Capitolo 65

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Dottore:.... il bambino.
Aspetta cosa?!
No!
No no no!
Avrò sentito male!
Starà scherzando!
No!
Ma ti pare!
Noah fece un sorriso a 32 denti.
Sei bellissimo ma che cazzo ti ridi.
Io: come scusi?
Dottore: signorina lei è incinta.
Io: com'è....
Devo alzarmi, uscire e schiarirmi le idee.
Provai ad alzarmi ma Noah mi fermò di nuovo.
Ora ti taglio il braccio.
Noah: ho detto stai buona!
Disse infuriato.
Ma che ti incavoli a fare?!
Io dovrei essere incavolata!
Anzi lo sono!
Mi voglio alzare!
Devo riflettere e tu non puoi sempre fare così.
Io: lasciami!
Noah: non devi affaticarti!
Io: mi devo solo alzare! Non devo fare nient'altro!
Noah:il bambino...
Basta!
Io: il bambino sta bene fammi alzare.
Dissi prima di togliergli la mano e alzarmi.
Appena mi alzai mi venne un capogiro e Noah se ne accorse e mi strinse a se.
Noah: ti prego sdraiati appena starai un po' meglio ti alzi.
Ma quando è bello!
Sei da prendere a morsi!
Lo assecondai e mi tornai a sdraiare.
Dottore: dovrà prendere delle vitamine per lei e il bambino.
Io: le giuro che se mi da altre punture la uccido io o la faccio uccidere da Noah!
Dottore: stia tranquilla le darò delle vitamine da masticare.
Per fortuna.
Grazie a Dio.
Vidi Noah guardarmi, anzi fissarmi, come un ebete.
Che c'è amore?!
Gli accarezzai il volto.
Lui si avvicinò a me e mi baciò.
Sorrisi istintivamente.
Ma quando ti posso amare?!
Noah guardò il dottore e disse in modo molto autoritario un semplice "vada via!", poi tornò a fissarmi.
Noah: tu non uscirai mai più fuori casa.
Disse tranquillamente.
Cosa?!
È impazzito!
Io: perché?!
Noah: perché sia tu che mio figlio andate protetti!
No vabbè!
È fumato totale!
Io: scherzi vero?!
Noah: no sono serissimo!
Io: allora mettiamo le cose in chiaro da ora, uno: non prendo ordini da te, due: non so neanche se è quello che voglio, tre: se voglio uscire esco!
Noah: allora bambolina, uno: tu sei mia, due: non esci, tre...
Il suo viso divenne triste.
Noah: non vuoi tenere nostro figlio?
Amoreeeeee...
Certo che sì, ma ti pare?!
Sei dolcissimo.
Io: certo che voglio tenerlo, ma voglio pensarci un po', è tutto nuovo adesso, non so se riuscirò a portare a termine la gravidanza, il dolore, la responsabilità di avere un bambino, come reagiranno i nostri genitori, come lo cresceremo, come si evolveranno le cose e poi... tu...
Noah: io cosa?!
Io: Noah noi due, la nostra relazione, io non sarò più la stessa e tu sicuramente ti stancherai di me prima o poi...
L'espressione di Noah mutò.
Divenne.... cupo.
I suoi occhi divennero vuoti.
Lo so sono stata troppo diretta.
Lui fece per andarsene ma lo fermai.
Io: no! Non andare via, parla altro che chiuderti in te stesso, sono qui.
Noah mi guardò fisso negli occhi.
Ma non seppi identificare lo sguardo.
Noah: ti porto l'acqua parliamo dopo.
E si diresse in cucina.

Il mio cavaliere e amore infinitoWhere stories live. Discover now