capitolo 6

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Salì le scale per andare nella mia camera, aprì la porta e andai verso il mio armadio.
Lo aprì, era come aprire una ferita vedendo tutti quei vestiti che mi facevano riaffiorare ricordi.
Mi decisi, presi dei jeans neri, una canottiera nera e sopra ci misi la giacca con le ali di Dixon.
Mi stesi sul letto affranta e stanca e chiusi gli occhi per potermi riposare un pochino, ma appena lo feci il suo sorriso e i suoi occhi mi si pararono davanti.

Grace! dove sei?》 mi chiese Chris

《sono qui! mi senti?》 dissi urlando e appena lo vidi gli saltai al collo.

Non preoccuparti,andrà tutto bene.》 mi disse toccandomi le gaunce e provando a rassicurarmi

q-quei cosi v-verranno e c-ci mangeranno》 dissi in preda la panico

fidati di me ti prego,va bene》

《si, ma Beth, Maggie, papà..loro sono così lontani》 dissi io

fidati di me,ok? ora vediamo come scappare da qui》 disse e mi guardò negli occhi cercando un'approvvazione

Io annuì con il capo

《bene. Ce ne sono tre di là e quattro d'altra , io vado a distrarli e tu scappi, hai capito Grace?》 mi chiese deciso

No ti prego non lasciami》 dissi fra le lacrime

《Grace , è l'unico modo ti prego, fai come ti dico》 mi chiese ancora

Annuì incerta, è lui pian piano si allontanò da me

《Oh brutti stronzi! venute qua! Su!》 disse urlando e gesticolando per farsi notare

Quegli esseri, si avvicinarono, facendo rumore e dei  versi agghiaccianti uscivano dalla loro bocca.

《Grace scappa!》 mi intimo mio fratello

Non ti lascio qui!》 urlai e quell'ammasso di carne marcia  si girò nella mia direzione.

《Grace dannazione! scappa!》 urlò furioso Christopher.

Guardai le iridi verdi terrorrizzate di mio fratello e lui mi fece segno di andare e di non guardare indietro, di non preoccuparmi, di salvarmi.
Uscì da quel edificio, anzi meglio dire inferno e aspettai a pochi passi dal marciapiede.
D'un tratto non si sentì più nessun lamento o verso.
Sembrava tutto così tranquillo.
Speravo di svegliarmi da un incubo, il più presto possibile.
Mi avvicinai alla porta e aspettai un attimo; con coraggio l'aprì e vidi quei cosi morti a terra, erano tutti accasciati a terra.

《Chris?》 chiesi

《Chris?》 la mia voce questa volta era più decisa nel trovare mio fratello

Camminai fra i corpi morti. Cercai di immaginare questo supermercato ancora messo apposto, con delle luci funzionanti, le file fastidiose alla cassa e una sorridere cassiera.
Era impossibile immaginare una cosa del genere, tutto perso, tutto distrutto.
Continuai a camminare.

With you is Impossible - Daryl Dixon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora