Chapter four

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Ho pensato che avrei potuto fare di tutto nella mia vita. Dalle scelte sbagliate, a quelle più giuste, fino a quelle più strane. Ma non avrei mai pensato di farmi dare delle lezioni di autostima, soprattutto se il mio insegnante dovrebbe essere Ashton. Dopo la sua proposta sarei potuta scappare, dirgli addio, ridergli in faccia, o non so, molte altre cose. Ma di certo non avrei immaginato che io, Denise Sanchez, ragazza dai mille difetti e insicura di se stessa, avrei accettato questa strana proposta che non mi porterà da nessuna parte. Perché si, non credo che avrà effetti positivi su di me. Non perché metto in dubbio il lavoro che potrebbe fare Ashton, ma perché sono cocciuta, e quando dico che non mi piaccio, rimarrò sempre della mia opinione.
Ed ora eccomi qui, sul letto della mia camera, a chiedermi perché ho accettato la sua proposta così strana. Insomma, nemmeno ci conosciamo! Gli faccio così tanta pena?!
All'improvviso sento qualcuno picchiettare verso la mia finestra, perciò mi alzo e vado a vedere. Trovo Ashton che lancia dei sassi verso la mia finestra dalla sua.
"Ma che fai?!" domando leggermente irritata, visto che mi ha quasi colpito con un sasso.
"Oh finalmente! Tra dieci minuti sono a casa tua, prima lezione" dice il riccio.
"No no no, fermo. Nemmeno ci conosciamo e già vuoi darmi delle lezioni?!" domando, ed Ashton sorride.
"Sei Denise Sanchez, vai nella mia stessa scuola, ti piace leggere, sei insicura di te stessa, odi la fisica, e hai la mia stessa età. Oh, e siamo vicini di casa. Come vedi, ti conosco" rimango sorpresa dal fatto che sa queste cose su di me, soprattutto sul fatto che mi piace leggere...chissà come lo sa...
"Si, ma non mi conosci a fondo. E io so poco di te"
"Mi conoscerai con il tempo, non c'è molto da sapere su di me. Tra poco sono a casa tua. Oh posso entrare dalla porta o devo arrampicarmi ed entrare dalla finestra?"
"Entra dalla porta, i miei sono al lavoro e sono sola. Comunque cosa vuoi fare in queste lezioni?" domando abbastanza curiosa.
"Lo vedrai presto. A dopo Denise" Ashton sorride e chiude la finestra, ed io faccio lo stesso, per poi lanciarmi sul letto.
Non ho la più pallida idea di cosa abbia in mente Ashton e non so se fidarmi o no...

˙˙˙
Il suono del campanello dal piano di sotto mi fa alzare dal mia amato letto, interrompendo la mia lettura. Apro la porta con malavoglia, visto che odio essere interrotta mentre leggo, e mi trovo davanti Ashton. Oh, è vero, la lezione...
Anche se sapevo che sarebbe venuto potevo benissimo darmi una sistemata, e non stare qui con lui in pigiama, ma no! No, non sarebbe da me. Meglio fare brutte figure ed incontrare uno dei ragazzi più desiderati della scuola con il pigiama con gli orsacchiotti.
"Ma ciao Denise. L'altra volta gli unicorni e oggi gli orsacchiotti?" Domanda Ashton facendomi arrossire.
"Poche cerimonie sul mio pigiama ed entra, oppure non diamo inizio a questa pagliacciata e torna a casa" dico. Si, sono un po' acida.
"Ma che caratterino. Non è una pagliacciata, e tranquilla, ti aiuterà molto. Posso entrare?"
"Entra" faccio spazio ad Ashton e lo faccio entrare in casa.
"E comunque il mio era un complimento...mi piacciono i tuoi pigiama" dice sorridendo, e le mie guance si colorano di rosso. Non solo il pigiama e il mio aspetto orrendo, ma anche il fatto che arrossisco per la minima cosa!
"Cosa dobbiamo fare?" Domando, ed Ashton si guarda intorno.
"Andiamo in camera tua?"
"Perché? Non c'è nessuno qui" dico incrociando le braccia.
"Denise non ti farò niente, credo solo che sia più comodo stare lì! Non sono una persona malvagia" dice, ed io vado verso la mia camera, ma Ashton rimane fermo lì a guardarmi.
"Beh? Non ti muovi?" Domando, ed Ashton annuisce, vedendomi dietro.
Appena arriviamo in camera spero con tutto il cuore che io l'abbia messa in ordine per evitare eventuali figure ma...
"Però, che bel reggiseno" dice Ashton tenendo in mano il mio reggiseno nero, ed il me lo riprendo, sentendo le guance che si colorano di rosso.
"Senti non ho avuto tempo di mettere in ordine. Fatti i reggiseni tuoi, e dimmi cosa dobbiamo fare" dico, ed Ashton inizia a ridere.
"Sai essere acida"
"Io sono acida"
"No, in realtà non lo sei. Secondo me la tua acidità la usi come una corazza"
Ha fatto centro, lo ammetto. Non sono una persona acida, ma a volte tiro fuori questa come scudo. Mi chiedo solo come lo sappia...
"Come fai a sapere queste cose?" Domando incrociando le braccia.
"Ho una sorta di talento...so capire come sono davvero le persone" dice sorridendo.
"Quindi se ti metto davanti ad uno sconosciuto tu puoi sapere com'è realmente?"
"Non proprio, mi serve prima parlarci un po'...E poi si, lo capisco. Bel talento eh?" Ashton sorride ed io non so se credere a ciò che dice o no.
"Mh non ti fidi? Guarda che sono serio eh...comunque, non siamo qui per parlare dei miei talenti. Piuttosto, direi di iniziare" dice, ed inizia a guardarsi intorno.
"Mh cosa vuoi fare?" Domando, e poi Ashton si avvicina a me e mi trascina verso il mio nemico...lo specchio.
"Conosco il mio aspetto, perché vuoi che mi guardi ancora?" Domando.
"Non ti piace stare davanti allo specchio, vero?" Domanda rimanendo dietro di me.
"Proprio così..."
"Lo immaginavo. Ora, vorrei che tu faccia una cosa"
"Cosa?"
"Guardati e dimmi cosa vedi" io sospiro e mi giro verso di lui.
"Te l'ho detto, so già come sono fatta!"
"Denise, fidati e fai come ti dico. Ora girati, e dimmi cosa vedi nello specchio" dice Ashton facendomi girare ancora verso lo specchio. Sospiro e mi guardo. Ashton rimane dietro di me, aspettando che dica qualcosa.
"Mh vedo una ragazza per niente bella. Con le guance troppo paffute, che fin troppo spesso si colorano di rosso a causa della dannata timidezza. Gli occhi non mi piacciono. Sono semplici. Di solito gli occhi di qualcuno sono belli anche se sono semplicemente marroni, ma i miei no...non mi piacciono. Forse l'unica cosa normale del mio viso è il naso. Poi c'è il fisico. Non mi piace per niente. Ho i fianchi, e li odio...mi fanno sembrare grassa. Ho un po' di pancia, e anche questa mi fa sembrare grassa. Ho le cosce che si toccano...anche queste mi fanno sembrare grassa. E poi dico io, potevo avere almeno un po' di seno, invece no! -Ashton inizia a ridere dopo la mia esclamazione-. Se poi dobbiamo parlare di come sono dentro, beh, non ho nulla di buono anche qui. Mi reputano acida, antipatica, ma prima hai detto bene Ashton, non lo sono. Dietro la mia acidità si nasconde una persona timida, fragile, che ha paura di tutto, soprattutto del giudizio degli altri. La mia timidezza mi impedisce di parlare con altra gente, ed arrossisco sempre. Odio la mia timidezza, la mia fragilità. Beh si, in questo specchio vedo una ragazza piena di difetti, sia fuori che dentro. E credo che non cambierò idea facilmente"
Dico tutto ciò che penso di me stessa. Ammetto che in alcuni momenti ho fatto finta che non ci fosse Ashton, ho parlato più che altro a me. Ashton mi ha ascoltata per tutto il tempo in silenzio.
"Wow Denise, credo che tu abbia un'idea precisa di te. E ho capito che non ti piace nulla di te. Beh, ma sbagli. Io non vedo tutti questi difetti. Magari caratterialmente non ti conosco ancora bene, ma posso assicurarti che non sei piena di difetti" dice Ashton, ed io mi giro verso di lui e lo guardo negli occhi.
"Ashton non ho niente di bello...guardami. Il mio fisico e il mio aspetto fanno schifo"
"Io credo di no" inizia a dire Ashton facendomi girare nuovamente verso lo specchio, tenendo le mani sulle mie spalle e guardando il mio riflesso.
"Il tuo viso mi piace molto. Le tue guance paffute ti rendono tenera, così il fatto che arrossisci spesso. Sai, alla gente piace...Non a tutti, ma alla maggior parte si, tipo a me. Adoro le persone timide. Poi i tuoi occhi. Non è vero che sono brutti, sono belli. Marroni, ma semplici. Forse non te ne sei accorta, ma i tuoi occhi trasmettono tante emozioni. Anche dalle emozioni che trasmettono gli occhi si può dire se sono effettivamente belli. Il tuo naso è normale, nulla da dire su questo.
E poi il tuo fisico. Innanzitutto non sei grassa, non lo sei assolutamente. A noi ragazzi piacciono le forme, e si, anche i tuoi fianchi. Quindi apprezza i fianchi, perché personalmente mi piacciono, ed è così anche per altri. Quando dici che hai un po' di pancia, beh, non si nota...forse perché indossi sempre maglie più grandi di te. Comunque, si può risolvere se proprio non ti piace, ma io non lo trovo un problema così grave. Mh poi hai detto che hai poco seno...beh per quello non possiamo farci molto, ma tranquilla, non è un problema. Non tutti guardano le forme delle ragazze.
Come vedi non hai solo difetti, io nel tuo aspetto non trovo così tanti difetti. Denise, nessuno è perfetto, tutti abbiamo dei difetti. Li hai tu, li ho io, li ha Luke, Calum, anche le cheerleader. Ma non attaccarti solo ai difetti, guarda i tuoi pregi...sei piena di questi" dice Ashton continuando a guardare il mio riflesso. Beh lo ammetto, sono sorpresa. Non mi aspettavo queste parole da lui...è strano sentire un parere diverso dal proprio.
"Però, scommetto che tu ora non mi crederai" dice Ashton, ed ha ragione. Sono una persona molto ma molto testarda, non mi fido subito del parere altrui.
"Beh si. Le tue parole mi hanno fatto molto piacere, ma devi sapere che sono testarda. È difficile farmi cambiare idea. Molto difficile"
"Ma io ci riuscirò. Puoi starne certa Denise, cambierai idea, non penserai più quelle cose su di te. Pian piano ci riuscirò...devi solo darmi tempo e fiducia. Vedrai che cambierai idea su te stessa, è il mio obbiettivo"

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora