Capitolo 68

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Alexa: ... da quello che vedo sono due bei maschietti!
Io: aspetta cosa?!
Noah: due?! Davvero?!
Noah era super contento, io invece ero sconvolta!
Alexa: si due, guardate...
Disse indicando lo schermo.
Alexa: sono due mini gambette, il pisellino, le bracciatte e due faccine, è la prima volta che mi capita che si fanno vedere tutti e due, di solito uno è di schiena o è nascosto.
Non ho ascoltato una parola di ciò che ha detto.
Sono due.
Non posso farcela.
Ma ti pare?!
Due gemelli!
No!
Mi sto sentendo male!
Mi manca l'aria!
Io: voglio uscire, mi serve un po' d'aria.
Noah: piccola tutto bene.
Inizio ad alzarmi e Noah fa per aiutarmi.
Io: ce la faccio.
Mi alzo ed esco dalla porta.
Ma sento qualcuno dietro di me.
Mi fermo di botto e mi giro.
Io: lasciami sola 5 minuti, ti prego ne ho bisogno.
Noah: stai bene?
Io: NO, no Noah non sto bene! Mi servono cinque minuti ti prego...
Detto queste parole scoppio in lacrime.
Ma non perché sono triste ma perché sono stressata, ho bisogno di sfogarmi in qualche modo e le lacrime al momento sono la mia unica valvola di sfogo.
Noah in due falcate mi raggiungere e mi stringe forte.
Ho bisogno di questo in questo momento.
È l'unico posto in cui mi sento più forte e protetta.
L'unico posto che sento sicuro.
Noah: shh bambolina, ci sono io qui con te.
Io:ho paura Noah. Ho paura di non essere in grado di affrontare tutto questo. Ho paura di non essere all'altezza. Ho paura di sbagliare tutto e di fallire miseramente.
Noah scioglie l'abbraccio, mettendomi le mani sulle spalle.
La sua espressione diventa seria.
Noah: tu sarai perfetta, andrà tutto bene, io sono e sarò sempre con te. Non ti libererai mai di me.
Detto ciò tornò di nuovo ad abbracciarmi.
Io: grazie.
Noah: non devi ringraziarmi io sono qui per te.
Io: adesso sto meglio, torniamo dentro.
Rientrammo nella stanza dove Alexa e Angelo stavano parlando di non ho capito cosa.
Alexa: tutto okay?!
Io: si si.
Alexa: allora il parto lo farai in ospedale o in una clinica privata?
Io: ospedale
Noah: clinica privata
Io: cosa?!
Noah: non farò nascere i miei figli in un ospedale per poi metterli per tre giorni insieme ad altri bambini, loro staranno con noi.
Io: Alexa assecondo Noah, fai tutto ciò lui voglia, per me va bene.
Alexa: bene, quindi immagino che prendano il cognome di Noah.
Io e Noah: ovvio!
Io: il cognome di Noah è molto più bello.
Tutti scoppiarono a ridere.
Andrea: cioè tu stai mettendo il cognome di Noah ai tuoi figli non perché ne avete parlato ma perché ti piace più del tuo?!
Io: si, che c'è di male scusa?!
Qua tutti pazzi sono!
Alexa: allora per oggi abbiamo finito, ci vediamo tra un mese e mezzo o prima qualunque problema o dubbi tu dovessi avere.
Io: va bene.
Uscimmo e tornammo a casa.

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now