Chapter Twenty-One

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"Den? Svegliati" Sento qualcuno chiamarmi e scuotermi, probabilmente per farmi svegliare, ma io metto la testa sotto il cuscino.
Chiunque osi svegliarmi di sabato, giorno in cui non si va a scuola, è una persona cattiva.
"Den se non ti svegli da sola ti butto un secchio d'acqua addosso" Continua a ripetere questa voce, a me familiare, mentre mi scuote piano per le spalle.
"Den!" Esclama alzando la voce, e solo allora, grazie al 'Den', mi rendo conto che si tratta di Ashton.
Solo lui mi chiama così.
La vera domanda è: cosa ci fa Ashton, in casa mia, in camera mia per di più, di sabato mattina quando potrebbe benissimo dormire come me?
"Ashton?" Domando, aprendo gli occhi, cercando di abituarmi alla piccola luce accesa nella mia stanza.
"Eh no, Ciuchino. Si, sono io, finalmente sei sveglia" Sospira, sedendosi accanto a me, ed io gli faccio spazio.
"Che ci fai qui? E, soprattutto, che ore sono?" Domando, cercando con la mano sul comodino il mio telefono.
"Sono le sei del mattino e sono qui per la tua prossima lezione" Dice, come se questa fosse la cosa più normale. Certo, svegliare qualcuno di sabato mattina, per una lezione di autostima che si potrebbe fare anche più tardi, per lui è normale.
"Ma sei scemo o cosa?" Sbotto, abbastanza irritata, visto che non può svegliarmi alle sei del mattino.
"Cosa" Risponde lui ridacchiando, ed io gli tiro un cuscino.
"Dai Den, calma, è per una buona causa" Dice lui, schivando il cuscino, ed io mi metto seduta e lo guardo.
"Allora dimmi, cosa vorresti fare?" Domando, incrociando le braccia.
"Farti amare il tuo fisico, senza che te ne vergogni" Dice Ashton, ed io lo guardo ancora.
"Io non me ne vergogno" Dico, cercando di credere alle mie parole, ma sembra che nemmeno Ashton ci creda più di tanto.
"Davvero? Den, ho notato che cerchi di nascondere il tuo corpo. Indossi sempre maglie più grandi di te, dove ti ci puoi nascondere. Oggi vorrei aiutarti proprio a questo, e a quest'ora perché di solito il sabato mattina vado a correre" Dice, e alla parola correre sono tentata di rimettermi nel letto ed andare in letargo.
"Correre? Vuoi che venga a correre cin te?" Ashton annuisce, ed io lo guardo scioccata.
"Odio correre, e poi cosa a cosa servirebbe?" Domando.
"Perché non apprezzi il tuo corpo? Sii sincera" Domanda, ed io inizio a pensarci.
"Non mi vedo bella, non mi piace il mio corpo.... non mi sento in forma e mi sento un po' grassa" Sussurro pianissimo l'ultima parte, guardando. Okay, lo so, non sono grassa, ma a volte mi sento un po' così, anche se so che non lo sono.
"Den non lo sei assolutamente" Dice Ashton, ed io continuo a tenere lo sguardo fisso su un mio bracciale.
"Lo so, ma mi sento così. So che non sono grassa come credo, in fondo, ma quella pancia che ho e i fianchi un po' accentuati mi danno quest'idea" Sussurro, giocherellando con un bracciale.
Non mi piace parlare del rapporto che ho con il mio corpo, soprattutto perché non mi ci sento a mio agio e me ne vergogno a volte. Probabilmente queste sono solo fissazioni che ho nella mia testa, magari nessuno nota questo, ma proprio per il fatto che non ho autostima, e quindi non mi piace niente di me, non riesco a stare a mio agio con me stessa e il mio corpo. Anche se, devo ammettere, qualche miglioramento l'ho fatto, grazie ad Ashton. Perché grazie a lui e alle sue parole, riesco ad apprezzare qualche piccola caratteristica del mio carattere, che prima detestavo.
