Capitolo 25

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Cheryl sentì il rumore di una macchina parcheggiare nel vialetto di casa. Alzò subito la testa e batté le palpebre un paio di volte realizzando cosa stava succedendo intorno a lei.

Fuori era ancora buio, ciò significava che era notte inoltrata. Non ne era sorpresa, sapeva che sua madre, a volte, tornava a casa a questi orari. Era a causa del suo 'lavoro' che ogni tanto la teneva fuori casa di notte. Odiava ciò che Penelope faceva, non erano bastate tutte le volte che le aveva chiesto di smettere. Lei aveva deciso di continuare per fargliela pagare in qualche modo contorto che solo lei poteva immaginare. E pensare che era sua madre, avrebbe dovuto capire le sue ragioni e rimediare ai suoi errori e...

...cazzo, sua madre. Sua madre era tornata a casa e lei era nuda nel suo letto con Toni abbracciata a se. Il panico iniziò a diffondersi dentro di se, era entrata in paranoia, non sapeva che fare.

Agì in base a ciò che le disse il cervello per sopravvivere. Perché alla fine era quello a cui si riduceva ogni volta che doveva agire in fretta e non sapeva cosa fare. Non riusciva a pensare lucidamente in momenti del genere.

"Toni!!" Si alzò a sedere e la scosse delicatamente. Aveva fretta, ma non per questo voleva far svegliare male. 
Dalla bocca della più bassa uscì un mugolio di dissenso
"Cher, sono stanca, lasciami dormire" disse con la voce impiastricciata dal sonno. Si girò dall'altra parte e abbracciò il cuscino che aveva sotto la testa.
Cheryl doveva ammettere che quando dormiva sembrava una bambina, niente in confronto alla persona dura e forte che aveva incontrato. Era così carina con le labbra socchiuse e...

Ok. Quello sicuramente non era il momento giusto per fermarsi ed ammirare la sua ragazza dormire.
"Toni" provò più gentilmente avvicinandosi al suo viso per lasciarle un dolce bacio sulla guancia. Però notò che funzionò ancor meno di prima, anzi, si era già riaddormentata.

Sbuffó e decise di passare alle maniere forti. Non le aveva lasciato altra scelta.
"Toniiii" le urlò nell'orecchio senza alzare troppo la voce. Lei si svegliò di colpii e si prese paura cadendo dal letto con la coperta appresso.
"Cazzo Cheryl" Ora era assolutamente sveglia. La rossa si sporse e vide la sua ragazza massaggiarsi la testa con il palmo della mano.

Toni la guardò e negò con la testa "Non si tratta così la persona che ti ha fatto avere il miglior orgasmo della tua vita" Cheryl arrossì a quell'affermazione. La più bassa sorrise maliziosamente e si alzò in ginocchio per baciare la rossa, volendo riprendere da dove avevano lasciato quella sera.
"Devi andartene. Ora!"
"Cosa?" Chiese la ragazza dai capelli rosa.
"Devi andare via" disse con più calma e abbassando il tono di voce. "Ok e c'era bisogno di farmi cadere dal letto?!"
"Non ti sei svegliata con le buone..." spiegò evidenziando il fatto che non era proprio colpa sua.

"Questa la pagherai cara" Toni si alzò e raccolse i vestiti che avevano sparso per la stanza.
Si fermò davanti a Cheryl che intanto aveva messo una vestaglia e poi si era riseduta sul letto guardando Toni che girava per la sua camera alla ricerca dei vestiti.
"Come dice quel detto famoso" piegò un ginocchio per avvicinarsi a Cheryl
"Non svegliar il can che dorme"
La baciò e, ancor prima che la rossa potesse ricambiare, Toni si staccò e le fece un occhiolino.
"Immagino io debba uscire dalla finestra" ci si fermò davanti e la indicò, poi riguardò Cheryl
"Eh?" Lei era ancora rimasta ipnotizzata dalle sensazioni che Toni le aveva provocato in neanche cinque minuti. Anche con dei semplici gesti riusciva a farla perdere.
La più bassa sorrise.
"Ci vediamo domani principessa"
Aprí la finestra e scese usando uno dei rami sporgenti.

Cheryl si alzò dal letto e andò in contro alla finestra, giusto in tempo per vedere Toni camminare nel suo giardino e girarsi, per poi prendere il telefono.
La rossa sentì lo squillo dal cellulare che l'avvertiva dell'arrivo di un nuovo messaggio.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now