Capitolo 12

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Noah: ti sta di incanto la mia camicia
Aurora : smettila Noah e dormiamo
Disse Aurora in pieno imbarazzo, dato dal contatto ravvicinato tra il suo corpo è quello di Noah.
Noah: okey, ma sei cattiva
Aurora : buonanotte Noah
Noah: buonanotte piccola
Gli sussurrò vicino all'orecchio prima di darle un bacio nel collo e subito dopo nel collo.
Il giorno seguente
Erano le 6:00 del mattino quando Noah si svegliò, era abituato ad alzarsi a quest'ora poiché doveva lavorare. Ma quella mattina volle ritardare un po', dato che fu ipnotizzato dalla ragazza che dormiva vicino a lui. Pensò fosse la creatura più bella che avesse visto in vita sua, non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Ma fu costretto ad alzarsi, consapevole di dover andare a lavorare. Quindi si fece forza e si andò a preparare.
Noah lavorava a casa la maggior parte delle volte, poiché lì riceveva anche i suoi "clienti", che più che clienti potevano definirsi debitori.
Noah essendo capo mafia risolveva, a volte, anche i disguidi che avevano delle famiglie, poiché erano debitori sia con lui, che con altri mafiosi.
Finito di prepararsi Noah andò nel suo ufficio.

Si fecero circa le 10:00 e Noah aveva appena concluso un affare, avendo un po' di tempo prima che dei "clienti" si presentassero a casa sua, decise di andare a vedere se Aurora si era svegliata o meno.
Arrivò davanti alla porta della camera ed entrò, Aurora ancora stava dormendo, quindi per non disturbarla decise di sedersi nella poltroncina che vi era in camera e attendere il suo risveglio.
Trascorsero una decina di minuti ed Aurora iniziò a svegliarsi...
Noah: buongiorno bambolina
Aurora : buongiorno
Disse ancora insonnolita....
Aurora : da quando mi chiami bambolina?
Noah: io posso chiamarti come mi pare, tu sei mia
Disse Noah con il sorriso stampato in volto ed alzandosi dirigendosi verso il letto.
Aurora : allora anche io posso chiamarti come voglio.
Disse mettendo il broncio...
Noah si mise sopra di lei ...
Noah: no, tu puoi chiamarmi solo Noah o amore.
E finita la frase la baciò, un bacio casto ma intenso.
Aurora : come mai sei vestito così elegante?
Noah:mi vesto sempre così quando lavoro.
Anna: perché hai lavorato?
Noah: si, e verso le 11:00 arriva un cliente.
Aurora : ah... ma tu dove lavori?
Noah: di solito lavoro a casa, poiché qua tengo tutti i fascicoli e le cose importanti, ricevo i miei clienti a casa, così per ogni evenienza so come muovermi, ma a volte lavoro anche nel mio edificio, ma lo faccio di raro.
Aurora : nel tuo edificio?!
Noah: si, ti spiegherò un altra volta, adesso non mi va di parlare di lavoro.
Disse guardandola dritto negli occhi.
Aurora tentò di cambiare argomento, sapendo le intenzioni di Noah...
Aurora : ma che ore sono?
Noah: le 10:13 perché?
Aurora : così tardi??? Vado a fare una doccia così dopo chiamo i miei che saranno molto preoccupati..
Gli disse cercando di inventare qualcosa che poteva essere credibile. Noah la lascio andare, stranamente.
Aurora quando si alzò si ricordo di non avere niente addosso...
Aurora : Noah che mi metto??
Disse guardando il pavimento dal l'imbarazzo...
Noah sorrise, aspettava quella domanda da tutta la mattina...
Noah: l'intimo che ti ho comprato ieri
Disse Noah tranquillo...
Aurora : cosa?! No scordatelo!
Noah: va bene per me puoi girare anche solo con una mia giacca o nuda.
Aurora : okey metterò quel coso, dov'è?
Disse ormai sconfitta
Noah: dentro a quell'armadio.
Indicò l'armadio in questione.
Aurora si ci avvicinò, lo aprì e vide il sacchetto, lo prese e si girò verso Noah.
Aurora :Dove le trovo le tue giacche?
Noah: no no, voglio vedere come ti sta l'intimo, visto che ieri sei stata testarda, la camicia te la dò dopo.
Aurora : Noah scordatelo, la camicia.
Disse allungando la mano verso di lui per farsela dare...
Noah: si fa come dico io, oppure sei libera di uscire nuda, che sarebbe ancora più piacevole, la giacca te la dò comunque dopo.
Aurora si arrese, entrò in bagno e ci restò per circa una ventina di minuti, ma prima di uscire fece un ultimo tentativo con Noah. Indosso l'intimo e aprì poco la porta, chiamò Noah, che si presentò subito davanti alla porta...
Noah: che è successo?
Aurora : me la dai la camicia, per favore.
Gli chiese con un espressione da cucciolo.
Noah non riusciva a dirle di no, quindi gli porse una camicia.
Aurora si richiuse nel bagno, indossò la camicia ed uscì...

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now