Capitolo 13

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Appena Aurora uscì dal bagno e chiuse la porta alle sue spalle si ritrovò Noah ad in centimetro dalle sue labbra...
Noah: ti sta bene il completo?
Aurora : è carino, avevi ragione tu.
Disse imbarazzata dalla vicinanza tra loro due.
Noah: io ho sempre ragione.
E detto questo azzerò la distanza tra loro due in un bacio molto lungo, sbattendo Aurora nella porta che aveva alle spalle, iniziando a toglierle, bottone dopo bottone la camicia. Quando si staccarono la camicia era ormai del tutto sbottonata, Noah aveva raggiunto il suo obbiettivo, o almeno in parte.
Aurora cercò di coprirsi con le braccia e con le mani, ma quando ci provò furono bloccate da Noah...
Noah: non ti azzardare a coprirti!
Disse serio
Noah: sei bellissima
Aurora abbassò la testa, sentiva il peso degli occhi di Noah su di lei, non riusciva a guardarlo in faccia si sentiva vulnerabile con lui.
Noah voleva che lo guardasse, sapeva che era imbarazzata, le mise due dita sotto il mento e le fece alzare lo sguardo.
Noah: non devi sentirti in imbarazzo con me, non ne hai motivo.
Aurora non disse una parola, era rapita dallo sguardo di Noah. Lui la stava guardando come...come un bambino guarda dei dolci...era lo sguardo di un uomo innamorato, lei lo capì in quell'istante e il suo cuore iniziò a battere forte, anche lei ne era innamorata.

Noah stava per ricominciare a baciarla quando sentì bussare alla porta...
Noah: si?!
Disse sbuffando.
Jasmine: signore sono arrivati i suoi ospiti
Noah: sono in anticipo, strano... scendo subito Jasmine, grazie.
Jasmine dopo aver detto ciò uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Noah: piccola tu stai qua, rilassati e non scendere.
Aurora : perché?!
Noah: perché te lo sto dicendo io
Disse incamminandosi verso la porta della stanza, ma non era solo...
Noah: tu non vieni, resti qui
Aurora : scordatelo io scendo e come, non prendo ordini da te
Noah: inizia a farlo piccola, devi obbedirmi.
Aurora : spero tu stia scherzando!
Noah: affatto, tu resti qua e non si discute!
Anna: se è per come sono vestita, non devi preoccuparti, la tua camicia come vedi mi arriva a metà gamba, mi copre tutto, non si vede niente.
Noah: piccola non è per questo, non voglio che vedi com'è il mio lavoro.
Aurora : invece voglio vederlo!!!
Noah: mi arrendo, ma dovrai ascoltarmi ed obbedirmi chiaro?!
Aurora : okey okey, ora andiamo?!
Aurora non prese molto sul serio l'avvertimento di Noah.
Uscirono dalla camera e si diressero verso il salotto, dove vi erano due signori ad aspettare, uno di fronte all'altro.
Quando Noah fece l'ingresso nel salotto i signori si girarono verso quest'ultimo.
Noah: io aspettavo una sola persona.
Disse in tono serio.
X1: signore vede...
X2:questo lurido mi deve molto e non vuole pagare come stabilito!
Noah: non si azzardi al usare quel tono a casa mia e verso di me, porti rispetto!!!!
Disse Noah urlando.
Aurora sentendo Noah urlare ne fu intimidita, con lei era un altro, era mezzo pazzo, ma era gentile.
X2: mi scusi signore.
Disse l'uomo chinando il capo.
Noah: adesso sediamoci e parliamo.
I due signori si sedettero in posti opposti, mentre nel divano ci si misero Noah, seguito da Aurora .
Noah: prego, chi vuole iniziare a parlare per primo?
X2: io se posso signore...
Noah: prego.
X2: costei...
Disse indicando quello seduto di fronte a lui...
X2: mi deve un ingente somma di denaro, il patto diceva che se lui, per qualsiasi motivo non riusciva a pagare la somma da me prestatagli avrei avuto suo figlio.
Noah:bene e dove sorge il problema scusate?!
Aurora guardò Noah sbalordita come poteva dire questo?stiamo parlando di un figlio, ma non volle dire nulla per non creare problemi a Noah.

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now