Capitolo 16

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Noah a quel punto baciò Aurora , un bacio che durò molto, tanto che si dovettero staccare per mancanza di aria.
Noah: ti devo ancora punire e devi anche fare tutto quello che voglio
Aurora : ma sei ancora arrabbiato con me?
Disse con un espressione triste.
Noah: no, non potrei mai essere arrivato con te, mai.
Aurora : davvero?!
Disse con il sorriso stampato in faccia.
Noah iniziò a sbottonargli la camicia...
Aurora : Noah che fai?!
Cercò di fermarlo.
Noah: mi prendo ciò che è mio.
Continuò sbottonando, bottone dopo bottone, la camicia.
Aurora cercava di bloccarlo ma lui non sentiva ragioni.
Noah: stai ferma con le mani! Se continui ancora a respingere quello che sto facendo te le blocco.
Aurora non volle saperne di stare ferma, ormai mancavano solo 2 bottoni da sbottonare, al che cercò con tutte le sue forze di bloccare Noah, ma appena cercò di fermarlo Noah con una mano le bloccò i polsi dietro la schiena, poi gli sussurrò...
Noah: devi fare tutto quello che voglio, compreso obbedirmi quando ti dico una cosa, è chiaro Aurora ?!
Quando sentì pronunciare il suo nome Anna si sentì come rimproverata, anzi peggio e come se fosse ancora arrabbiato con lei, Noah non l'aveva quasi mai chiamata Aurora da quando si conobbero, gli aveva sempre dato nomignoli.
A quel punto Aurora non voleva stare lì con lui, si sentì come una persona fuori luogo.
Noah sbottonò del tutto la camicia e visto che gli servivano 2 nani per toglierla lasciò Aurora , il quale vide in quel gesto un modo per andarsene da quella stanza, si alzò di scatto e si diresse correndo verso la porta, mentre Noah gridava il suo nome.
Aurora si andò a chiudere in una camera degli ospiti, esattamente la prima porta a sinistra , non voleva stare dove c'erano le cose di Noah o qualunque cosa gli e lo ricordasse.
Era dispiaciuta, non aveva fatto niente di male, perché doveva avercela con lei! Perché doveva essere sempre lei a chiedere scusa a tutti! Perché nessuno pensava che lei meritasse delle scuse?! O perché pensavano che lei non valesse abbastanza per scusarsi?!
Noah stava diciamo recitando la parte del cattivo, ma solo per giocare un po', ma forse aveva esagerato un po'. Se ne rese conto dopo circa 5 minuti, infatti l'andò a cercare, ed il primo posto che gli venne in mente fu la loro camera da letto, visto che non conosceva le altre stanze, ma lei non c'era.
Decise di scendere per andare a vedere se era in cucina o in sala, ma non la trovò neanche la, al che gli venne il panico, chiamò le sue guardie per farsi dire se fosse uscito qualcuno, ma loro, ovviamente, diedero un 'no' come risposta, visto che Aurora non era uscita ma era in casa. Noah si calmò un po' sentendo la risposta delle guardie, voleva dire che era in casa.
Aurora stava piangendo da un po', aveva gli occhi rossi e le guance arrossate, non riusciva a smettere.
Noah la cercò prima nel piano di sotto, dove lui si trovava, non trovandola passo al piano superiore.
Salite le scale la trovò quasi subito.
Quando apri la porta in cui si trovava Aurora la vide rannicchiata in un angolo della stanza che piangeva, rivolta con la faccia verso il muro.
Lei non lo sentì neanche entrare.
Quando Noah si avvicinò a lei e la sfiorò, lei rivolse la testa verso Noah per la paura.
Noah si sedette nel pavimento e si avvicinò con cautela verso di lei, in quel momento aveva paura di farle del male.
Noah: piccola...
Aurora non rispose...
Noah: amore perché stai piangendo?
Aurora continuò a non rispondere...
Noah: se è stato per colpa mia ti chiedo scusa, stavo scherzando sin dall'inizio, scusa davvero amore...

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now