Capitolo 44

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Cheryl si guardò allo specchio e subito si ricordò di aver dimenticato qualcosa: il suo rossetto rosso.

Lo andò a cercare nel posto in cui lo poggiava svogliatamente ogni volta che lo usava. Non lo trovò, eppure tutte le volte che usciva lo lasciava sempre lì.
Aprí il primo cassetto sulla destra accanto a se, quello in cui teneva i trucchi che usava raramente.

Ci scavò un po' dentro spostando dei pennelli usati, delle matite spuntate e dei lucidalabbra appiccicosi. Dio solo sapeva cos'altro c'era in quel cassetto.

Alla fine lo trovò vicino ad un fondotinta. Sospirò felice e si rivolse di nuovo allo specchio per metterselo. Guardando le sue labbra tingersi di quel rosso acceso, cercò di capire il motivo per il quale non si trovava accanto allo specchio sulla scrivania.

Finì di metterselo e fece un sorriso tirato, subito si sentì più sicura di se stessa e capí anche perché l'aveva abbandonato in quel cassetto.
Era da un po' che non lo metteva, non ne sentiva il bisogno.

Sapeva a chi darne il merito.

Sorrise di nuovo, ma stavolta sinceramente. si alzò dalla sedia e prese la borsetta appoggiata al manico della porta. Tirò via un fazzoletto dopo aver visto l'orario. Come sempre era in ritardo.

Cominciò a scendere le scale e intento si strofinò quel pezzo di carta sulle labbra con l'intento di togliere quell'inchiostro, che ora sembrava più tossico che altro.

Se era riuscita a sentirsi bene anche senza la sua maschera con Toni, allora poteva riuscirci anche con gli altri.

"Cheryl dove stai andando?" Le chiese Penelope facendola fermare di colpo nell'ingresso. Era seduta sopra il divano con fare annoiato e stava leggendo una delle sue solite riviste.

"Da pop's" disse tranquillamente indicando la porta e volgendosi verso di essa con l'intento di uscire di lì a poco. Non fu così.

"Con chi?" Chiese ancora più sospettosa.
"Cos'è, un interrogatorio?" Chiese Cheryl ironica. Sua madre solitamente non si interessava a ciò che faceva, dove andava, chi vedeva, tranne quando voleva scoprire qualcosa.

"Cheryl vieni qui devo dirti una cosa" chiuse definitivamente la rivista e la posò sul tavolino. La rossa alzò gli occhi al cielo e sospirò.
"Farò tardi, non puoi dirmela dopo?" Chiese nell'ultima speranza di poter far morire quel discorso in quell'istante.

"No" disse infastidita, si spostò di poco e poi picchiettò la mano sul posto libero accanto a se, spostandosi di lato e alzandosi il vestito per non inciampare.

"Va bene" Cheryl la raggiunse rassegnandosi. Appena si sedette facendo affondare il velluto rosso sotto il suo peso, Penelope le afferrò il viso con presa salda.
"Che hai fatto alle labbra?" Le strofinò col pollice e la più giovane le tirò via la mano.

"Niente" disse infastidita
"Il tuo rossetto... non lo metti più tanto spesso" sussurrò con rancore. Cheryl rimase sorpresa. Davvero se ne era resa conto?
"Non mi piace più." alzò le spalle "dovevi dirmi questo?ora posso andare?" Chiese alzandosi di poco ma Penelope la bloccò.

"L'altra sera è venuta a casa quella tua amica... quella stronzetta sfacciata ti stava cercando" in un secondo il cuore di Cheryl accellerò; appena capí a chi sua madre si stesse riferendo. E se avesse scoperto qualcosa?

"Era venuta con la sua moto ed era intenzionata a non andarsene. Le ho detto che eri già uscita con Kevin" un sorrisetto compiaciuto apparve sulle sue labbra.

Se non la si conosceva bene si poteva pensare che il suo comportamento fosse solo quello di una madre troppo protettiva. Purtroppo però Cheryl la conosceva bene e sapeva che aveva già pianificato dove far finire quella conversazione.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now