"Ecco... ora voglio raccontarti una cosa. Magari non ci crederai, ma prima avevo anch'io un problema con il mio corpo. Non sono mai stato grasso, ma quando ero più piccolo non mi trovavo a mio agio con il mio corpo. So che ti sembra strano, e non fare quella faccia, ma è così. Comunque, non avevo molta autostima del mio corpo, non giocavo nella squadra di basket della scuola, ed ero un vero pappamolle. Poi, però, un giorno ho iniziato a guardare i mei amici e loro erano diversi da me: Calum e Luke erano nella squadra di basket, apprezzavano il loro corpo, e li ammiravo per questo, volevo essere anch'io così. Non si vergognavo di niente. Perciò iniziai ad allenarmi, volendo trovare una sorta di pace con il mio corpo. Iniziai prima con la corsa: correvo tutte le mattine prima di andare a scuola. Dopo che ero abbastanza allenato con la corsa, iniziai ad andare in palestra, ed infine, con l'aiuto di Calum e Luke, iniziai ad allenarmi a basket, fin quando non mi presero nella squadra. Ti chiederai cosa c'entra lo sport con il corpo, ma in realtà si, c'entra davvero. Forse è una cosa soggettiva, ma vorrei provare lo stesso con te. Grazie allo sport ho acquistato sicurezza nel mio corpo e posso dire che ora il mio corpo mi piace così com'è e non me ne vergogno, come magari accadeva qualche anno fa" Ascolto in silenzio le parole di Ashton ed annuisco lentamente.
"Perciò credi che con lo sport riuscirò a sentirmi a mio agio?" Domando, facendolo annuire.
"Lo sport aiuta ad acquistare sicurezza a parer mio, ma potresti provarci anche tu, non sarebbe male. E potremmo iniziare dalla corsa magari, finché non troverai uno sport che ti faccia stare bene con te stessa. Se ci vuoi provare magari possiamo andare a correre oggi" Dice Ashton, ed io ci penso, ma alla fine annuisco. Se serve a farmi apprezzare di più il mio corpo, come è successo a lui, allora potrei provarci.
"Sappi che solo un pazzo se vai a correre alle sei del mattino di sabato" Borbotto, facendolo ridere.
"È l'abitudine, ma vedrai che poi ci farai l'abitudine. Ora vestiti, ti aspetto di sotto" Dice, andando verso la finestra, ed io annuisco in risposta.
Ashton scavalca ed io vado verso l'armadio e prendo una semplice tuta con una felpa abbastanza grande. Fa abbastanza freddo, e poi le felpe sono qualcosa di splendido a cui non posso rinunciare.
Vado in bagno e mi lavo velocemente, metto un filo di trucco per nascondere un brufolo che ha deciso di trovare casa sulla mia fronte, lego i capelli, e sono pronta.
Scendo di sotto e scrivo velocemente un biglietto ai miei dove dico che vado a correre, ed esco di casa, trovando già Ashton in pantaloni da basket e una semplice canotta, pronto per correre.
"Ma non stai morendo di freddo con solo quella addosso?" Domando guardandolo, stringendomi di più nella mia felpa, visto che c'è un po' di vento che mi fa rabbrividire.
"Ma ora ci riscalderemo correndo, e fidati che quella felpa sarà troppo calda" Dice, ed io scuoto la testa.
"Non sarà mai troppo calda, fa freddo" Borbotto, facendo ridacchiare il riccio al mio fianco.
Da questa semplice canotta che porta, si possono notare i suoi evidenti muscoli sulle braccia e si possono intravedere i pettorali.
E dio sa solo quanto questa immagine così di Ashton mi stia facendo male, soprattutto perché sono le sei e mezza del mattino e sono pur sempre una adolescente che a volte ha qualche crisi ormonale.
Distolgo lo sguardo dalle braccia di Ashton visto che lui si mette al mio fianco ed iniziamo a correre.
Per i primi due minuti tutto va bene, ma poi iniziano i guai.
Fin da piccola, ho sempre e dico sempre odiato la corsa.
Non sono mai riuscita a correre costantemente, forse perché non sono abituata, o forse perché ho un odio immenso verso la corsa che non so spiegare per quanto è grande.
E proprio per questo adesso mi ritrovo a solo due minuti di corsa a dovermi fermare, per riprendere fiato.
"Sei già stanca?" Domanda Ashton ridacchiando, guardandomi, ed io riprendo fiato.
