Capitolo 33

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Lo zio di Toni stava girando il mestolo nella pentola canticchiando una canzoncina, quando sentì il rumore di una moto. Capí che era sua nipote dall'orario e buttò un pizzico di sale nella pietanza che stava preparando.

Dopo poco sentì la porta di casa sbattere e il rumore di passi pesanti che si avvicinavano verso la cucina.
"Hey" disse alzando la testa pronto a chiederle come fosse andata con Jughead ma lei si fiondò in camera sua sbattendo la porta.

Il suo sorriso sparì, poggió il mestolo di legno al bordo della pentola, si pulì le mani allo strofinaccio poggiato alla sedia vicino al tavolo e si diresse verso la camera di Toni. Bussò in modo cauto perché non voleva essere assillante nei suoi confronti e di sicuro non voleva peggiorare la situazione.
"Toni?" La chiamò dall'altro lato sussurrando, non aveva la benché minima idea di cosa aspettarsi. Gli avrebbe urlato contro? Avrebbe chiuso a chiave? Non gli avrebbe risposto?

La porta si aprì di scatto e lui se la ritrovò tra le sue braccia. Fece due passi indietro per non cadere dato che Toni si era praticamente buttata contro di lui. Lei iniziò a piangere contro la sua spalla, si sarebbe aspettato tutto tranne che questo.

La strinse di più a se cercando di calmarla, era uno scricciolo in confronto a lui. Aveva paura di poterla rompere in qualche modo.
"I-io-" cercò di dire una frase di senso compiuto ma altre lacrime le rigarono le guance.
"Shh" le accarezzò la schiena cercando di calmare i suoi singhiozzi. Non sapeva perché stesse piangendo, ma sapeva che voleva a tutti i costi che la smettesse. Non riusciva a sopportare di vederla in quello stato Le lasciò un bacio sulla testa e poi si allontanò di poco.

Le prese il viso tra le sue enormi mani e le asciugò le lacrime con i pollici. Le spostò i capelli dietro alle orecchie e poi la guardò negli occhi.
"Che è successo?"
Lei alzò lo sguardo, i suoi occhi erano lucidi. Si percepiva tutta la disperazione e il disprezzo che provava per se stessa in quel momento.
"Io le ho fatto del male" un'altra lacrima le solcò il volto al ricordo.

L'uomo iniziò a preoccuparsi
"Cos'è successo?" Aveva paura della sua risposta, quella frase poteva avere tanti significati.
"Sono andata a casa sua e-e c'era sua madre e-e poi io l'ho ferita"
Lui iniziò a non capire. Toni parlava in modo sconclusionato e non riusciva a capire a chi si stesse riferendo. In quel periodo troppe cose stavano accadendo nella sua vita e lui non riusciva a tenere il passo.

"Ok ora calmati, preparo qualcosa di caldo, ci sediamo sul divano e ne parliamo." Toni sembrò acconsentire all'idea e andò a sedersi in soggiorno. Iniziò a pensare a tutto quello che era successo, voleva far sparire quelle immagini dalla sua testa. Non le era mai successo di perdere così tanto il controllo.

L'uomo dal canto suo si sentiva euforico. Era la prima volta che Toni andava da lui a chiedergli aiuto, era la prima volta che piangeva tra le sue braccia. Neanche alla morte dei suoi era successo. Beh quando lei era tornata a casa con lui era stata tutto il tempo seduta su una poltrona e, quando erano andati via tutti, era corsa nella sua nuova camera.

Quello che aveva fatto lui era stato ordinare una pizza e bere tre bottiglie di birra.
Guardandosi con gli occhi di adesso si vergognava tanto di quello che aveva fatto. Non era andato da lei, era una bambina e non si era preoccupato di rassicurarla o semplicemente di andare ad abbracciarla.

Questa era la sua rivincita, avrebbe potuto essere più responsabile, migliore. Andò in cucina e aprí tutti gli sportelli della dispensa in cerca di una bustina di tè o di camomilla.
Le mani gli tremavano, era troppo emozionato per quel momento.

Dopo qualche minuto tornò in soggiorno con due tazze in mano. Richiamò Toni che era rimasta incantata a guardare un punto indefinito dello spazio. Sembrava esausta, lui aveva paura di iniziare la conversazione. Non riusciva a smettere di sorridere perché finalmente gli aveva chiesto aiuto ma, allo stesso tempo, doveva assumere un espressione seria.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now