Chapter six

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"Allora Calum, lei e Denise, la mia nuova vicina di casa. Denise, lui è Calum"
Ed ecco qui uno dei momenti più imbarazzanti per me: le presentazioni.
Siamo appena arrivati accanto all'auto di Ashton, e lui mi sta presentando Calum. Da vicino è ancora più bello...
"Ciao Denise! Piacere di conoscerti" dice Calum guardandomi e sorridendo. Credo che le mie guance siano così rosse che possono fare concorrenza alla macchina tutta rossa che ho accanto.
"Anche per me" rispondo semplicemente sorridendo un po', cercando di non svenire sul colpo. Calum Hood mi sta guardando. Calum Hood mi sta sorridendo.
Sto avendo una specie di conservazione con Calum Hood!
"Bene, andiamo?" Domanda Ashton ed io annuisco, per poi salire in macchina e cercare di mimetizzarmi con i sedili.
"Allora Denise...Ashton è un bravo vicino?" Domanda Calum, mentre io vorrei solo scomparire visto che mi sento abbastanza fuori luogo. Insomma, sono in macchina con Calum Hood ed Ashton Irwin! Chiunque vorrebbe questo.
"Oh si, per ora non ha dato per niente fastidio" dico, cercando di essere il più neutrale possibile, quando in realtà vorrei scendere da questa macchina ed urlare a tutto il mondo che sto avendo una conversazione con Calum Hood.
"Bene, se inizia a darti fastidio chiamami, così lo sistemo io" dice, ed io credo che ho perso un battito.
"Hey! Se continui così è sicuro che la prossima volta te ne torni a piedi a casa!" Dice Ashton, facendo ridere Calum.
Calum continua a farmi altre domande, probabilmente perché sono muta e non parlo. Ovviamente ho risposto a monosillabi, senza dire una frase di senso compiuto.
Appena arriviamo davanti casa di Calum lui scende dall'auto, ed io passo al posto di avanti.
"Spero di poterti vedere presto Denise" dice Calum scendendo dalla macchina, ed io sento che sto per svenire.
"Lo spero anch'io" farfuglio, non sapendo realmente cosa fare o dire. Calum mi sorride, e dopo aver salutato Ashton entra in casa sua.
Ok, ora devo solo cercare di non comportarmi come una fangirl impazzita e rimanere calma, soprattutto perché in macchina c'è anche Ashton.
Rimaniamo entrambi in silenzio, soprattutto perché se inizio a parlare, inizio a scleare, e non è il caso...
"Allora...ti sta simpatico Calum?" Domanda Ashton rompendo il silenzio che si è creato tra di noi.
"Si. Sai tu e Calum non sembrate antipatici"
"Non lo siamo. E in realtà non lo è nemmeno Luke"
"Hai appena detto una baggianata immensa" dico, e Ashton ridacchia, continuando a guidare.
"È simpatico, ma è anche coglione" dice Ashton, ed io annuisco vigorosamente.
"Decisamente coglione" Ashton ridacchia e finalmente parcheggia nel vialetto di casa sua.
"Ci vediamo domani Denise. Ricorda ciò che ti ho detto, va bene?" Domanda il riccio, ed io annuisco, scendendo dalla macchina.
"Ci proverò"
"Ricorda che la semplicità è la cosa migliore. Sempre. Quindi pensa che i tuoi occhi sono perfetti così, da semplici" Sorrido e anniusco, per poi salutare Ashton, e precipitarmi in casa.
Ho un immenso bisogno del mio letto, e del mio cuscino.
E anche del mio pigiama.
In casa non c'è nessuno, sono tutti al lavoro, perciò corro in camera mia per potermi mettere il mio amatissimo pigiama, e stendermi.
Dopo essermi cambiata mi lancio sul mio adorato letto, rimanendo così per un po', fin quando non sento una risata provenire dalla mia finestra, e solo ora mi rendo conto di aver lasciato la finestra aperta...
"Denise, non vedevi l'ora di lanciarti sul tuo letto?" Domanda Ashton, ed io a quel punto mi alzo e vado verso la finestra.
"Già... mi mancava, e la scuola è stressante" dico, ed Ashton annuisce.
"Hai ragione, per domani ho molti compiti, per non parlare dell'allenamento di basket a cui dovrò andare tra poco" dice Ashton, ed io lo ascolto.
"Mh io mi chiedo come tu faccia a fare allenamento ogni giorno" dico, ed Ashton sorride, mostrando le sue adorabili fossette.
"Basta abituarsi, e pian piano non pesa più. Comunque, mi dispiace lasciarti, ma devo correre agli allenamenti" dice Ashton.
"Va bene, tranquillo. Allora buon allenamento" dico, ed Ashton sorride.
"Grazie, e buono studio per te"
"Grazie" A quel punto ci salutiamo entrambi, e chiudiamo entrambi la finestra.
Ritorno sul mio letto, e decido che magari, prima di iniziare i compiti, posso concedermi una piccola pausa, e fare ciò che ha detto Ashton.
Prendo uno specchio, e mi siedo a gambe incrociate sul mio letto, per poi iniziare a guardare i miei occhi.
Sono semplici, troppo semplici.
'La semplicità è la cosa migliore'
Ricordo le parole di Ashton, e mentre guardo i miei occhi attraverso lo specchio, ci penso.
Magari ha ragione, la semplicità è la cosa migliore.
E poi ha detto che i miei occhi traspirano molte emozioni, e lo crede anche Clarissa.
Continuo a guardare i miei occhi pensando a tutte le parole che mi sono state dette.
Può una cosa semplice essere bella?
Io credo di si, perché la semplicità è anche bellezza.
E poi si, io sono la prima che preferisce la semplicità a tutto.
E magari non hanno torto, i miei occhi non fanno così schifo, magari sono belli perché semplici.
Un po' di semplicità ci vuole sempre.
E poi gli occhi possono essere il riflesso dell'anima di una persona, e i miei occhi lo sono.
Allora non credo che valga la pena odiarli così tanto no?
E così passo del tempo indefinito a fissare i miei occhi, e ad autoconvincermi che non siano brutti, che anche i miei occhi hanno qualche particolarità, così come tutti gli altri.

La semplicità è la cosa migliore.
E la semplicità è perfetta a modo suo.
Non crediamo che questa sia scontata, perché non è così.
Che mondo sarebbe senza un po' di semplicità?!
Anche gli occhi di una persona possono essere semplici, ed è giusto così.
Ma ognuno di noi ha delle particolarità, anche negli occhi, e anche nella semplicità.
Bisogna solo essere bravi a riconoscerle, e a percepirle come meritano.
Quindi, iniziamo ad amare tutti la semplicità, non c'è cosa più bella.

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora