Capitolo 21

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Il giorno seguente...
Noah quella mattina non volette lavorare, infatti dormi fino a tardi, così come Aurora .
Erano le 11:30 ed Aurora si era alzata da un po', aveva fatto la doccia e si era già vestita, Noah invece dormiva ancora.
Aurora uscì dalla stanza, nel modo più silenzioso possibile e scese in cucina.
Jasmine: buongiorno signorina Brown.
Aurora : ti prego, chiamami Aurora .
Jasmine: come desidera Aurora . Il signor Noah ?
Aurora : dorme ancora, non ho voluto svegliarlo.
Jasmine: okey ora vado a chiamarlo io, devo riferirgli una cosa.
Aurora : per favore lo lasci dormire, sarà stanco.
Noah: chi dovrebbe essere stanco?!
Jasmine: signor Noah, buongiorno.
Noah: buongiorno Jasmine. E buongiorno anche a te piccola...
Disse prendendola in braccio e dandole un bacio.
Aurora : buongiorno.
Jasmine: ha chiamato suo padre, domenica verranno a pranzo.
Noah: digli che ho da fare e che se mio padre vuole parlare di lavoro con me lo faccia tramite telefono.
Disse tranquillamente.
Aurora : che devi fare domenica?
Noah: devo stare con te amore.
Aurora arrossì.
Noah: non pensare che abbia dimenticato che dobbiamo parlare oggi.
Aurora : Noah non c'è ne bisogno, va tutto bene.
Noah: no no, oggi non riuscirai a scamparla. Comunque il tuo vestito Dior è già appeso nel nostro armadio, ma il telefono non l'ho trovato, dov'è ?
Aurora : ehm... l'ho perso?!
Noah: dov'è?
Auroral : al sicuro?!
Noah: non lo ripeto dov'è?
Aurora : al sicuro davvero.
Noah: non mi piace che mi menti, non me ne frega niente del telefono, te ne compro altro 1000 ma voglio la verità.
Aurora non disse una parola, voleva sfidarlo, vedere dove era disposto ad arrivare.
Noah: Jasmine prepara il pranzo, tra circa 2 ore scendiamo.
Disse rivolgendosi a Jasmine. Poi cominciò a trascinare Aurora nella loro camera. Lui non si arrendeva mai, se voleva scoprire qualcosa, l'avrebbe scoperta.
Entrarono entrambi in stanza e Noah chiuse la porta a chiave.
Aurora : che intendi fare ora?
Noah: sapere tutto quello che voglio.
Aurora : non ti dirò niente.
Aurora iniziò ad indietreggiare, fino a finire sul letto.
Noah la raggiunse con due falcate e si posizionò su di lei.
Noah: allora parli?
Aurora : non te lo dico Noah.
Noah: davvero?! Beh allora sai che facciamo? Vado a prendere una siringa.
Aurora : no no no, parlo parlo.
Noah: allora...
Aurora : ho dato l'iPhone a mia sorella.
Noah:era tuo perché gli e lo hai dato?
Aurora : lei lo ha sempre voluto, ha sempre visto le sue compagne con gli iPhone e la nostra famiglia non poteva permetterselo, quindi.
Noah: tu non lo volevi.Non ti è piaciuto.
Aurora : Noah certo che mi è piaciuto, ma preferisco la felicità di mia sorella alla mia.
Noah: ma era per te.
Aurore : lo so, e ti ringrazio per il regalo, ma mia sorella viene prima come ti ho detto.
Noah: sei troppo buona.
Aurora : non è vero non lo sono.
Noah: si lo sei... E per il telefono, te ne comprerò un altro.
Aurora : non c'è bisogno, non mi serve.
Noah: si si va bene. Per quanto riguarda ieri sera, cosa ti ha fatto piangere?
Aurora : Noah non voglio parlarne.
Noah: voglio saperlo.
Aurora : Noah...
Noah: dimmelo.
Aurora : okey. Quello che è successo ieri mi ha fatto male, soprattutto le parole di mio padre e mia madre che è stata lì immobile, senza dire una parola, sono sicura che fosse d'accordo con le parole di mio padre. Basta.
Noah: c'è dell'altro, dimmelo, ti puoi fidare.
Aurora : lo so e mi fido...
Noah: allora parla.
Aurora: praticamente diciamo che nella mia vita non ho mai ricevuto dimostrazioni di affetto, di alcun tipo, sono sempre stata in un certo senso sola, sono stata bullizzata verbalmente e non ho mai avuto neanche una sorta di confronto, mi era difficile aprirmi con le persone, parlargli e lo è tutt'ora. Ieri quando ho dato il cellulare a mia sorella,le ho detto che era da parte tua, ed appena lo ha visto ne è stata entusiasta e ne sono felice, ma non mi ha neanche dato un abbraccio o soltanto ringraziata e questo mi ha fatto male.

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now