Capitolo 5

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Quella sera Cheryl era sul letto, stava disegnando come al solito sul suo blocco da disegno.

Era una delle poche cose che la faceva sentire se stessa.

Come la punta della matita accarezzava il foglio leggera lasciando un segno e poi un'altro e poi un'altro ancora fino a che quell'insieme di linee non si univano e formavano qualcosa di reale.

Si sentiva così, tutto quello che aveva subito, tutto quello che aveva perso, tutte le lacrime che aveva versato, erano come un segno. L'avevano coperta rendendo reale quello che in realtà non era lei. Alzando sempre di più il muro con le persone vicino a lei e aiutandola a perfezionare quella maschera ogni giorno meglio.

Il suo pensiero andò a Toni, alle sue labbra, ai suoi capelli. A come l'aveva colpita quella sera pur essendo ubriaca. Era riuscita a tenerle testa come nessuno ci era mai riuscito prima. L'aveva incantata e fatta rimanere senza parole.

Una cosa che c'era da sapere su Cheryl Blossom è che lei non rimaneva mai senza parole, aveva sempre qualcosa da ridire, una battutina pungente da aggiungere o una frase con cui chiudere il discorso.

Con Toni era diverso, l'aveva lasciata letteralmente senza fiato. Cominciava a piacerle e provava anche un po' di invidia: poteva essere fantastica rimanendo se stessa mentre, l'unica cosa che sapeva fare Cheryl, era mentire.

Voleva baciarla di nuovo perché quando lo faceva si sentiva se stessa. Lì, in quel ripostiglio, mentre le loro lingue ballavano e i loro respiri si mischiavano era riuscita a toglierle quella maschera; che poi aveva rimesso appena si erano guardate negli occhi. Si era chiesta cosa stesse facendo, non poteva baciare una ragazzina del sud in un ripostiglio e sentirsi così. Libera.

All'inizio aveva in mente di farlo solo per farle capire chi comandava ripagandola con la sua stessa moneta poi, beh, poi aveva iniziato il suo gioco.

Quando dopo era uscita da quel ripostiglio per andare in bagno a sistemarsi il rossetto non era riuscita a smettere di sorridere. Non si sentiva così felice da molto tempo.

Cheryl pensò così tanto a quella ragazza che non si accorse di averne disegnato il volto.

Entrò sua madre senza neanche bussare alla porta, alzó la testa e la fissó mentre Penelope si soffermò a guardare il disegno che aveva appena finito sua figlia. Sulla sua faccia era presente una smorfia e iniziò a scuotere la testa quasi impercettibilmente.
"Che c'è madre?" Alzò gli occhi e le rivolse uno sguardo gelido "è pronto metti via i tuoi disegnini e scendi se vuoi mangiare" Cheryl avrebbe voluto dirgliene di tutti i colori ma si limitò a una sorriso falso "ora arrivo". Sua madre uscì dalla stanza come se non aspettasse altro.

Cheryl ammirò per l'ultima volta il suo disegno, chiuse l'album e andò a tavola. Sarebbe stata una cena piena di silenzi, a cui, ormai, era abituata.

Intanto Toni stava ascoltando un po' di musica e mettendo a posto qua e là in casa. Quando passò per caso davanti allo specchio del soggiorno e, guardando il succhiotto che aveva dietro l'orecchio, si ricordò di Cheryl.

La faceva confondere così tanto. Era complicata ma allo stesso tempo ciò la intrigava. Come se per capirla veramente dovesse decifrare un codice o seguire una mappa per uscire da un labirinto. Insomma non riusciva a capirla fino in fondo, però era proprio questo che l'attraeva di lei.

Al ricordo del bacio di quel giorno le spuntò un sorriso e le iniziarono a tremare le gambe, anche se l'aveva abbandonata così. Perché quel bacio? Voleva impartirle una lezione? Impossibile. Ormai avrebbe dovuto capire che Toni fa di testa sua e non le importa niente delle regole; che le riusciva così bene uscire da situazione difficili e scamparsela. Era brava in questo: far capire alle persone che non potevano fare niente contro di lei. Lo sapeva. Eppure Cheryl l'aveva lo stesso sbattuta in quel ripostiglio e le aveva fatto perdere il vantaggio che aveva e che si era creata in neanche sessanta secondi.

La cosa che più la tormentava però era il perché continuasse a porsi queste domande.

Le piaceva Cheryl: il modo in cui si vestiva, il modo in cui la baciava, le sue labbra ricoperte da quel rossetto e soprattutto come le usava. Era brava.
Era riuscita a farle dimenticare tutto e ad imprimere nella sua mente quel momento. La sua lingua e le sue mani compivano dei movimenti coordinati che le facevano perdere la condizione del tempo e dello spazio, tutto intorno a loro spariva.

L'unica cosa a cui pensava era a baciarla di nuovo. Non le importava il dove o il come, voleva farlo e basta. L'attirava come una calamita.

Quella sera Toni decise che la ragazza dai capelli rossi sarebbe stata sua.

Ad un certo punto qualcuno suonò al campanello e la fece riprendere da quei pensieri. Era il tipo delle consegne che aveva portato del cibo d'asporto "grazie Alex tieni pure il resto" ormai era quasi un'abitudine cenare in questo modo e Alex era un tipo simpatico.
"Primo giorno di scuola oggi? Com'è andata? Credo bene guarda che sorriso hai eeee che succhiotto... ahaha"
"Si nota così tanto??"
"Beh se l'ho notato io che sono mezzo cieco" lui portava gli occhiali.
"Ma smettila"
"A parte queste dolci distrazioni com'era la scuola?? Faceva così schifo??"
"Beh i professori mi sono sembrati troppo seri e ci sono tanti libri quindi direi che non è tanto diversa da quella in cui andavo prima"
"O beh almeno non è peggio" si misero a ridere.
"Grazie"
"E di che? Ci vediamo domani Toni"
"A domani Alex". Si salutarono con un caloroso abbraccio; Toni chiuse la porta e chiamò suo zio dicendogli che era arrivata la cena. Lui arrivò con passo pesante, si vedeva che aveva bevuto
"Com'è andata oggi a lavoro?"
"Niente di nuovo il mio capo è sempre un coglione, non cedo cambierà mai". Dopodiché calò il silenzio è finirono di mangiare come due sconosciuti.

L'ultimo pensiero di Toni andò alla rossa che sapeva di ciliegia.

N/A: lasciate una stellina e/o un commento se vi è piaciuto il capitolo. Nella prossima settimana non so se riuscirò a postare frequentemente (sia qui, sia sulla pagina Instagram: choni.ita) perché sono senza wi-fi e sto finendo i giga, che bella la vita.
Baci -M🦋

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now