"Senti, tu sei abituato a correre, io l'unico sport che faccio è divano-letto, letto-divano-bagno, quindi vedi tu..." Mormoro, facendolo ridere.
"Dai su, corri, che tra qualche isolato incontreremo Calum" A quel nome mi blocco.
Sono in condizioni pietose, e io dovrei incontrare Calum così?!
"Scherzi vero?" Domando, facendolo ridacchiare e lui scuote la testa.
"Mh no, sono serio. Tra poco lo incontriamo. Dai su, tanto ti sta simpatico no?"
"È proprio questo il problema! Non posso farmi vedere da qualcun'altro che conosco in questo stato, già tu sei tanto. A malapena riesco a correre!" Sbotto, facendo ridere di più Ashton ma, probabilmente, notando il mio sguardo serio, smette di ridere.
"Okay, sta tranquilla, quando corriamo per la prima volta siamo tutti così... E poi non sei tanto male su" Cerca di convincermi, ma io lo guardo male.
"Dio ma se sembro una balena spiaggiata" Mormoro, facendo ridere di più Ashton.
"Bando alle ciance, ora corriamo" Annuisco e riprendiamo a correre, non troppo veloce per riuscire a stare ai miei tempi.
"Guarda il lato positivo Den, facendo sport potresti anche dimagrire un pochino e quindi apprezzare molto di più il tuo corpo" Esclama Ashton correndo, ed io lo guardo.
"Io al Big Mac e alla pizza non rinuncio" Dico con tono serio, ed Ashton scoppia a ridere, per poi riprendere a correre.
Continuiamo a correre fin quando non svoltiamo in un quartiere, dove intravedo già Calum correre verso di noi.
"Ciao ragazzi! Denise, ci sei anche tu!" Esclama Calum ed io mi sto seriamente chiedendo come facciano ad essere così entusiasti alle sette del mattino questi due e a correre.
"Già, ciao anche a te" Rispondo, approfittando di quel momento per riprendere fiato e fregandomene del fatto che probabilmente ho un aspetto che fa davvero schifo.
Calum saluta anche Ashton, e dopo qualche chiacchera veloce riprendiamo a correre.
Questa volta Ashton ci supera e corre più veloce, ma io mantengo il mio ritmo lento, ma anche Calum mantiene il mio stesso ritmo.
"Tutto bene?" Domanda, come se adesso stessimo facendo una semplice camminata e non una corsetta.
Dio io a malapena riesco a respirare e lui vuole avere una conversazione.
In risposta annusico, incapace di parlare, ma faccio uno sforzo e gli pongo la tessa domanda, cercando di non far notare il fatto che abbia il fiatone e che tra poco stia per svenire.
"Tutto bene, grazie. Comunque, oggi hai per da fare?" Domanda Calum, e penso ai miei programmi per oggi.
Dormire, mangiare, guardare serie tv, e leggere.
Un pomeriggio impegnativo direi.
"In realtà no, perché?" Domando, mentre continuiamo a correre, ma non troppo velocemente.
"Ti va di andare a prendere un caffè oggi?" Annuisco in risposta, anche perché tra poco svengo a terra sfinita e perché non realizzo che Calum mi abbia chiesto di prendere un caffè con lui.
"Den fermati e riprendi fiato!" Esclama Ashton raggiungendomi, ed io con grande gioia mi fermo e riprendo fiato.
"Stai bene?" Domanda Ashton, ed io annuisco.
Alla fine, dopo essermi riposata abbastanza, continuiamo a correre per un altro po', ma per tutto il tempo ho rischiato di morire per una semplice ragione: Ashton Irwin e Calum Hood che corrono, in canottiera, non sono facili da superare, e ho detto tutto.

Spazio meh

Ciao persone!
Allora, questo capitolo è più lungo del solito, spero che non sia un problema. Se volete capitoli meno lunghi ditemelo e cercherò di non farli così.
Anyway ho aggiornato in fretta, ma questa storia sapete che amo scriverla quindi ci metto poco.
Entro questa settimana farò uscire il capitolo dove i personaggi risponderanno alle vostre domande, quindi se volete lasciarne altre intanto fate pure!
E niente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
A voi tutto bene? Spero di sì.
Ora vado, la smetto di annoiare.
Ciauu!✨

Lessons|| Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora