capitolo 16. -Nuovo inizio

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Il tragitto in macchina non durò tanto, forse
non durò perchè alla fine svenni senza forze, ma almeno non ho più pensato a nulla e a nessuno.
Mille pensieri mi vagano per la testa, sono in macchina con Rick, Lorie, Carl e T-Dog, non so però se gli altri stanno bene essendo che ci siamo separati.
Provai ad alzarmi, ma appena lo feci un gemito di dolore uscì dalla mia bocca; Carl si rese conto di me e un sorriso spuntò sul viso del dolce bambino, T-dog mi aiutò a mettermi seduta, dato che mi aveva permesso di sdraiarmi sulla sua spalla. Io e quest'ultimo non abbiamo parlato quasi mai, ma in questo momento si è dimostrato mio amico, tutte le persone del gruppo sono brave, anche Shane. Ma adesso che ci penso, dov'è Shane? Perchè non è con noi? Che sarà in un'altra macchina? Non l'avrebbero mai lasciato lì a morire, è loro amico, non lo farebbero.

《la benzina è finita, dobbiamo fermarci》 disse Rick e dalla sua voce si leggeva la preoccupazione.
Aveva paura.
Avevano paura.
Io? Bhe, io ero in uno stato che sembrava che mi fossi fatta una canna. Qualunque cosa mi abbiano dato, è roba davvero buona.

Ma apparte gli scherzi, penso di stare davvero male e se, non sono morta e non sono diventata un vagante che brama la carne delle persone, ho avuto davvero fortuna. Più che fortuna, penso di essere troppo cazzuta per morire, ecco.

《C'è una sola strada che abbiamo percorso dall'uscita della fattoria, siamo partiti per primi a molta velocità, quindi se blocchiamo la strada dovremmo vedere i nostri compagni》 disse Rick

Lorie, si girò verso di me e appena mi vide che ero sveglia, sorrise. Allungò una mano che si congiunse con la mia, come segno di comforto.
Io le sorrisi consapevole dell'amicizia che si era creata tra noi due e del bene che la donna mi voleva.

《È sicuro rimanere qui, in macchina. Appena arriveranno gli altri , scenderemo》 disse Lorie e il marito, Rick, annuì con il capo dando ragione all'amata moglie.

Io sbuffai sonoramente e tutti si resero conto che ero visibilmente annoiata.

Indecisa su cosa fare, mi guardai attorno, ma notai che una cosa mancava; anzi due cose.

La mia katana.
Monster.

《Monster》sussurrai paralizzata e con gli occhi spalancati

《M-monster dov'è?》 chiesi guardandomi spaventata attorno

È m-morta?

《No》 dissi e il dolore aveva dinuovo trovato posto dentro il mio cuore. Mi sentivo bruciare dall'interno, sentivo di star per soffocare dal dolore 

Nessuna ha pensato a lei. Io compresa.

Iniziai a respirare male e un dolore assurdo mi pervase il petto, e non era dolore fisico.

《no》 ripetei ancora in preda alla paura e alla preoccupazione.

Il rumore di un motore di una macchina ci fece girare tutti, ma io ero ancora paralizzata e con gli occhi spalancati.

Lei non può essere morta, morirei anche io di conseguenza.

La macchina bianca si fermò sotto lo sguardo indeciso di tutti, da lì uscirono Glenn, Maggie, Beth e mio padre.
Manca qualcuno o sbaglio?

《Dove cazzo è?》urlai disperata, non andai ad abbracciare i miei familiari a me importava solo della mia cagnolina.

《Chi?》 chiese Glenn trattenendomi per le spalle

《Monster. Dov'è?》sbraitai, guardai dentro la macchina, ma della sua traccia nemmeno c'era.
Guardai nel portabagagli, ma niente.
Lei non è venuta con noi.

With you is Impossible - Daryl Dixon Where stories live. Discover now