•Capitolo XLII

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Il mio sguardo continua a scivolare verso il soffitto nonostante passi attraverso esso. Chiudo gli occhi per un momento e sulla retina è stampata un'unica immagine. La mia memoria ha deciso di congelare l'istante in cui Avior ha spalancato gli occhi proprio prima che lo distruggessi. Entrambi i suoi occhi continuano a scavare dentro di me un vuoto diverso dall'altro ma ugualmente profondo. ― Salvami ― l'ho quasi sentito dire.

E io l'ho fatto. L'ho liberato.

Ruoto il viso finché non appoggio la fronte sulla spalla di Derek. Siamo al castello dei noxious, seduti sui divanetti di fronte all'infermeria reale, in attesa che Alya e Thomas siano finalmente curati. Eric sta dormendo in infermeria; è rimasto senza forze poiché le ha donate tutte ad Alya. Isabelle è dentro con Thomas.

Nonostante Alya non sia più in pericolo di vita è qui per dei rigorosi controlli, visto che ha quasi rischiato di morire di dolore. Thomas, invece... i medici hanno dovuto ricucirlo alla vecchia maniera e senza il benché minimo utilizzo di magia, poiché il suo corpo era troppo debole perché potesse assorbire la magia dei noxious senza causare altri danni.

Alzo il mento finché le mie labbra non combaciano con la sua pelle. Poi lascio che le lacrime mi taglino il volto. Derek avvolge un braccio intorno al mio collo e mi trascina in un abbraccio, lasciandomi affondare la testa nel suo petto.

― Avevo torto ― bisbiglia, a un tratto. ― Sapevi che fosse pericoloso e io l'ho sottovalutato. Mi dispiace.

Mi mordo le labbra mentre la mia mente non può fare a meno di ricordare il nostro precedente incontro. Se solo l'avessi riferito a Derek probabilmente l'avremmo ucciso quel giorno.

― È stata colpa mia ― sussurro. ― Poco dopo l'arrivo di Cathrin, l'ho incontrato sulla Terra.

Dopo aver sospirato questa sola, semplice fase, Derek si allontana da me con uno sguardo di fuoco. ― Perché diamine non me ne hai parlato? Fai sempre così, Abigail! Credi di poter risolvere tutto da sola ma guarda dove siamo finiti! Thomas stava per morire, io stavo per morire, per non contare la tua migliore amica, quella che c'è andata più vicino di tutti! Quando avrai un po' più di fiducia in me? Quando la pianterai di essere così dannatamente egoista?

Mi pulisco il viso bagnato per le lacrime di poco fa. ― Mi ha minacciato! Anzi no, scusa, non vorrei sembrare così dannatamente egoista, visto che ha minacciato te ― gli grido in faccia. ― Ha detto che se avessi parlato a qualcuno della nostra chiacchierata tra amici ti avrebbe fatto sterminare la tua famiglia!

― Abigail, non dire stronzate ― esclama, furente di rabbia.

― Non mi credi? Leggi nella mia mente, visto che tu, al contrario di me, riponi così tanta fiducia nei miei confronti!

― Stai davvero mettendo in dubbio la mia fiducia? Quando mai ti ho nascosto qualcosa? Dimmelo, stupiscimi, avanti ― bisbiglia tra i denti. Ed ecco ritornare sul suo viso il suo gelido sguardo tagliente, mentre la sua voce assume sfumature di scherno che mai avrei pensato di risentire. ― E in ogni caso, sei così ingenua da aver creduto a delle stupide minacce?

― Non erano stupide minacce! Lo avrebbe fatto davvero proprio come fece Cornelius! Proprio come fece il suo predecessore!

Il volto di Derek si svuota. Una rabbia silenziosa s'impadronisce di lui. ― Che cosa?

― Cornelius l'ha plagiato, lui... ha fatto esperimenti su Avior così da renderlo un mago capace di utilizzare i poteri dei noxious quand'era solo un bambino ― bisbiglio. ― E prima che tu lo dica, l'ho visto nella sua mente quando l'ho ucciso.

― Ma dai ― inizia, incrociando le braccia al petto, ― non mi dire che ora provi compassione per Avior ― Sorride con sfregio.

― Vai a farti fottere ― bisbiglio tra i denti. Lui in risposta alza un sopracciglio, come se fosse persino interessato dalla piega che sta assumendo la conversazione. ― Non posso credere che dopo tutto quello che è successo tu sia ancora... geloso ― sussurro.

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