che questo mese è finito e devo fare solo altre due o tre interrogazioni, ho più tempo per scrivere, perciò eccomi qui.
Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto! Cercherò di aggiornare una volta alla settimana finché non finisce la scuola, poi cercherò di farlo anche un po' più spesso.
E niente, spero che continuate a seguire questa storia. Grazie mille per le visualizzazioni💕
Ora è meglio che vada, dovrei andare a chitarra tra poco.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora