Capitolo 61

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Il giorno seguente alle ore 9:20...
Aurora si era appena svegliata.
Si avvicinò a Noah ed iniziò a baciarlo, mentre insinuava la mano dentro i suoi boxer.
Noah: mh...
Aurora : buongiorno
Gli sussurrò all'orecchio.
Aurora : mi fai tua?
Noah sorrise.
Noah: un bellissimo risveglio.
Disse prima di mettersi sopra di lei.
Aurora sussulto.
Noah: cosa vuoi che ti faccia?
Aurora : fammi quello che vuoi, oggi non mi importa.
Noah: dov'è la mia bambina timida?!
Aurora : Noah, ti voglio, adesso.
Noah: voglio farti provare una cosa, sta buona però.
Aurora : quello che vuoi...
Noah sorrise.
Si alzò, prese delle corde e una mascherina entrambi neri.
Noah: dammi una mano.
Lei lo fece e lui gli e la legò in un lato del letto e fece lo stesso con l'altra mano, legandola nell'altra estremità.
Dopo di che gli mise la mascherina.
Noah: voglio che mi senti.

Pov. Aurora
Non so perché mi ero svegliata così quella mattina, ma desideravo ardentemente Noah.
Ero legata e bendata.
Ogni suo minimo tocco sembrò il paradiso.
Iniziò a baciarmi il collo lasciando forse anche un succhiotto.
Poi iniziò a scendere.
Ero totalmente bagnata.
Sentivo il mio corpo cedere ad ogni suo tocco, anche al più insignificante.
Soffio su un capezzolo ed urlai.
Lo sentii ridere.
Io: sei un pervertito!
Noah: sei tu che mi hai assecondato.
Io: ti prego Noah non voglio aspettare più.
Noah: ogni cosa al suo tempo.
Iniziò a scendere e si soffermò sul mio fianco dove lasciò un morso.
Sentivo i suoi denti premere forte ed ovviamente urlai dal dolore.
Ero eccitata al massimo. Quel mix di piacere e dolore era qualcosa di unico.
Dopo il morso finalmente si decise ad avvicinarsi sulla mia intimità.
Baciò il mio interno coscia. Ma non ne voleva sapere di farmi venire, voleva ancora giocare con me.
Io: Noah smettila...
Noah: supplicami.
Io: ti supplico.
Finalmente si concerto sulla mia intimità.
Noah: sei già parecchio bagnata piccola.
Diventai rossa di botto, sentivo il calore nelle mie guance.
Iniziò a leccare e succhiare il mio clitoride.
Stavo per venire quando si stacco.
Mi lamentai.
Io: sei un....
Non mi uscì niente, volevo ucciderlo.
Noah: verrai quando te lo concederò io.
Io: che cosa?
Noah: considerala la punizione per ieri in spiaggia.
Io: stai scherzando vero?!
Noah: fidati sono serio e poi mi sto divertendo.
Io: io no, ti prego.
Noah: ti ho in pugno piccola.
All'improvviso sentì due dita dentro di me, si è arreso menomale.
Iniziò a muoverle abbastanza velocemente, ci volle poco a farmi arrivare quasi al limite.
Ma prima che il mio orgasmo si potesse propagare Noah uscì le dita.
Sono esausta, era la seconda volta che mi lasciava in sospeso. Non resisterò alla terza.
Io:Noah... non c'è la faccio più.
Noah: supplicami.
Io: si va bene, ti supplico fammi tua, voglio sentirti dentro di me Noah, ti prego.
Noah: mi ecciti da morire.
Sentii Noah togliersi i boxer, finalmente era ora cavolo.
Si avvicinò alla mia entrata totalmente bagnata.
Fece più volte su e giù con il suo membro.
Dopo di che iniziò ad infila molto lentamente il suo pene dentro di me.
Io ero sfinita e cercavo di andargli contro, ma essendo legata non potevo muovermi.
Io: Noah smettila!
Lui rise.
Io: ti castro te lo giuro.
Noah: e poi come ti diverti.
Improvvisamente mi venne un colpo di genio....

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now