Speciale di Natale

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Attenzione: Se non capite il motivo dell'esistenza di questo capitolo leggete prima la nota autrice.

Cheryl era in cucina con sua nonna e sua mamma, stavano preparando le lasagne per il pranzo di quel giorno. Era Natale, cioè la sua festa preferita. Dire che l'amava era dir poco.
Le persone erano più gentili e dolci. Tutti erano felici e miglioravano in un certo senso.

Poi c'era l'albero, le luci, la maggior parte delle decorazioni erano rosse: il suo colore preferito. La cioccolata calda con i marshmallows dentro, poteva riempirsi di cibo e non sentirsi in colpa, perché tanto era Natale. Adorava le canzoni che si cantavano davanti alla porta, avvalersi della gentilezza degli abitanti delle piccole casette a cui i cantori bussavano.

Il vischio appeso fuori, i piccoli babbi Natale che fingono di arrampicarsi sulle finestre. La città che si illumina di sgargianti colori, non solo quelli monotoni dei lampioni o dei negozi aperti 24 ore su 24. L'aria era completamente diversa, si respirava felicità in giro.

Le scuole erano chiuse, il che voleva dire meno ansie, i regali da spacchettare sotto l'albero e il vischio appeso come decorazione. Mettersi sotto le coperte davanti al fuoco. I giochi con i parenti. Il nonno che bara pur di vincere e i bambini che fanno i salti di gioia anche solo per un centesimo.

Questo Natale sarebbe stato diverso per Cheryl, non solo perché era il primo che passava senza suo fratello, ma anche perché sarebbe stato il primo passato con Toni. Già. La ragazza dai capelli rosa stava, ormai, per arrivare.

Le aveva detto di arrivare prima per non doversi sorbire l'attacco dei suoi parenti. Loro avevano anche ragione, non la conoscevano, ma sarebbe stato meglio presentarsi ad uno alla volta. Non sai quanto possano essere fastidiosi finché non iniziano ad assillarti con tutte le loro domandine inutili. Figuriamoci conoscere un'altra persona.

Toni sarebbe morta di sicuro soffocata da tutta quella folla, e l'unica che poteva farla morire era lei, perché poi l'avrebbe fatta resuscitare.
A modo suo.

Suonarono al campanello, Cheryl lasciò immediatamente quello che stava facendo e si diresse con una furia invidiabile a babbo natale che fa il giro di tutte le case del mondo in una sola notte, alla porta. Si sistemò i vestiti e l'aprì.

Sorrise appena vide Toni sull'uscio, aveva una bottiglia di spumante in mano.
"Hey" disse la rossa sorridendo come un'ebete. Averla lì uno dei giorni più importanti della sua vita le dava un grande senso di gioia.
"Hey, ho portato questa" alzò la bottiglia "non so se ho fatto bene".

Cheryl la prese per mano e la portò a se baciandola dolcemente ma, allo stesso tempo, a fondo. Toni non si staccò, anzi, continuò a muovere le sue labbra a ritmo di quelle dell'altra.
"Non hai paura di farti scoprire?" Disse appena si staccarono lasciando la mano sulla sua spalla. La rossa guardò in alto indicando il vischio sulle loro teste.
"Non s'infrange una tradizione"

Toni la guardò sorridente
"No hai ragione" avrebbe voluto baciarla di nuovo ma per ora non poteva. Doveva aspettare il giorno dopo, suo zio le aveva fatto la grazia di accettare a trascorrere una giornata con suo nonno e avrebbe avuto tutta la casa per se.
In quel momento però la sua ragazza aveva bisogno di lei e del suo appoggio. Aveva conosciuto Penelope per pochi secondi e poteva solo immaginarsi come sarebbe stata una giornata con lei e con i suoi simili.

Cheryl chiuse la porta dietro di loro e fece per girarsi e dirigersi verso il salone quando Toni la fermò, aveva capito che tutti gli altri si trovavano lontano da loro.
"Sei bellissima comunque" le sussurrò all'orecchio e le lasciò un casto bacio sulla guancia.

La più alta arrossì e si girò per continuare la sua strada non notando il sorrisetto compiaciuto apparso sulle labbra di Toni. Ormai stavano insieme da quasi tre mesi e avrebbe dovuto farci l'abitudine ai suoi continui complimenti, però non riusciva a controllare il calore che questi le provocavano facendo diventare le sue guance porpora.

Closer to you||choniDonde viven las historias. Descúbrelo ahora