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Il Comune di Balnea Nova era sempre stato attento alle esigenze dei suoi cittadini in materia di gusti, per questo organizzava con cadenza regolare, i più svariati eventi a tema.
Quel giorno in particolare, si sarebbe tenuto un mini concerto per rockettari purosangue e simpatizzanti del genere.

Di certo tre fanatici del rock come lo erano Aurora Pastore, Viola Gemma e Massimo Rinaldi non potevano mancare affatto. L'evento sarebbe cominciato alle 21:00 nell'Anfiteatro posto sul lungomare. L'appuntamento era alle 20:30 e Massimo si trovava in ritardo.

- Dov'è che hai conosciuto questo Massimo, Aurora? - chiese curiosa la ragazza mora tutta borchie con l'ombelico di fuori adornato da un brillantino. Dall'alto dei suoi stivaletti col tacco, fissava la sua amica che nonostante indossasse l'identico tipo di calzature, le sembrava ancora più bassa dei soliti dieci centimetri di distacco.

- Al negozio di dischi sul Corso Principale. Spero non ti dia noia il fatto che lo abbia invitato qui con noi. Sai, si è trasferito da poco in città e non conosce nessuno, inoltre è molto ferrato in materia musicale - fece lei, anch'essa tutta borchiata ma castana e con una lunga treccia che le scendeva dalla spalla fino alla pancia. A differenza dell'amica, lei indossava una gonna tenendo scoperte le belle gambe toniche.

- Cos'altro sai su di lui? - domandò Viola dubbiosa questa volta.
Se le ragazze non fossero state truccate fino all'osso, sul volto di Aurora, precisamente sulle guance, sarebbero apparse due vivide rose a testimoniare il suo imbarazzo.
- A dire il vero non so un granchè sul suo conto, a parte che ha vissuto per molto tempo negli USA... Ma sembra un tipo a posto. Anche a te ha fatto una buona impressione no? -
- Si è vero, non posso negarlo -, convenne Viola, - ma i suoi occhi hanno quel luccichio sinistro...
Va be' io vedo il male ovunque! -

Ma tu Aurora cara a volte sei fin troppo ingenua, volle aggiungere ma si era trattenuta dal esternare anche questo suo pensiero.

Aurora era stata sempre una ragazza molto sensibile e dall'animo buono, fin troppo per non venire perseguitata dall'aguzzino che corrisponde al nome di "mondo".
Era andata incontro a strazianti delusioni di vario genere durante il corso della sua vita, eppure non smetteva mai di cercare il buono in una persona, anche quando non ce n'era alcuna traccia.

Questo a volte la rendeva un bersaglio facile, perciò Viola era leggermente preoccupata dell'improvvisa apparizione di questo fantomatico Massimo. Quando Aurora glielo aveva presentato, le era parso immediatamente alla mano, socievole ed aperto. Anche troppo per qualcuno che conosci appena. Ma c'era anche da dire che in sua presenza, ogni traccia di dubbio svaniva, venendo cancellata via dalla sua simpatia e dalla sua loquacità. Era una persona piacevole al primo impatto se non...

per quegli occhi verdi così distanti.

Viola invece, era l'esatto opposto dell'amica: riusciva a fiutare il marcio che si celava anche dietro agli stinchi di santo. Un segugio da marciume che ha affinato le sue abilità a suon di delusioni. Faceva dell'esperienza la sua arma preferita.

- Ehi ragazze! - Era la voce di un uomo moro, vestito di pantaloni neri leggeri, una maglietta bianca, un giubbotto leggero di pelle nero e degli stivaletti bassi anch'essi di colore nero.

- Ecco il tuo uomo 'Ragazza' - sibilò Viola per poi ridacchiare sommessamente, suscitando nervosismo in Aurora che le mise il broncio.

- Ehi Massimo, da questa parte! -

L'uomo si affrettò verso di loro cimentandosi in una breve corsa che gli fece venire un leggero affanno.
- Scusate per il ritardo. Ho definito solo poco tempo fa gli accordi riguardanti l'affitto di casa con la proprietaria. Ehi, so per certo che la serata inizierà con una cover band dei Nickelback! -

- E tu come fai a saperlo, se non hai avuto neanche il tempo materiale di informarti in giro? - gli domandò con voce fredda e distaccata Viola, che lo squadrava da capo a piedi. Considerò inoltre che se in confronto a lei Aurora doveva sentirsi bassa, con lui invece si sarebbe sentita a dir poco una nanerottola.

Massimo per tutta risposta infilò una mano nel taschino posteriore dei pantaloni, tirando fuori un volantino con sopra stampato tutto il programma dello spettacolo.
- Grazie alla pubblicità -, rispose sorridente - l'ho trovato affisso a quel palo laggiù, in cima alle scalette che conducono alla parallela superiore. -

Il suo sorriso era caldo ed accomodante, in netto contrasto con quegli occhi inespressivi e crudeli. Uno sguardo inquietante e troppo deciso, allucinato per alcuni versi.

- Oh, ma che bella spilla che hai sul colletto del tuo giubbotto -, notò con grande meraviglia Aurora per via del luccichio dell'oggetto sul quale si rifletteva ogni tanto la luce dei riflettori del palcoscenico. Era una spilla d'oro puro a forma di volatile, che sembrava reggesse qualcosa nel becco, un verme forse.

- Grazie! Mi fa piacere che tu l'abbia notata, ci sono molto affezionato sai? Mi è stata regalata molto tempo fa. Ci tengo tantissimo. -

Viola si avvicinò di più a lui, piegandosi in avanti fino ad arrivare ad una spanna dalla spilla con il naso, per osservarla meglio. Dall'espressione che Massimo aveva assunto le parve che la cosa lo avesse infastidito un po'.

- Ehi Detective, hai terminato la tua ispezione? Avrei un certo languorino e non vorrei che il mio stomaco ti facesse sussultare all'improvviso! Che ne dite di un bel panino affiancato da una bella bionda? -

- Una bionda...? - disse Aurora scattando sull'attenti.

- Sta' calma, intendeva una birra - la rassicurò Viola scoppiando a ridere imitata da Massimo. - Io ci sto, Nuovo Arrivato. Il Detective ti offre una tregua in cambio della tua bionda. -

- Sicuro, anche due di bionde se ti piace cimentarti in qualcosa di più impegnativo - la spalleggiò lui. Poi passò un braccio sulle spalle di Aurora stringendola a sé e di diressero verso il camioncino dell'ambulante, sotto lo sguardo stranito di alcuni passanti che non si capacitavano di come degli adulti potessero mostrarsi in pubblico vestiti come dei sedicenni.

Non mancava molto al pezzo d'apertura e sarebbe stato meglio mettere quanta più benzina possibile nel serbatoio prima di cominciare.

La festa ebbe inizio sulle note di Burn It To The Ground, in una moltitudine di urla di adorazione.

#Spazio Autore:

Che impressioni vi hanno dato i tre nuovi personaggi?

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