Chapter Twenty-six

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Il giorno dopo una festa, l'unica cosa che vuoi davvero fare è dormire.
Ieri è stata la mia prima festa, ma oggi sono seriamente distrutta, e menomale che oggi non c'è scuola, altrimenti sarei stata uno zombie, peggio del solito.
Credo che la festa di ieri mi abbia fatto bene sotto diversi punti di vista.
Ho fatto qualcosa di nuovo per la prima volta.
Mi sono sistemata, mi sono sentita bene con me stessa.
Sono uscita con Ashton, ho passato tanto tempo con lui.
Mi sono divertita, ho lasciato da parte la timidezza e mi sono aperta un po' con tutti.
A volte la timidezza impedisce di divertirsi, perché ci fa chiudere in una sorta di bolla, da cui non vogliamo uscire.
Ma, ieri, ho deciso di uscire dalla mia bolla.
Volvo sentirmi 'libera' da questa, perciò ho deciso di uscirne e di fregarmene, e così mi sono divertita davvero.
È stato bello, e sinceramente lo rifarei.
Magari non andrei subito ad un'altra festa, ma mi piacerebbe aprirmi un po' di più come ieri.
In fondo ho imparato anche questo: la timidezza, se davvero lo vogliamo, per quanto sia difficile, possiamo affrontarla.
Possiamo, anzi dobbiamo, farlo per noi stessi, per stare meglio con gli altri ma con noi stessi soprattutto.
E poi, la cosa che più mi e piaciuta di ieri, è stata la chiacchierata con Luke. Credo che Michael abbia fatto bene a chiuderci in quella stanza.
A Luke serviva parlarne.
Anche lui non può nascondersi per sempre in una bolla, ed è un bene che sia riuscito ad uscirne.
Spero davvero che riesca a fare coming out, in fondo merita anche lui di essere felice.
Nonostante mi abbia fatto stare spesso male, lo merita.
Se lo faceva magari aveva le sue ragioni e, per capire ciò che prova, bisognerebbe mettersi nella sua situazione.
Dovremmo metterci nella situazione di chi non sta bene, o finge di stare bene, per capire il suo punto di vista e cosa sta passando.
Se lo facciamo potremmo anche riuscire a cercare di capire quella persona, di aiutarla.
Io non sono mai stata nella stessa situazione di Luke, ma ho dovuto mettermi nei suoi panni, immaginare cosa avrei fatto se fossi stata io nella sua situazione.
E, immaginando, ho capito cosa Luke sta passando.
Credo che ora abbia solo bisogno di capire se stesso ed accettarsi così com'è.
Io l'ho già accettato, nonostante tutto.
Mi rigiro ancora una volta nel letto.
Sono le dieci e mezza, sono sveglia da poco e sto passando del tempo a pensare.
Mentre penso mi viene in mente Ashton.
La serata è andata bene soprattutto grazie a lui.
È strano, tutto questo.
Ci siamo conosciuti all'improvviso, me lo sono ritrovato nella casa accanto alla mia, ha iniziato a darmi lezioni di autostima, ci siamo avvicinati sempre di più e poi arriviamo a ieri, quando ha detto di voler uscire con me.
È assurdo, è successo tutto così velocemente ed ora che ci penso mi sembra tutto surreale.
Non avrei mai detto che mi sarebbe successo questo.
Mentre penso a tutto questo, mi addormento di nuovo, ancora stanca per la serata trascorsa ieri.

***
Dopo aver passato tutta la mattinata a dormire, ho deciso di completare nel modo più perfetto questo sabato: guardando qualche serie tv.
Per colpa della scuola e per colpa anche di Ashton e di tutta l'attività fisica che ho fatto, purtroppo sono rimasta indietro con molte serie, ma oggi ne approfitto per recuperare.
"Den!" Scherzavo, non recupero più.
La voce di Ashton dalla finestra mi fa chiudere il computer e sospiro pensando già all'attività fisica che voglia fare.
Mi volto verso la finestra e vado verso di essa e sorrido ad Ashton.
Oggi porta una felpa più grande di lui, nera, con i ricci sparsi sul viso.
Dalla sua voce roca sembrerebbe anche essersi appena svegliato.
"Ciao Ash" Lo saluto sorridendo, ed ora che ci penso, anch'io sono ridotta come lui.
Sono sveglia da poche ore, ma ho i capelli legati in una coda disordinata e una felpa decisamente più grande di me.
E sotto la felpa ho i pantaloni del pigiama, questa volta con i pinguini.
"Hai da fare?" Domanda, ed ora l'idea di guardare serie tv l'ho decisamente scartata.
"No... Vorresti fare qualcosa?" Domando ed Ashton annuisce, spostandosi dei ricci ribelli dal viso.
"Posso venire da te? Sono solo, mi annoio e vorrei un po' stare con te" L'ultima parte la dice arrossendo, ed io sorrido ed annuisco.
"Posso usare la porta? Non sono in vena di scavalcare" Ammette, ed io annuisco.
"C'è anche mia madre però"
"Non importa, la conosco già" Dice ed io annuisco ed Ashton mi sorride e poi si allontana, probabilmente per venire a casa mia.
Ashton e mia madre si sono conosciuti perché, oltre ad essere vicini di casa, per lei Ashton è la mia salvezza visto che è riuscito a farmi uscire dalla mia stanza, facendomi fare anche attività fisica. Ci ha visti spesso correre insieme, visto che Ashton mi ha sempre accompagnata sotto casa dopo una corsa, per assicurarsi che non svenissi facendo quel tratto di strada.
Scendo le scale e poco dopo sento il campanello suonare, e mi precipito ad aprire.
"Ciao Den, hai un pigiama molto bello" Dice Ashton ridacchiando, guardando i miei pantaloni del pigiama ed io arrossisco.
"I pinguini sono alla moda!" Esclamo, visto che ho davvero un pigiama con dei pinguini, ed Ashton trattiene una risata.
"Attenta, se lo vede Luke te lo ruba" Dice, continuando a ridere.
"Gli strappo i ricci uno ad uno se si azzarda. Così non sarà più riccioli d'oro" Borbotto ed Ashton scoppia a ridere.
"Ma! Sei cattiva, non ti facevo così scontrosa" Dice, continuando a ridere.
"Quando si parla dei miei pigiami lo divento"  Ashton continua a ridere, fin quando non piomba nella stanza mia madre.
"Salve signora" Sorride Ashton cortesemente, ed anche mia madre lo saluta.
"Ciao Ashton, cosa ci fai qui? Vorresti qualcosa?" Domanda mia madre, ed Ashton fa un sorriso gentile e scuote la testa.
"No, stia tranquilla, sono apposto così" Risponde sorridendo.
"Va bene, se avete bisogno di qualcosa sono qui" Io ed Ashton annuiamo e poi andiamo in camera mia.
Ashton appena arriva in camera mia si siede sul letto, ed io lo imito.
"Allora, sono curioso lo sai, come mai tu e Luke avete fatto pace?" Mi chiede ancora ed io alzo gli occhi al cielo e poi lo guardo.
"Abbiamo capito che litigare è stupido, poi abbiamo risolto una cosa lasciata in sospeso anni fa" Dico semplicemente, ed Ashton, come se fosse il gesto più naturale del mondo, mi circonda la spalla con un braccio e mi avvicina a se, per poi abbracciarmi, facendomi arrossire.
"Non mi dirai cosa avete chiarito vero?" Domanda, mentre io poggio la testa sul suo petto e posso già sentire il suo profumo di fresco, di pulito, invadermi le narici.
"No, ma lo farà Luke, quando vorrà. Non posso dirlo io, è una cosa sua. E non insistere con lui, ok?" Dico ed alzo la testa verso di lui, che ora annuisce.
"Tranquilla, non dirò niente" Sorrido un po' ed Ashton inizia ad accarezzarmi i capelli, tenendomi stretta a sé. Arrossisco, e sento miliardi di sensazioni dentro di me alla sua vicinanza, ma cerco di non darlo a vedere.
"Allora... Novità con Clarissa?" Domanda e a quel nome mi mordo il labbro.
"No... Alla festa mi ha a malapena salutata" Sussurro, e Ashton che continua ad accarezzarmi i capelli mi fa completamente rilassare.
"Vuoi che le parli? Insomma, è un peccato buttare tutti i vostri anni di amicizia così, non credi?" Continua ad accarezzarmi la testa, ed io sospiro.
"Si Ash, dispiace anche a me, ma hai visto no? È come se mi avesse cancellata... Come se non le importasse più di me" Sussurro.
Questa situazione mi rende abbastanza triste.
Insomma, lei ha trovato amici nuovi, e mi va bene, sono felice che l'abbia fatto, ma dimenticarmi così non mi sembra il caso.
Sono pur sempre stata la sua migliore amica fin da quando eravamo piccole, le sono sempre stata accanto. Perché ora mettermi così da parte?
"Hey... Puoi sfogarti con me se vuoi" Sussurra Ashton, alzandomi il viso con una mano, la mentre con l'altra continua a tenermi vicina.
"Ash è che sono stanca. Io ci sono sempre stata, anche la notte, quando lei stava uno schifo, io per lei c'ero e ho sempre cercato di tirarle su il morale. Ho sempre fatto il possibile per lei. Le sono stata accanto nei momenti più difficili. L'ha fatto anche lei, certo, ma ora mi ha accantonato così. Le piace fare cose diverse da me, tipo uscire, avere più amici, ed è libera di farlo, ma perché accantonare me? Può avere tutti gli amici che vuole, ma non voglio essere dimenticata. Faccio schifo come amica, forse, ma non voglio essere dimenticata così" Lascio uscire tutto ciò che tengo dentro da settimane, da quando io e Clarissa non ci parliamo più.
Nemmeno mi rendo conto che ho iniziato a piangere, me lo fa notare Ashton, che mi ha ascoltata in silenzio, visto che mi asciuga una lacrima. Arrossisco e smetto subito di piangere.
Se c'è una cosa che odio è piangere davanti a qualcuno.
Nessuno deve vedermi piangere.
È una cosa mia, intima, odio che mi vedano così debole.
"No, sfogati, ti fa bene" Sussurra Ashton, probabilmente notando che abbia subito smesso di piangere.
"Odio piangere" Ammetto rossa, e lui mi accarezza ancora il viso.
"Non c'è niente di male. Sfogati, io non dirò niente. Non tenere tutto dentro, ok?" Sussurra, ed io alla fine annuisco, lasciando cadere altre lacrime, che Ashton asciuga, continuando ad accarezzarmi il viso.
Non mi ha mai vista nessuno piangere, Ashton è la prima persona, oltre a mia madre.
È il primo a cui sto mostrando me stessa in un attimo così debole.
Mi sento così fragile, impotente.
"Den, ascoltami ok? Clarissa non sa cosa si sta perdendo. Sei una ragazza fantastica, conoscendoti sto imparando pian piano i tuoi pregi e difetti, e di te anche i difetti mi piacciono. Devi capire che, purtroppo, le amicizie vanno e vengono. Non saprai mai con certezza se quell'amico è reale, se non ti farà mai un torto. Però, anche se fa male, devi trovare la forza di andare avanti. Fatti amici nuovi, magari non è facile e lo so, ma provaci. Cerca sempre di andare avanti e, anche se ti dispiace, vai avanti. Pian piano cerca di andare avanti. Perché se quella persona ti ha lasciata, nonostante tutto ciò che hai fatto, anche tutti i sacrifici, allora tu non la meriti. Meriti qualcuno che apprezzi tutto, dai pregi ai difetti, che conviva con i tuoi difetti" Mentre Ashton parla, non smette un attimo di accarezzarmi il viso, e di asciugarmi le lacrime quando esse scendono liberamente lungo il mio viso.
Lo ascolto in silenzio ed alla fine annuisco, calmandomi del tutto.
Ashton ha ragione. Non posso non andare avanti, anche se fa male.
Magari non c'è una ragione reale per cui mi abbia lasciata così, per cui mi abbia messa da parte, però devo pensare a me stessa.
Non credo di essere io quella sbagliata, che viene messa da parte.
Non ho fatto niente di male, perché darmi le colpe?
Perché ripetermi che sari potuta essere un'amica migliore, quando magari lo sono stata e ho fatto di tutto?
Devo solo capire che io non c'entro, non ho messo nessuno da parte, ma sono stata messa io da parte, senza una reale ragione.
"Ash?" Sussurro, una volta calmata del tutto, mentre lo stringo e lui fa lo stesso e mi accarezza la testa.
"Dimmi" Sussurra, facendomi rilassare con il suo tocco.
"Se Clarissa mi chiedesse scusa, secondo te dovrei perdonarla?" Domando, alzando lo sguardo verso il suo.
"Se ritieni che la vostra amicizia meriti una seconda possibilità, e che magari la merita anche lei allora si. Solo, se mai la perdonassi, sta attenta. Non fidarti subito, te lo dico perché potrebbe succedere di nuovo, e non voglio che tu ci rimanda ancora così male. Ma se te la senti allora perdonala. Tutti meritano una seconda possibilità, no?" Annuisco, ed Ashton sorride lievemente e continua ad accarezzarmi la testa.
"Stai meglio ora che ti sei sfogata?" Sussurra, dopo essermi calmata del tutto.
"Si... Mi è servito" Ashton sorride, e mi lascia un bacio tra i capelli, mentre io lo stringo.
"Ora, sorridi su. Sei bellissima quando sorridi, hai un sorriso da far invidia" Sorriso ed arrossisco a quelle parole, ed anche Ashton sorride, mostrando le fossette.
"Brava. Sei bellissima, ripetitelo sempre e non dimenticarlo mai" Arrossisco e sorrido.
Forse Ashton sta riuscendo davvero a farmi sentire bella, per una volta.

Spazio meh
Ciao persone!
Capitolo di passaggio, non succedeva niente di che, spero che vi sia piaciuto comunque.
Anyway, volevo solo dire che ho deciso di far succedere questa cosa tra Denise e Clarissa perché anche le migliori amicizie hanno momenti bui.
Io stessa ho, e sto, affrontando la situazione in cui è Denise.
Solo che lei vorrebbe dare un'altra possibilità, ma io ne ho date troppe.
Per lei sarebbe la prima, per me no, perciò come si sente lei ora è un po' come mi sento io, anche se la sto superando.
Detto questo, volevo dirvi anche che ieri ho pubblicato una nuova storia, su Calum. È sul mio profilo, si chiama 'Old Crush', se a qualcuno va di passarci mi farebbe tanto piacere♥️
E niente, oggi è il compleanno di Ashton perciò ho aggiornato. Mi viene da piangere se penso che abbia già 24 anni, il mio riccio sta crescendo troppo in fretta e io lo amo così tanto.
Okay, mi dilungo troppo, scusate.
Ora vado davvero e la smetto di annoiarvi.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora