Capitolo 48

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Erano ormai passati due giorni da quando Cheryl aveva organizzato quell'appuntamento e non aveva ancora rivisto Toni da allora. Non le importava poi così tanto, però, dato che il ricordo del loro ultimo bacio era ancora stampato nella sua mente.

Quando era tornata a casa sua madre era ancora sveglia, stranamente. La ragione le era apparsa ovvia non appena aveva attraversato la porta del soggiorno e si era sentita chiedere di come fosse andata con Kevin.

Per un primo momento non si era neanche accorta della sua voce, troppo presa dal rivivere milioni di volte quella serata. Le aveva risposto vagamente e poi era corsa subito in camera, per poi addormentarsi stringendo la collana al petto.

La stessa cosa che stava facendo in quel momento, durante l'ora di chimica, con la testa tra le nuvole pensando e ripensando a quella sera. Le ci era voluto davvero tanto per organizzarla, ma con l'aiuto di Ronnie e, inaspettatamente, di Pop era riuscita a far uscire fuori qualcosa quasi di magico. Il sorriso ancora presente sulle sue labbra mentre la professoressa parlava di batteri e achei ne era la prova.

"Signorina Blossom è tra noi?" quando sentì il suo cognome saltò quasi dalla sedia tornando alla brutale realtà. Si accorse che tutti la stavano guardando e strinse gli occhi regalando loro uno sguardo così duro, che li raggelò  a tal punto da farli tornare composti in pochi istanti.
Anche la professoressa tornò al suo posto e continuò tranquillamente la lezione. Avrebbe mentito se avesse detto che quella ragazzina non la spaventava almeno un po'.

Quando la campanella suonò i ragazzi buttarono i quaderni negli zaini e uscirono accalcandosi alla porta.
Josie stava quasi per oltrepassare la soglia quando sentì la professoressa chiedere a Cheryl di rimanere per parlare cinque minuti. Si fermò per un secondo e poi continuò per la sua strada decidendo di aspettare la rossa in corridoio.

"Ascoltami Cheryl" iniziò la signorina Bledel con calma "ho saputo cos'è successo a tuo fratello e mi disp-" venne interrotta subito dall'alunna
"Lui è morto, non si deve dispiacere, non è colpa sua."

La donna deglutì alla freddezza con cui quelle parole erano uscite dalle sue labbra, ma prese coraggio e continuò.
"Non vorrei che i tuoi voti calassero per questo incidente. Non riesco a immaginare quanto possa essere doloroso, ma la tua vita continua, sei sempre stata una studentessa modello, non mollare proprio ora."

Prese un foglietto dalla sua borsa, c'era una scritta sopra e un orario.
"Questo è l'ufficio dello psicologo della scuola" Disse indicando la prima riga "e questo è l'orario in cui puoi andare a parlargli" glielo porse e Cheryl lo guardò scettica per qualche secondo poi fissò lo sguardo in quello della professoressa.

"Credo che lei sia proprio fuori strada" disse con voce ferma strappandole il fogliettino di mano e uscì dalla classe. Prese un bel respiro, non riusciva più a resistere in quell'aria. Infondo sapeva che aveva bisogno di aiuto, ma non aveva il coraggio di ammetterlo a se stessa. Non ancora.

Neanche il tempo di ricomporsi che sentì qualcuno poggiarle una mano sulla schiena
"Tutto ok?" la rossa si girò di scatto trasformando il suo sguardo da perso in sicuro.

"Che vuoi Josie? non ti sono bastate tutte le volte in cui ti ho detto di starmi lontana?" chiese retorica incamminandosi verso la sua prossima classe
"Cosa voleva la Bledel?" domandò la riccia correndole dietro
"Non sono affari tuoi, ora lasciami stare" Urlò esasperata.

"Ti prego Cher sto cercando di riparare a quello che ho fatto"
Cheryl si bloccò immediatamente e si girò verso di lei, per poco Josie non le sbattè contro.
"Sai quando ne avevi la possibilità?" la guradò fissa negli occhi e l'altra non rispose sapendo che la rossa non voleva questo.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now