Capitolo 39

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Aurora : ti amo...
Disse per poi abbassare lo sguardo, era troppo imbarazzata per guardarlo negli occhi.
Ma a Noah non gli importò, quello che gli aveva appena detto era bellissimo ed anche lui provava lo stesso sentimento per lei, infatti si precipitò sulle sue labbra.
Noah: ti amo, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Aurora arrossì.
Stettero tutta la sera lì, incollati l'uno all'altra.
La mattina seguente Aurora si svegliò a causa del freddo, le temperature in quel periodo non erano molto stabili.
Appena aprì gli occhi gli venne una fitta in testa.
Si alzò dal divano, dove avevano trascorso tutta la notte e provando a non svegliare Noah si alzò.
Ma il suo tentativo fallì, appena stava per alzarsi un braccio gli cinse la vita.
Noah: dove vai?
Aurora : Vado a prendere qualcosa non mi sento molto bene.
Alle parole "non mi sento molto bene" Noah spalancò gli occhi...
Noah: che hai?
Aurora : niente tranquillo, credo sia solo un mal di testa.
Noah: sdraiati e stai qui.
Aurora : Noah non è niente.
Noah si alzò ed andò a prendere un'aspirina ad Aurora .
Ma solo quando tornò si accorse che Aurora era pallida.
Noah: piccola sei un po' troppo pallida, non sono sicuro sia solo un mal di testa.
Disse avvicinandosi e appoggiando il palmo della mano sulla fronte di Aurora .
Noah: scotti, hai la febbre e penso sia anche alta.
Aurora : vabbè non fa niente, posso comunque alzarmi o muovermi, non c'è bisogno che io stia qui.
Noah: oh tu non ti muovi proprio da qui! Ora chiamo il dottore.
Aurora : no no che dottore!sto bene.
Noah: si certo.
Aurora : Noah non sto scherzando non chiamare nessuno.
Noah: stai sdraiata e zitta.
Aurora : io non...
Noah: zitta!
Noah chiamò il dottore.
Noah: il dottore sta arrivando, vedi di startene buona, non ti alzare. Io vado a sbrigare una cosa in ufficio se non ti trovo qui al mio ritorno saranno guai per te chiaro?!
Aurora : si si come no!
Noah: io ti ho avvisato.
Detto questo lui si diresse nel suo ufficio.
Appena Noah chiuse la porta del suo ufficio Aurora tentò di alzarsi e ce la fece.
Si diresse verso la cucina a cercare Jasmine.
Jasmine stava cucinando.
Aurora : buongiorno Jasmine.
Jasmine: buongiorno, hai una faccia Aurora . Che succede?
Aurora : non sto molto bene.
Jasmine: oh mi spiace, posso fare qualcosa?
Aurora : in realtà sono venuta a chiederti 2 cose...
Jasmine: dimmi.
Aurora : allora Noah ha chiamato il medico, quando suona se gli apri tu per favore puoi dirgli che Noah ha disdetto l'appuntamento?
Jasmine: Aurora io vorrei ma rischierei il posto.
Aurora : e se dicessi a Noah che ti ho detto io di farlo?
Jasmine: metterei te nei guai.
Aurora : okey... allora vorrei chiederti l'altra cosa.
Jasmine: sapevi che ti avrei detto di no vero?!
Aurora : si ma ci ho provato comunque.
Jasmine: okey qual'è quest'altra cosa?
Aurora : c'è per caso una stanza nella casa della quale Noah non sa l'esistenza?
Jasmine: beh in realtà una stanza ci sarebbe, lui sa della sua esistenza ma non ci è mai andato, è una stanza isolata per questo.
Aurora : perfetto me la indichi così Noah non mi trova?
Jasmine:Aurora ti metterai nei guai ne sei sicura?
Aurora : sicurissima, non voglio vedere quel medico.
Jasmine l'accompagno in quella stanza.
Aurora : grazie Jasmine, ti sarei grata se non dicessi a Noah che sono qua.
Jasmine: va bene, ma non te lo posso promettere.
Aurora : okey grazie.
Aurora si chiuse in quella stanza, era una stanza come tutte le altre camere degli ospiti.
Ad un certo punto suonarono alla porta, era il medico. Jasmine andò ad aprire e fece accomodare il dottore, per poi andare a chiamare Noah.
Jasmine: signor Noah c'è il dottore.
Noah: okey, io sto scendendo nel frattempo lui può iniziare a visitare Aurora .
Jasmine: signore Aurora non c'è in salotto.
Disse seria.
Noah:cosa?!

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now