capitolo 13

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Non so dove mi trovo in questo momento. Tutto è tranquillo, c'è pace.
Sto camminando per la strada deserta, le leggere brezze di vento colpiscono le mie braccia e il mio petto, invece il sole bacia soavemente le mie guance e le mie labbra.

Ho forse trovato la pace?

Sembra un posto dove i vaganti non sono arrivati, un posto immune a tutta la sofferenza, il dover lottare e macchiarsi le mani tutti i giorni, il voler tornare a casa e la disperazione. Sembra che i vaganti non abbiano fatto del male a nessuno è che non abbiamo portato e spezzato per sempre delle famiglie.

Mi sento a disagio, forse anche un pò sbagliata a stare in questo posto così "sicuro" . I miei pantaloni sono macchiati di sangue vecchio e le macchie sono ben visibili. Il sangue è dei vaganti, forse di persone che mi hanno minacciata o anche il mio per colpa delle numerose ferite.

Anche le mie mani sono macchiate di sangue, nonostante io mi sia fatta una doccia e anche il mio cuore è ferito profondamente.  Ha un solco profondo e lì è possibile, vedere ogni cosa che l'ha reso trascurato.
Più cammino e più questo posto mi sembra moderno, rinnovato, sicuro.

Mi emana tranquillità, io sono sempre da un lato positivo, nonostante la realtà. Sapete perchè? La realtà ci fa vedere le cose come stanno, come vanno a finire e la maggior parte delle volte ci viene sbattuta in faccia dalle nostre azioni. Per farla breve, la realtà è una dura verità, invece il sogno è una bellissima bugia.

Il contrario della realtà, è il sogno. Personalmente amo sognare ad occhi aperti e chiusi, mi piace vedere un modo alternativo delle cose. Il sogno ci fa vedere le cose come vorremmo che andassero, ci mostra un modo per stare meglio e per farcela.
Entrambi sono modi di vedere e affrontare le cose diversamente, ma allo stesso tempo, entrambe in un modo o l'altro ci aiutano ad andare avanti, in modi molto differenti, ma lo fanno.

Camminai guardando din volta in volta il cielo luminoso e fui in grado di fare a meno di pensare a tutte le persone che ho perso. Sono davvero un gran numero alla fin dei conti.

Ad un certo punto, mi parve di vedere una figura maschile. Era irriconoscibile da questa distanza, così la mia curiosità mi portò ad avvicinarmi.
Era una figura di sesso maschile, alta e robusta.
Avanzai lentamente e pian piano la mia vista si abituò e riconobbi dei capelli biondi, erano la stessa tonalità dei miei.

Non può essere lui.

La persona si girò verso di me.
Camminai più velocemente possibile, non avevo molte forze per correre, ma non mi impedì di camminare veloce come una furia per arrivare da lui.
Il mio cuore batteva forte e sembrava che volesse uscire da petto.
Ormai mi trovavo a un metro di distanza dalla figura, e non fui in grado di fermare le emozioni.

With you is Impossible - Daryl Dixon Where stories live. Discover now