Capitolo 35

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Cheryl si strinse di più a Toni, era stata una pessima idea decidere di farsi venire a prendere in moto. Odiava quell'aggeggio, come caspita faceva la sua ragazza a far sembrare tutto così figo e senza pericoli?

"Ok Cher puoi allentare la presa, siamo arrivate" disse sorridendo e abbassando il cavalletto della moto
"Sempre se vuoi" continuò girandosi di quanto le era possibile.

Cheryl aprí gli occhi e si alzò immediatamente da quella macchina mortale ringraziando chiunque le avesse permesso di arrivare lì sana e salva.
"Non lo farò mai più" disse sicura ed esasperata allo stesso tempo. Si tolse il suo casco e lo passò a Toni scuotendo un po' i capelli.

La più bassa scese dalla moto e si poggió alla sella rivolgendosi a Cheryl.
"Non ti ho costretta io" alzò le spalle sorridendo
"E io non ti ho costretta ad essere troppo figa, ma tu lo fai comunque" disse quasi arrabbiata, come se questo già fosse un dato di fatto.

"Mi viene spontaneo sai com'è" alzò le spalle continuando a sorridere
"Dovresti dimostrarmi un po' più di gratitudine, sono uscita di casa solo per venire a prenderti" disse Toni lasciando Cheryl senza parole, sfruttò quel momento per avvicinarla a lei.
"Ora voglio ciò per cui l'ho fatto" guardò le sue labbra e poi i suoi occhi, dopodiché la baciò.

La rossa chiuse le palpebre e aprí la bocca dopo che l'altra le chiese l'accesso con la lingua. Si staccarono.
"Questo si chiama sfruttare le persone" sussurrò Cheryl indispettita
"Questo si chiama baciare la propria ragazza sotto casa sua" continuò Toni con voce roca.

Quella voce, Cheryl amava quando parlava in quel modo. Qualcosa dentro di lei si accendeva. Avrebbe voluto sentire la sua voce ancora e ancora non si sarebbe mai stancata. Era una delle poche cose di cui non riusciva a fare meno di lei.

"Ora vado" disse la più bassa sorridendo malinconica e allontanandosi completamente da lei, il calore del suo corpo già le mancava.
"Non voglio che tua madre pensi che non siamo solo amiche" disse con lo sguardo ferito girando intorno alla sua moto per salire dall'altra parte. Non sapeva perché, era più che altro una sua fissa, non riusciva a salire con la gamba destra. Doveva per forza alzare la sinistra e salire da quella parte sennò si sentiva cadere e non guidava bene.

"No aspetta" Toni rimase col casco tra le mani pronta a metterselo, ma decise di sentire quello che aveva da dire l'altra
"Ora non c'è" disse indicando la casa.
"Ah allora è tutto ok" disse sarcastica. Non era ok. Per niente. Se non era abbastanza per lei da entrare in casa sua solo quando non c'era sua madre, allora che ci stava a fare lì?

"No" sospirò la rossa "scusa, ho sbagliato" in realtà non aveva capito esattamente dove aveva sbagliato, o il perché. Però dal tono in cui Toni aveva pronunciato quelle parole e dal suo sguardo, che non si era per niente tramutato, aveva capito di aver detto qualcosa che non andava. Oppure semplicemente l'aveva detto nel modo sbagliato.

"Volevo dire che se vuoi puoi rimanere, prendiamo una cioccolata calda, guardiamo un film..." disse supplicandola con gli occhi e avvicinandosi alla moto
"Sotto le coperte" Toni non sembrava convinta per niente, guardò da un'altra parte e prima che potesse trovare qualche scusa Cheryl la precedette
"Abbracciate...?" Sembrava così impacciata in quel momento, non sapeva cosa dire, come muoversi in quella difficile situazione.

Toni però sembrò accettare quell'idea
"Ok però la prossima volta che mi chiedi di venirti a prendere solo perché sono sexy sulla mia moto, cosa assolutamente vera, non lo farò" Cheryl sorrise super contenta
"Ok" iniziò a battere le mani ma poi si fermò ricordandosi che la ragazza dai capelli rosa era lì, la stava guardando e le avrebbe rinfacciato quel comportamento da bambina per sempre.
"Andiamo su" la prese per mano e la trascinò dentro casa.

Closer to you||choniWhere stories live. Discover now