Closer to you||choni

Capitolo 36

"Babe ti va di uscire domani sera?" Chiese Toni guardando il suo telefono.
Si trovavano nella sala comune della scuola e la più bassa era seduta sulle gambe di Cheryl sulla poltrona marroncina.

"Certo, dove vuoi andare?"
"Andiamo a ballare?" si girò verso di lei e le sorrise
"Ok" la baciò a stampo stringendola per i fianchi.
"Oh oh oh che si festeggia?" Sweet pea entrò nella saletta e si sedette pesantemente sul divano accanto a loro.

"Sweetie non essere così intromettente, fatti gli affari tuoi" disse Lyndsey seguendolo e prendendolo per il braccio.
"Non sono intromittente" si imbronciò e girò lo sguardo verso di lei. Erano davvero due opposti.
"Intromettente" lo corresse pazientemente "e si che lo sei" disse spostandosi di lato i suoi lunghi capelli neri.

Toni sorrise a quel piccolo battibecchio, mentre Cheryl si appoggiò allo schienale della sedia annoiata. Era un loro momento ed era stato interrotto. Non tolse le mani dai fianchi di Toni, però, per segnare il fatto che era sua e per far capire a tutti che nessuno poteva toccarla. Vista da fuori poteva sembrare che nella coppia era la rossa a comandare, ed era infondo anche plausibile. Non sapevano cosa si nascondeva sotto quel viso angelico e innocente della ragazza dai capelli rosa.

"Niente, stavamo parlando dei programmi per domani sera" disse Toni tanto per renderli partecipi.
"Figo! Dove andiamo?" esclamò il ragazzo intrecciando le mani e poggiando i gomiti sulle ginocchia sporgendosi in avanti.
"Beh voi non lo so, noi andiamo in discoteca" disse Cheryl marcando i pronomi alquanto seccata.

"Cher" la rimproverò Toni per poi rivolgersi verso Sweet pea e Lyndsey.
"Vi veniamo a prendere alle 9" disse sorridente il serpent per poi alzarsi.
"Andremo da sole e all'ora che vogliamo" esclamò Cheryl spuntando da sopra la spalla di Toni.
"Ok" sorrise lui "andiamo in classe piccola" porse la mano alla mora che l'accolse e si alzò dal divanetto.
"Ci vediamo domani ragazze" disse dolcemente prima di seguire il suo ragazzo verso la classe successiva.

"Sei impossibile" Toni si mise a ridere appena fu sicura che se ne fossero andati. L'unico aggettivo che riusciva a darle in situazioni del genere era quello.

"Non può venire qui e prendere decisioni" la ragazza dai capelli rosa rise ancora
"È quello che fai sempre tu" si girò verso di lei sistemandosi in modo da stare più comoda in quella nuova posizione
"Non è vero" negò Cheryl corrucciata.
"Si" ridacchiò "ma è anche per questo che mi piaci" la baciò di nuovo. La campanella suonò e tutte e due sbuffarono.
"Passami a prendere alle 9 domani sera" disse Toni, le morse il labbro inferiore tirandolo di poco. Poi si alzò ed uscì dalla stanza lasciandola imbambolata sulla poltrona.

E ora Cheryl si trovava in quel locale, con la musica a palla e le luci stratosferiche che si riflettevano nei suoi occhi. Proprio il suo ambiente.
"Babe vado a cercare Sweet pea e Lyndsey, dicono di essere all'entrata" disse la più bassa alzandosi col telefono in mano.
"Dicono" ripeté lei infastidita
"Mi fai un sorriso?" La implorò con gli occhi da cagnolino. Lei sorrise forzatamente.
"Bene" Toni si ritenne soddisfatta e andò verso l'entrata lasciando Cheryl sulle poltroncine viola.

Dopo alcuni minuti vide arrivare i due fidanzatini
"Ciao Cheryl" la salutarono in coro sedendosi accanto a lei.
"Dov'è Toni?" Chiese senza ricambiare il loro saluto.
"Non lo so, era dietro di noi" Sweet pea alzò le spalle e avvolse Lyndsey con un braccio.

Cheryl si alzò e si mischiò alla folla per cercarla. Quando vide la sua inconfondibile coda di cavallo si avvicinò un po' di più. La notò parlare con una ragazza dai capelli neri e folti, le andò incontro ma appena era ad un metro da loro la sconosciuta se ne andò.
"Chi era?" Chiese a Toni facendo spostare la sua attenzione dal culo di quella troia a lei.
"Una mia... vecchia amica" disse semplicemente.
"E perché le stavi guardando il culo?" Chiese con sguardo accusatorio
"Eh?" Toni non aveva sentito per via della musica troppo alta e Cheryl decise di non richiederglielo. Fiducia. Era quello che serviva nella loro relazione, come in qualsiasi altra.