Capitolo 31

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Toni decise che sarebbe andata a parlare con Jughead il giorno dopo, dato che era, ormai, tardi. Quella sera passata con Cheryl l'aveva aiutata a capire alcune cose. Soprattutto che aveva sbagliato a evitare i suoi amici, se n'era accorta anche lei che non era arrivata a nulla facendo in quel modo.

Camminò verso la roulette di Jughead scalciando qualche sassolino qua e là. Conosceva bene quella strada, la percorreva praticamente da una vita. Come conosceva bene il suo amico e sapeva che appena l'avrebbe vista davanti alla sua porta non l'avrebbe cacciata, ma, al contrario, l'avrebbe accolta con un sorriso e una cioccolata calda.

Lei però aveva comunque questa strana sensazione di angoscia. Ogni passo che l'avvicinava a quella porta sembrava troppo breve e, infatti, rallentava costantemente.

Passò accanto alla sua moto, coperta da un telo in plastica bianco. Quanti giri ci avevano fatto prima che lei ne prendesse una sua. Si aggrappava al suo petto come un koala le prime volte, aveva paura di cadere, ma adorava il vento che le soffiava in faccia e adorava il fatto che fosse l'unica a cui Jughead permetteva di avvicinarsi.

Salì gli scalini e bussò piano alla porta con le nocche della mano. Strinse la tracolla della borsa e alzò la testa cercando di ricavare coraggio da quel gesto.

La porta si aprì piano e poi vide la figura del ragazzo sull'uscio. Stava sorridendo a qualcuno all'interno del soggiorno.
"Si metti in pausa arrivo subito" si girò verso Toni e rimase sorpreso nel vederla lì, davanti a lui.
"Toni" il suo sorriso si affievolì. Era contento di vederla dopo tutti quei giorni in cui l'aveva ignorato, ma era un diverso tipo di felicità.
"Hey" sussurrò sorridendo timidamente Toni
"Disturbo? Posso tornare un'altra volta" disse girandosi di poco e indicando dietro di lei.
"N-no no entra" sembravano due emeriti sconosciuti, questo la ferì molto. Si volevano ancora molto bene ma nessuno di loro sapeva come comportarsi in quella situazione.

Toni si girò prima di entrare, cercava sicurezza nello sguardo di Cheryl, ma non la trovò. Si ricordò che non era lì eppure ne aveva così tanto bisogno in quel momento.

"Hey papà" iniziò a parlare il ragazzo chiudendosi la porta alle spalle
"Antoinette Topaz" disse l'uomo con un enorme sorriso interrompendo il figlio.
"Da quanto tempo" si alzò dalla poltrona e poggió gli occhiali sul comodino di fianco. Indossava un'enorme camicia a quadri bordeaux e verdi, come l'ultima volta che l'aveva visto. Il suo stile non era cambiato.

Le andò incontro e l'abbracciò avvolgendola tutta con le sue enormi braccia. Neanche il suo odore non era cambiato, sapeva di muschio e birra. Fp...praticamente il suo secondo padre; non si vedevano da una vita. Gli voleva davvero bene.
"Ciao Fp" ricambiò l'abbraccio calorosamente stringendo le mani dietro la sua schiena.

"Come stai?" Chiese lui con gli occhi che spruzzavano felicità, appena si staccarono.
"Beh, diciamo che non mi lamento" lui rise come se fosse la risposta più esaustiva che gli avessero mandato.
"Hai trovato finalmente il ragazzo... ?" Rise ancora. Era davvero felice di averla rivista.
"O la ragazza?" Alzò le spalle e fece un occhiolino a Jughead che era rimasto poco avanti alla porta.
"Papà cosa t'importa" lo rimproverò diventando rosso in viso. 
"Sì" sorrise Toni "è una ragazza e si chiama Cheryl"
Il ragazzo storse il naso.
"Oh bene bene" Fp si asciugò una lacrima come se fosse veramente sua figlia.
"Come crescete in fretta" guardò anche suo figlio e poi si allontanò tornando verso la poltrona. Riprese gli occhiali e guardò i due ragazzi.

"Bene ragazzi, vi lascio alle vostre questioni" disse continuando a sorridere come un ebete incamminandosi verso la camera.

Toni si girò verso Jughead
"É sempre il solito" disse lei non sapendo in che altro modo colmare quel silenzio imbarazzante
"Già" si grattò la nuca anche lui evidentemente a disagio
"Vuoi qualcosa da bere?" continuò indicando la cucina.
"No sto bene" Toni inghiottì la saliva e sviò il suo sguardo.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now